mercoledì 21 aprile 2010

Un romanzo di genere

In questi giorni ho letto, riletto e rimuginato un articolo di Sandrone Dazieri (Qualche trucco per scrivere un romanzo di genere) sul blog che questo esponente di Mondadori tiene presso il sito del Sole24Ore.
Invito a dare un'occhiata. In parole povere Dazieri dice che se vuoi scrivere un romanzo di genere devi ideare una trama avvincente ed esserle fedele, senza infiocchettarla troppo. Il lettore deve rimanere avvinto dalla suspense e scoprire un mondo, un mistero, una storia a poco a poco dalle vostre pagine. Quello che non è utile alla trama va tolto. Insomma, essere fedeli al potere del come andrà a finire?
Uscire dal seminato non aiuta.

Per quanto mi riguarda sono abbastanza d'accordo. Nel senso che, più o meno, questa norma la usavo pur senza conoscerla, diciamo, o almeno non la conoscevo in questi termini. Il mio travagliato Magia e Sangue, e anche le altre cose di una certa lunghezza che ho scritto, puntano molto sulla trama e quando mi sono preso la licenza di accennare a qualcosa su cui vorrei dire la mia l'ho fatto in maniera molto leggera e lasciando la questione appena abbozzata, senza sermoni da parte mia. Anzi ho curato lo stile proprio in funzione della suspense, facendo del mio libro una storia che procede spedita sul seminato, e che dovrebbe (si spera) bloccare il lettore sulla classica domanda: come andrà a finire?

Quindi non ho motivo di critica, in quanto aspirante autore, su quello che scrive Dazieri. Tuttavia molti dei romanzi del fantastico che ho letto non seguivano affatto questa regola e qualcuno era estremamente arricchito proprio da quello che usciva dal seminato. Mi viene in mente Gene Wolfe, per esempio, con il suo ricchissimo ciclo del Nuovo Sole dove troviamo spesso una storia incastonata dentro un'altra e mille digressioni dalla trama principale.

Insomma, seppur valido, mi sembra che il consiglio di Dazieri sia più rivolto ai principianti. E beninteso, come appartenente alla categoria lo rispetto.

8 commenti:

alladr ha detto...

interessante questione, che vale anche per il citato ad nauseam show don't tell.
ci sono romanzi che ignorano bellamente quella regola e, ciononostante, sono assolutamente godibili.
chiaro: è giusto enunciarla perché un errore classico sopratutto all'inizio è proprio quello di raccontare e non mostrare, ma spesso chi la propugna lo fa con un radicalismo tale da rasentare il fanatismo.
oddio, ne conosco qualcuno ceh sarebbe contento di essere apostrofato come fondamentalista del sdt, ma spero/penso che tu condivida l'opinione secondo la quale sono proprio poche le cose sulle quali vale la pena di essere fondamentalisti (bo', la pedofilia, per citarne una).
il punto allora è: dovrebbero esistere consigli/manuali di scrittura per principianti e per scrittori/utenti esperti? ed esiste un punto oltre il quale non c'è più bisogno di ricevere consigli (il barsa kelmes della scrittura)?

Lucia ha detto...

"e che dovrebbe (si spera) bloccare il lettore sulla classica domanda: come andrà a finire?"

Infatti ho mi sono chiesta questa cosa fin da subito (te l'ho detto pure).
Per il resto, tutto quello che dici lo ha già detto la mitica Gamberetta, niente di nuovo quindi.

Lucia ha detto...

Ahhh pure tu ti ritrovi a combattere contro lo spam? Ufff è proprio una pippa! Ma si, sono d'accordo che bisogna moderare i commenti o fare qualcosa. Ma questa tua idea di moderare solo i post più vecchi mica male, forse faccio così anche io, piuttosto che moderarli tutti.

Bruno ha detto...

@ alladr: in effetti sullo sdt la vediamo allo stesso modo: in linea di massima va bene, basta non farne una religione!
Dal momento che i manuali sono roba per principianti (se uno pensa di essere esperto non ammetterà certo di avere ancora bisogno di leggere i manuali!) è cmq giusto che certe cose le dicano (e Dazieri fa benissimo a focalizzare punti che vanno riflettuti e digeriti).
Il momento in cui uno non ha più bisogno di ricevere consigli? So solo di esserne ben lontano.

@ Lucia: se il dubbio ti arrovella ti spedisco una sinossi completa :)
Quanto allo spam, mi costringeva a lavori certosini di cancellatura, una vera rottura di palle, senza contare che chi riceve il feed se lo beccava comunque lo stesso. Alcuni post, come quello di satira "Come scrivere un romanzo fantasy di successo," avendo tanti commenti già di loro attiravano gli spammer come le mosche. Però la spontaneità e il botta e risposta sono importanti: perciò sui post recenti accetto il rischio...

Lucia ha detto...

Mmmm non so se voglio una sinossi completa, penso che preferirei leggerlo come si deve. Come ti avevo già detto alcuni personaggi mi hanno catturato (altri invece no), quindi non so se la sinossi completa la voglio leggere. Meglio attendere la pubblicazione ;-)

Bruno ha detto...

@ Lucia: attendere la pubblicazione? Un evento che potrebbe non verificarsi mai!!

lucia ha detto...

Invece si. Devi solo sistemare alcune piccole cose di cui abbiamo parlato (ancora c'è sto maledetto pentacolo?!):-)
Se mi vuoi mandare il libro completo mica mi dispiace eh ;-) ma la sinossi non la voglio, mi toglie il piacere di scoprire le sventure che ha previsto la indovina a quella ragazza ,-)

Bruno ha detto...

@ Lucia: il Pentacolo non lo tolgo!!
Ma ti ringrazio per l'augurio...