venerdì 7 gennaio 2011

Vecchi film da rivedere (off topic)

Lasciando da parte i film relativi al fantastico, provo a fare una carrellata di titoli che ho trovato interessanti negli anni. Qualcuno famoso, e diversi no, anzi forse di alcuni a malapena avete sentito parlare: ma se vi ritrovate almeno un po' nei miei gusti, potreste scoprire qualche bel film da recuperare.

Guerra e Storia

El Alamein la Linea del Fuoco di Monteleone è un film italiano che con un modesto budget cerca di offrire un punto di vista sulla famosa battaglia. Le scene dove servivano i mezzi militari (carri armati ecc...) sono abbastanza penose, ma il film è molto bello. Se vi piacciono i film di guerra ovviamente.

Flags of our Fathers il buon Clint Eastwood, ex ispettore Callahan (Callaghan in Italia) una volta era ritenuto personaggio reazionario per eccellenza (beh, uno dei tanti, diciamo), però deve essere cambiato invecchiando. Questo film narra tutta l'ipocrisia dietro i meccanismi della propaganda, e la fine triste di alcuni "eroi" dopo la guerra. Esagera sullo strappalacrime ma è comunque di una potenza espressiva incredibile. Depressivo, però. Mi ci è voluta mezza bottiglia di vodka per riuscire a finirlo.

La Croce di Ferro di Sam Peckinpah è un truce e realistico film degli anni '70 sulla seconda guerra mondiale: il regista indulge nelle scene di strage con un montaggio allucinato e le sue famose scene al rallentatore, e rappresenta una sfida tra l'ufficiale aristocratico (a caccia di decorazioni senza però alcuna voglia di farsi male) e il sergentaccio proletario (che disprezza la divisa, però conosce il mestiere). Ma secondo me il tracollo della Wehrmacht e la fine delle illusioni di conquista rubano la scena e diventano, da scenario di sottofondo, il vero tema del film.

La Rosa Bianca - Sophie Scholl

Film tedesco del 2005 sul movimento di resistenza giovanile della Rosa Bianca è una descrizione (più accurata possibile, con l'uso di documenti fino a poco tempo fa sepolti negli archivi della Germania Est) degli ultimi giorni di Sophie Scholl, anzi il titolo originale tradotto in italiano suonerebbe proprio "Sophie Scholl - Gli ultimi giorni". L'attenzione maggiore è basata su questo personaggio anche se non era la leader del gruppo (piuttosto era il fratello). Il film è molto intenso, a mio parere da vedere assolutamente, anche se per molti aspetti convenzionale nei ritmi e nello svolgimento. Non c'è quasi nulla purtroppo sul contesto in cui questo movimento si è creato o sulla vita di questi personaggi prima della loro cattura, anche perché un altro film tedesco sulla Rosa Bianca aveva narrato gli stessi eventi partendo da molto più lontano. Solo un accenno all'eredità del gruppo: i volantini che costarono la vita a questi giovani vennero ristampati e lanciati in grande stile dagli Alleati sulla Germania con gli aerei. Ma erano gli stessi Alleati che non avevano mai aperto seri contatti con la resistenza tedesca e che, con la dichiarata intenzione di ridurre la Germania a uno stato povero e deindustrializzato in perpetua schiavitù, avevano cementato il popolo tedesco attorno alla leadership di Hitler, come unica salvezza possibile.

Strani, stravaganti e pazzeschi

Salò o le 120 Giornate di Sodoma questo vecchio e controverso film di Pasolini è estremamente particolare, sconcertante, bizzarro. Quali che siano le vostre aspettative intellettuali, non illudetevi però di vedere nulla di eccitante, e tantomeno del raffinato erotismo, bensì tantissime scene repellenti, tra schifezze di ogni genere

Fight Club La prima regola del fight club è: non parlare del fight club... film del '99, una pellicola che rompe gli schemi, tratta da un libro che fa altrettanto. Per certi aspetti non sembra nemmeno un film americano, ma qui sto facendo parlare i miei pregiudizi. Satira sociale, satira sul sistema della pubblicità e sull'alienazione, ribellione che non trova una risposta e si sfoga con atti insensati o masochistici... fino a che non salta fuori che qualcuno ha un piano per far saltare tutto il sistema... roba fuori di testa ovviamente, ma fa riflettere: soprattutto, sul fatto che probabilmente ti sentirai almeno in parte dalla parte del piano. Il film ovviamente a quel punto si divide nei due punti di vista contrastanti: perché? Beh, è da vedere per capirlo. Un film consigliato soprattutto ai maschietti, ovviamente...

Politici, sociali

Le Vite degli Altri è un film che ha avuto poca risonanza da noi ma parecchia all'estero e ovviamente in Germania, dove è ambientata la vicenda. Esiste un elemento, diciamo, "fantastico:" un funzionario della Stasi (servizi segreti) che decide di proteggere un artista anziché distruggerlo, come vorrebbe un potente che concupisce la sua donna (una attrice). Una storia tutta da vedere che percorre le tappe dell'agonia della DDR, una storia di oppressione e libertà strangolata, di coraggio, opportunismo e terrore, di squallore e rassegnazione. Poi c'è anche la gente che rimpiange i "bei tempi" (in Germania la chiamano Ostalgie, e poiché Ost significa Est si capisce facilmente il gioco di parole), ma da questo film ho avuto confermate le mie impressioni di viaggio: ovvero che a vivere in quei regimi uno doveva sentirsi l'anima schiacciata giorno dopo giorno...

Giovanili

Fucking Åmål di Moodysson. Se sono comparsi dei caratteri incomprensibili sul vostro schermo, ve lo riscrivo senza le lettere svedesi: Fucking Amal. Poverini gli abitanti: la loro città è stata scelta dal regista Moodysson come prototipo del paesotto di provincia dove non succede mai niente. Qui vi ha collocato una storia di amore gay tra due giovanissime, scegliendo come protagoniste (birbante birbante) due simpatiche attrici molto accattivanti, carine e brave.
Agnes è triste, isolata e consapevole di essere lesbica: ama Elin, una ragazza popolare a scuola ma insoddisfatta di tutto, e che a malapena la conosce. Elin raggiunge faticosamente la sua consapevolezza e affronta la dura prova del distacco dal gruppo (uno poi si chiede: sai che fatica, tra ragazzi immaturi, le classiche amiche stronze ecc...) e dell'affermazione della propria identità. Inizio lento con alcune scene abbastanza cliché, ma grande storia.

Come te nessuno mai di Muccino; incredibile: un film italiano che parla di politica, scuola, adolescenti, contestazione ecc... e pur non essendo certo un capolavoro non è una cazzata folle! Solo per questo val la pena di vederlo. Peccato però per la parlata romanesca di tutti quanti.

Diritti civili, lotte civili ecc...


Visto che c'è Charlize Teron (e con quel film ha vinto pure l'Oscar) immagino che abbiate già visto Monster con la sua tematica (fra l'altro) sulla pena di morte.
Un altro da vedere assolutamente: Dead man walking (quello del 1995 con Susan Sarandon e Sean Penn). Non è roba proprio leggerissima: lei è una suora che si offre di fare da consigliere spirituale per un condannato a morte. Lui, che aspetta da anni il giorno dell'esecuzione, accetta. Ma è uno sbruffone che non ammette i crimini che ha commesso, per lui il cammino del pentimento sarà difficile. Un film duro e senza compromessi, performance da Oscar per Sean Penn (ma non glielo diedero).
Più o meno nello stesso periodo è uscito un altro film con simile tema: Difesa ad Oltranza (Last Dance) con Sharon Stone nel ruolo della (condannata) protagonista. Non mi dispiacque, ma come profondità e maturità nel trattamento del tema questa pellicola non ce la fa proprio a reggere il paragone con Dead Man Walking.
Concluderei con Bloody Sunday, imperdibile film sulla "domenica di sangue" del 1972 in Irlanda del Nord.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Le vite degli altri è davvero eccezzionale.
Recentemente ho visto The millionaire, che ti consiglio veramente, pensavo fosse un filmettino indiano premiato per motivi piu' politici che qualitativi e invece mi ha lasciato davvero di stucco.
Illoca

Bruno ha detto...

@ Illoca: non gli avrei dato un mezzo euro... ma se capita lo vedo volentieri!

Anonimo ha detto...

Non posso non concordare con lei.