sabato 23 settembre 2017

Valerian e la città dei mille pianeti

Scopro che questo Valerian e la città dei mille pianeti all'estero è già uscito da un po' e ha fatto un fiasco che viene addirittura definito clamoroso. Questo mi esime dal vedere il film? Assolutamente no, visto che il regista Luc Besson ci ha dato anni fa uno dei film di fantascienza più belli (a mio parere, ovviamente), ovvero Il Quinto Elemento, e visto che si tratta del film europeo più costoso di sempre. Almeno per capire cosa è andato storto, un'occhiata al film la dovevo dare.

Su una cosa non sono rimasto deluso, e le mie migliori aspettative sono state confermate. Il film è una meraviglia a cui assistere, un caleidoscopio di colori, un continuo bombardamento di forme, suoni, impressioni, musica e stili diversi. Ci sarebbe da rivedere parecchie scene anche solo per cogliere tutti i dettagli che meritano di essere ammirati. Non entro invece sulla discussione se il film sia stato osteggiato perché europeo. Luc Besson innanzitutto è un regista che crea un cinema parecchio all'americana. Questo film, come anche a suo tempo Il Quinto Elemento, ispirandosi al mondo della striscia fumettosa d'oltralpe, ha ovviamente una sua identità che è differente in molti modi a volte sottili e a volte evidenti, ma non vedrei uno stile decisamente "europeo" in quello che fa Besson, piuttosto c'è un suo stile particolare.


E comunque anche l'insuccesso del film è relativo, poiché si può parlare di fiasco solo se si confrontano gli incassi con un budget che forse era troppo ambizioso.


Valerian è un film d'azione, con un sacco di sparatorie e combattimenti di vario tipo, inseguimenti (anche tra astronavi), qualche battaglia, esplosioni e via dicendo. Forse, a mio parere, anche troppo un film d'azione, perché ci sarebbero degli aspetti che potevano essere caratterizzati meglio, ma rimando il punto in fondo a questa recensione, che sarà priva di anticipazioni vistose. Proprio la prima parte, comunque, dove si presenta l'ambientazione, il mondo idilliaco di Mül, e la prima missione di Valerian svolta a cavallo di due dimensioni diverse, è in fin dei conti quella che funziona meglio.

Avrei qualcosa da dire sul cast. Dane DeHaan, il protagonista nei panni di Valerian, non mi ha particolarmente convinto, e nemmeno la sua partner Laureline ovvero Cara Delevingne, che ricordo in una parte praticamente inesistente in quell'orrore di film che è Suicide Squad. Forse funziona male la schermaglia d'amore zuccherosa che coinvolge i due, al punto di contagiare il resto. Ci sono alcuni nomi famosi in piccole parti, perfino Rutger Hauer e manco me n'ero accorto, ma gli attori o non funzionano o sono stati usati male, o messi al servizio di una storia che funziona male, e questo è il problema del film.



Perché Valerian e la città dei mille pianeti è una favola umanitaria. con tematiche ecologiste di sottofondo, senza alcun guizzo che la riscatti un po' per renderla interessante. Non sto dicendo che questo film vada buttato via, anzi personalmente lo reputo godibile per tutto il resto che offre, tutto sommato, ma non è un grande film. Se c'era da puntare a un grosso risultato per recuperare la vagonata di soldi spesi, allora bisognava mettere attori migliori (o usati meglio) al servizio di una storia più coinvolgente. Basta guardare al cast del Quinto Elemento (DeHaan non è Bruce Willis...) e ricordare la vivacità della storia per rendersi conto di quello che non funziona bene in questa pellicola. Peccato...

[Allarme Spoiler! Solo per quest'ultimissimo paragrafo]. Quanto agli aspetti che avrebbero potuto essere caratterizzati meglio, uno potrebbe riguardare la natura di "super agenti" del maggiore Valerian e del sergente Laureline. Sembra che la loro professione sia di salvare il mondo ogni due minuti, e vediamo una delle loro missioni (correlata alla trama principale ovviamente) all'inizio del film, ma sarebbe bello entrare maggiormente nel dettaglio di questa organizzazione e degli alri componenti che ne fanno parte. Ci sono anche tre ufficiali, il generale cattivo (interpretato da Clive Owen) con un crimine da nascondere, quello che avrebbe potuto rivelare le colpe del generale e viene per questo motivo eliminato, e l'ufficiale "buono" che con l'aiuto di Valerian e Laureline rimette a posto le cose o almeno ci prova: indipendentemente dalle potenzialità degli attori sono personaggi non sviluppati, praticamente di questi ufficiali e della loro storia il film tratta il meno possibile. C'era l'occasione di caratterizzare meglio dei personaggi tutto sommato non proprio secondari, poteva scapparci qualche ruolo incisivo e invece, secondo me, così non è stato. E ovviamente è un guaio, perché il cattivo è sviluppato tardi, poco e male. Infine il personaggio di Bubble, interpretato dalla cantante Rihanna, anch'esso poco utilizzato. In pratica Rihanna a malapena recita, viene mostrata in un una sequenza che praticamente è un collage di scene sexy con lei vestita di una quantità di completini diversi, ma il personaggio in realtà è un mutaforma bluastro con alcuni arti di troppo. Quale che fosse il suo aspetto, mi pare artificiosa la maniera in cui Bubble entra nella storia, sembra assumere importanza e poi al momento opportuno muore. Forse per Rihanna si poteva ricavare qualcosa di più sugoso, ed esplorare di più la storia di Bubble?


4 commenti:

Patalice ha detto...

personalmente non sono una fan della fantascienza, anzi se me la posso evitare lo faccio volentieri, visto e considerato che, nonostante sia una consumatrice vorace di film, quelli belli (per me) del genere, li posso contare sulle dita di una mano.

si, ammetto che "Il quinto elemento" è proprio uno di quei pochissimi, ma questo non basta per portarmi al cinema, a vedere questo visionario sogno di un regista che ha saputo essere grandissimo, ma che già nella scelta del cast, illumina zone più gigione che ispirate, del suo talento stilistico

Bruno ha detto...


Io credo che ci siano abbastanza battute, scene divertenti, immagini meravigliose ecc... per meritare una visione (sul grande schermo, poi il 3D non so, io non lo scelgo). Però, visto che il film non è riuscitissimo, certamente non come il Quinto Elemento, diciamo che invito comunque a vederlo... ma non è obbligatorio ;)

Marco Grande Arbitro ha detto...

Sto sentendo solo pareri negativi... Peccato

Bruno ha detto...


Per me vale comunque la pena di vederlo... ci sono idee spettacolari a ogni inquadratura o quasi. Se uno lo vede, deve vederlo al cinema.