mercoledì 13 novembre 2019

Non solo inquiniamo, ma siamo anche troppi

E il riscaldamento climatico? Da una parte si nega, dall'altra se ne fa una specie di palcoscenico per fini politici, quando non uno spettacolo da baraccone. È davvero tutto effetto della CO2? Che quella sia "solo una ipotesi" molti lo hanno ripetuto, negando l'effetto umano. (Fa comodo a chi non vuole fare nulla, tra l'altro). E del resto è vero che variazioni anche estreme si sono avute quando l'uomo non vi poteva influire. Comunque adesso non dobbiamo pensare alla causa, dobbiamo vedere se è possibile fare qualcosa. E certamente l'inquinamento è opera nostra

L'articolo di Bloomberg che cito oggi parla del problema climatico in generale, e di quello che negli scorsi decenni si è fatto (e non fatto). Gli esperti consultati però, oltre alla necessità di una diminuzione delle emissioni di CO2, si sono spinti oltre, inoltrandosi nel "politicamente difficile" territorio del controllo delle nascite.
La popolazione andrebbe stabilizzata e, idealmente, ridotta, in uno schema che garantisca l'integrità sociale.
Una testata italiana cita la medesima fonte con un titolo molto più estremo... "la soluzione finale contro il riscaldamento globale."


Ma è proprio così ed era ora che qualcuno lo dicesse. E non è questione di fare allarmismo ed evocare campi di sterminio. Bisognerebbe dare ai poveri quello di cui hanno più bisogno... informazione sulla contraccezione e accesso gratuito ai metodi per metterla in atto. Non preti che tuonano contro ogni forma di controllo allo scopo di far nascere più pedine per le loro partite a Risiko.

Lo capiranno mai i governanti? E la gente in generale?
Poi l'articolo parla di altre cose da cambiare, tra cui la produzione e le scelte di consumo per cibo.


Troppi bovini? Io ho una gran paura che stiano per arrivare, al posto delle bistecche, le barrette fatte con gli insetti, come in Snowpiercer...
Ci aspetta un mondo sempre più schifoso, se non cambia qualcosa. Forse è davvero ora di diventare vegetariani. Non è ora, però, di negare che i problemi legati al clima esistano.


Di sovrappopolazione avevo parlato anche qui...


11 commenti:

Ivano Landi ha detto...

Il problema è che l'uomo, in quanto animale culturale, non ha meccanismi spontanei di controllo che ne limitano l'incremento demografico in base alle risorse disponibili nell'ambiente in cui vive, a differenza degli altri animali. Quindi il problema demografico ha con ogni probabilità una base più oggettiva rispetto a quello dei cambiamenti climatici.
Del resto già de Sade, un po' di secoli fa, accennava a ripetizione al problema demografico nei suoi romanzi. Secondo lui già allora la Francia aveva il doppio di abitanti di quanto sarebbe stato naturale.

M.T. ha detto...

Se continuano ad alimentare odio, una riduzione demografica ci sarà per via delle guerre. O dell'idiozia, visto che si muore sempre più spesso per cavolate.
Ora, si dice che s'inquina, ma ogni pochi anni si cambiano i segnali per far cambiare televisori: non si pensa alle migliaia di apparecchi vecchi da smaltire? No, perché bisogna far muovere la macchina dell'economia.

Bruno ha detto...


@ Ivano Landi: io ho l'impressione che il genere umano non sia solo in questo... parecchie bestie ci somigliano, nel moltiplicarsi a dismisura fino a che ci sono le risorse per farlo. Solo che un ecosistema normalmente trova il suo equilibrio, anche il più forte predatore trova delle resistenze; mentre l'uomo invece non è "limitato" da altri animali. Al limite, forse ci daranno una sfoltita i batteri, che stanno trovando il modo di sconfiggere i nostri medicinali.

@ M.T. io immagino invece un mondo in cui l'odio diventi sempre più spicciolo, a livello di quartiere e di pianerottolo. Perché oggi ci sono armi tali che la "vera" guerra non si può più fare.
Quanto all'inquinare, un paio di considerazioni che faccio ogni volta che butto via la tonnellata di plastica che "scarto." Non ci vorrebbe molto sforzo a decidere per l'utilizzo di contenitori riciclabili. Standard, uguali per tutti, separando bene plastica da carta, vetro, etichette ecc... Tutto riutilizzabile, lavabile, facilmente riciclabile. Alle aziende e ai marchi non si farebbe, penso, nemmeno quel grande danno, perché sarebbe condizione uguale per tutti. Basterebbe volerlo.

Il Moro ha detto...

E' da un po' che ho capito che una riduzione demografica sarebbe un male necessario. Ho anche pensato di scriverci un racconto, basato sul fatto che attuare una riduzione del genere di quella che si ha in cina con il limite di due figli per coppia su scala globale sarebbe impossibile perché vorrebbe dire mettere d'accordo i governi di tutti i paesi del mondo, e se non succedesse quelli che sarebbero favorevoli non l'accetterebbero perché vorrebbe dire essere poi in "inferiorità numerica" rispetto agli altri.
Bisogna comunque dire che la politica del figlio unico in Cina ha portato a un invecchiamento della popolazione che alla lunga ha fatto più male che bene. Bisogna vedere se ora che il limite è stato portato a due figli la situazione migliorerà.
Nella mia ignoranza, resto convinto che due figli per coppia, oppure un figlio ciascuno se preferiamo, sarebbe la scelta migliore per il futuro dell'umanità, se si mettessero tutti d'accordo.

Bruno ha detto...


La regola del figlio unico ha provocato in Cina una serie di sconquassi. Bambine soppresse alla nascita, o non denunciate all'anagrafe, aborti selettivi, ecc... Si può attuare una misure simile solo su un popolo disposto a capirla e accoglierla.
Due figli (che di solito è un numero che nel mondo avanzato non si supera facilmente) garantisce un lento calo demografico (perché non tutte le coppie hanno figli, e molta gente non si sposa. Più ragionevole.
Molto meno ragionevole i 6 o 7 figli per donna dell'Africa, messi al mondo sapendo che moriranno a meno che non se ne faccia carico qualcun altro.

M.T. ha detto...

@Bruno. Esatto, niente guerra mondiale (spero, anche se con certe teste al governo non si sa mai), ma tante guerre locali. Se si pensa che si ammazza una persona per un parcheggio...

Una riduzione demografica non so se sarebbe possibile attuarla, servirebbe una consapevolezza differente. In primis, occorrerebbe eliminare l'ignoranza; ma se anche nei paesi "civili", si vuole rimanere ignoranti, che cosa si può fare?

Novatlantide.me ha detto...

È un problema di risoluzione difficile. La prima volta lo ha risolto la peste nera, la seconda, la scoperta delle Americhe. Manca l'opzione spaziale... ma non ci arriveremo. Essere vegetariani non serve: l'Amazzonia brucia principalmente per la coltivazione della soia. Sono molto pessimista in proposito.

Bruno ha detto...


@ M.T. ....dovremmo chiamare Thanos (chi ha visto gli ultimi film della Marvel, capirà).

@ Novatlantide: la prossima pestilenza?

M.T. ha detto...

@Bruno dici niente :P

Novatlantide.me ha detto...

Thanos esprime una reazione molto viscerale ^_^. Non c'è bisogno di nuove pestilenze, basta l'antibiotico-resistenza...

Bruno ha detto...


Ho letto di molte migliaia di morti dovuti alla presenza di batteri che non sono più sensibili all'azione degli antibiotici. Se continua così, alla prossima bronchite sono morto in quanto molto cagionevole. Potremmo tornare al medioevo, quando si facevano 10 figli per vederne diventare grandi due o tre (i numeri non sono espressi in base a statistiche, ma solo per dare l'idea...).