Spinto dalla fama indiscutibile di Martin Scorsese come regista e Leonardo di Caprio come attore, non potevo esimermi dal guardare questo film che ripercorre le scorribande selvagge della finanza nei radiosi (?) anni '90, anni di collocamenti azionari (IPO) truffaldini e fantasiosi, anni del "nuovo paradigma" della net economy, anni di tanti guadagni facili seguiti poi dalla doccia freddissima del nuovo millennio, in cui fu finalmente chiaro che la festa era finita.
Tante cose eccessive e ribalde che hanno lasciato di stucco altri spettatori e commentatori non mi hanno fatto effetto perché le caratteristiche di un certo ambiente le conoscevo. C'è da dire però che Scorsese ha fatto un film che racconta quasi tutto senza reticenza, mettendo in mostra la realtà perversa dietro il mondo della finanza. Dico "quasi tutto" perché salvo qualche accenno nella prima parte del film e l'inevitabile crollo di tutto quanto verso la fine, Jordan il Lupo di Wall Street e i suoi soci sono e restano degli amiconi, restano insieme nel truffare la gente, fare bisboccia, imbottirsi di stupefacenti e schifezze, e organizzare festini con le prostitute. La gretta realtà del fare tranelli agli altri operatori e tirarsi fregature da una scrivania all'altra, rubarsi i clienti, divorarsi a vicenda questo film forse non la mostra abbastanza. Ultima critica che potrei fare: ci sono alcune scene in cui conferisce una certa "grandezza" a una categoria di squallidi delinquenti (che molto raramente pagano davvero per quello che fanno).
Detto questo, The Wolf of Wall Street è un film molto godibile.
2 commenti:
Non sarà "il capolavoro" di Scorsese, ma è un ottimo film.
Lo rivedrei volentieri
Diciamo anche che può essere di ammonimento a chi crede di diventare ricco investendo in azioni...
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