giovedì 15 giugno 2017

Ogni partita di Dungeons & Dragons che giocate...

La citazione di Marylin Manson (vedi foto) probabilmente la conoscete già, bisogna vedere se è credibile. La frase completa suona così, in italiano: Se ogni sigaretta che fumate sottrae sette minuti alla vostra vita, ogni volta che giocate a Dungeons and Dragons ritarda di sette ore la perdita della vostra verginità. Prendendo il più famoso come esempio per indicare il Gioco di Ruolo in genere, il nostro cantante conferma quindi il motto di saggezza popolare secondo cui il GDR è una delle peggior cose da sfigati che esistano sulla faccia della terra, nel senso che giocarci ti rende sfigato.

Ora, a mio parere il gioco di ruolo può essere un divertimento intellettuale molto raffinato come un pessimo modo di perdere tempo e rimbecillirsi. Ma non per il fatto di rinchiudersi in un mondo immaginario anziché andare a cercare di allaciare una relazione con l'altro sesso... io ce l'ho più con il modo in cui tanti giocano, diventando nella fantasia del GDR una versione prepotente e illimitata di se stessi, a caccia dell'ottimizzazione del proprio personaggio a seconda dei cavilli da sfruttare, a caccia di successo e quattrini, spesso senza alcun freno morale salvo se convenga averne per via di qualche regola, il tutto come se ci fosse qualche cosa di vero da guadagnarci. Una grossa fetta dei giocatori sono così, e, spiacente se suono schizzinoso, non mi piacciono. Anche se certamente chi gioca a questo modo non diventa più intelligente o più pazzo o più cretino con il GDR.

Quanto all'essere sfigati, a mio parere può esser vero che molti appartenenti alla categoria finiscono nel GDR, anche se non dimentico la battuta che Patrick Rothfuss, l'autore de Il Nome del Vento, fece riguardo a se stesso, ovvero che (cito a memoria) lui da ragazzino era così impopolare e impacciato che nemmeno i giocatori di GDR volevano averci a che fare... Ma non credo che sia il GDR a render tali gli sfigati: a meno che non si chiudano al mondo esterno del tutto, vivendo, se vogliamo esagerare, solo di sessioni di gioco. Il mio gruppo di giocatori non conteneva né alienati né sfigati, di gente più o meno spostata o messa male nell'ambiente del GDR ne ho comunque vista, ma pochi che ne avevano fatto l'interesse esclusivo. Una cosa che può essere dannosa comunque è investire nel GDR troppa concentrazione e attenzione, e io per un paio di anni penso di averlo fatto (come arbitro, non come giocatore), anche perché, non per colpa mia, stavo passando un periodo molto rognoso della mia vita. Questo comunque può succedere anche con molti altri passatempi o attività, vissuti molto intensamente.

Perciò se non sono uno che difende il GDR sempre e comunque (magari se avessi un figlio sarei contento di vedergli fare qualcos'altro, ma le alternative quali sono? il calcio, la playstation?), non credo alla critica che ne fa il buon Marylin Manson. Anche perché ci sono le ragazze che giocano ai GDR, le coppie ecc... certo di più adesso, ma anche ai miei tempi.

Ora potrebbe essere sorto un dubbio: un articolo di questa breve serie che ho scritto - vedi sotto per il link - parla di effetti positivi e addirittura terapeutici del GDR, poi ci sono le critiche come quella di Marylin Manson sul GDR che ti rende uno sfigato, e non mancano le accuse da parte dei gruppi religiosi. Ma allora la verità dove sta? Partendo da quello che ha detto Rothfuss, credo che si possa dire che se uno ha davvero dei seri problemi il GDR si può rivelare uno strumento utile per socializzare. Se uno non li ha, è un mezzo per divertirsi con un mondo di fantasia, il che può essere positivo (visto che questo blog si chiama Mondi Immaginari, io ovviamente non sono contrario) ma può anche essere un isolamento dal mondo reale.
Chi gioca o ha giocato ai GDR in fondo sa già da solo in che categoria mettersi.

Come divertimnto finale, vi lascio con un articolo di provenienza cristiana subdolo e becerissimo. Lo trovate qui.




Questo articolo è il terzo di una breve serie sui Giochi di Ruolo. Gli altri sono:

Primo articolo, il ruolo terapeutico del GDR.
Secondo articolo, sugli stili di gioco.
Quarto articolo, sul perdere la voglia di giocare


6 commenti:

MikiMoz ha detto...

Basterebbe fors esolo rendere cool il gdr. Da nerd a geek.
Il vero problema è che chi gioca di ruolo è anche tipo da cultura doom fumettistica/videoludica/letteraria (LOTR?) e conosce tutto a livello maniacale.

Moz-

Bruno ha detto...


Ma il GDR a suo tempo è stato anche abbastanza cool... però resta comunque un passatempo cerebrale e complicato.

M.T. ha detto...

Come tante altre cose, il gdr è un mezzo: che sia qualcosa di positivo o negativo dipende da come lo si usa.

Bruno ha detto...


# M.T. vero, anche se alcuni problemi sono "intrinseci" del GDR

Marco Grande Arbitro ha detto...

Io penso che i tempi stiano cambiando... I GDR stanno diventando sempre più nell'immaginario comune. Credo che, fra qualche tempo, i giocatori di gdr non saranno più considerati sfigati.

Bruno ha detto...

Chi lo sa se lo vedrò davvero un giorno in cui i giocatori di GDR saranno più rispettati...