lunedì 2 ottobre 2017

Invasione: Fase Seconda

Questo libro di Harry Turtledove è la continuazione del precedente Invasione: Anno Zero, di cui ho parlato recentemente. Continuano sostanzialmente le storie raccontate nel precedente volume della quadrilogia, la divisione mi sembra più che altro utile a evitare di pubblicare un unico libro dalle dimensioni enormi. Anticiperò qui qualcosa della trama di questo Invasione: Fase Seconda, mi aspetto che del resto la maggior parte dei miei visitatori lo abbia letto.
Innanzitutto, la corsa agli armamenti in questa parte della storia. Tutte le potenze terrestri si sforzano di costruire la bomba atomica, in modo da colpire i Rettili con la stessa potenza con cui loro hanno colpito due città umane, Berlino e Washington. Viene usato il materiale fissile rubato ai Rettili, si interrogano i prigionieri per scoprire informazioni tecniche (uno di essi con orrore si accorgerà che i "Grossi Brutti," ovvero i terrestri, non sono affatto ignoranti in tema di fisica nucleare). Il possesso da parte umana dell'arma apre delle spiacevoli possibilità, ovviamente. Se gli avversari venuti dallo spazio dovessero reagire lanciando altre bombe atomiche, dove si fermerebbe l'escalation? Il lettore sa già, perché segue i ragionamenti da entrambe le parti della barricata, che il "Signore di Flotta" Atvar, il comandante dei soldati della Razza (ovvero i Rettili), riceve critiche dagli altri ufficiali perché la guerra è inaspettatamente difficile, ma crede ancora improbabile di dover rinunciare alla conquista e colonizazione di Tosev 3 (ovvero la Terra). All'escalation è pronto, ma non può permettersi di portarla fino alla totale devastazione del pianeta, perché sarebbe contro i piani di colonizzarlo.


Tuttavia, se con armi convenzionali o, peggio, nucleari i terrestri dovessero bloccare la sua offensiva militare Atvar non esiterebbe a usare su larga scala le armi atomiche (finora ne ha fatte lanciare due a scopo intimidatorio, ma senza ottenere quello che voleva, ovvero la resa dei terrestri). Il Leader rettile così facendo farebbe fallire la missione di colonizzazione, legando per sempre il proprio nome a un esito assai deludente: la flotta di colonizzazione troverebbe un pianeta inabitabile e dovrebbe tornare indietro. Perciò i Rettili si trovano in una strana situazione, fanno molta fatica sul campo (ovvero coi mezzi convenzionali), eppure potrebbero schiacciare i terrestri con la guerra nucleare su vasta scala... ma una vittoria con le armi atomiche sarebbe vuota, una scelta da seguire solo in extremis.

Da parte terrestre però si fa strada un drastico modo di pensare. La conseguenza della sconfitta sarebbe una schiavitù senza fine, impossibile da scrollarsi di dosso; pertanto se si profilasse all'orizzonte una simile prospettiva la Terra non sarebbe più il pianeta degli umani ma il "loro" pianeta, una proprietà dei Rettili, e quindi alla peggio non avrebbe nessuna importanza quanti danni subirebbe.

Per questo motivo, di fronte a una inarrestabile offensiva che sta per far cadere Mosca, Stalin farà esplodere un ordigno atomico sul fronte, e successivamente il suo diplomatico (Molotov) chiarirà ai Rettili che l'URSS non è disposta ad alcun compromesso.

Questo il filo conduttore più "scottante" della seconda parte. C'è da notare anche la triste storia di un fisico americano che per una serie di traversie viene creduto morto e poi torna alla base, dove si sviluppa il programma nucleare statunitense, e dove trova sua moglie sposata con un altro uomo. Ci saranno conseguenze spiacevoli per gli USA? Non ci siamo ancora arrivati.

Noto con dispiacere che dell'Italia si parla pochissimo e in maniera vaga, dapprima (narrato nel libro precedente) gli Italiani si sono rifiutati di cooperare con le altre potenze per combattere i Rettili, poi con una azione commando Otto Skorzeny (come nella realtà) ha liberato Mussolini e lo ha messo sotto protezione tedesca, e a questo punto dovremmo ipotizzare una fazione anti-rettili a guida fascista o comunque filo-tedesca, ma si fa anche accenno alla resistenza italiana che "fa impazzire" i Rettili... Insomma chi è dalla loro parte e chi è contro?

Quanto al "worldbuilding" di Turtledove, ho già parlato della competenza con cui parla dei fatti dell'epoca, sto apprezzando anche la costruzione della razza dei Rettili, ne parlerò, spero, in una prossima occasione.



2 commenti:

M.T. ha detto...

Purtroppo ho solo il primo volume: se mai riuscirò a trovare i successivi, proseguirò la lettura.

Bruno ha detto...

Questa saga è un po' faticosa, ma credo che ne valga la pena