sabato 18 luglio 2009

I Mabinogion



E' passato tanto tempo da quando lessi questa raccolta di romanzi, che non ero più sicuro di averli già letti fino a che non sono arrivato verso la metà del primo, Il Principe dell'Annwm, ovvero la storia di Pwyll. Sto parlando dei Mabinogion nella versione riscritta da Evangeline Walton, che ha saputo (negli anni '70) riprendere queste leggende celtiche e reinventarle come romanzi, con una freschezza e uno stile tali da renderli molto gradevoli anche oggi.
I Mabinogion restano l'unico grande successo della Walton, e giunsero quando la scrittrice era ormai tutt'altro che giovane, ma le permisero di riproporre al pubblico i romanzi scritti precedentemente, materiale che aveva ricevuto poca attenzione o era rimasto inedito.

Tra gli elementi più belli di questi romanzi il senso della meraviglia, i prodigi e la magia che irrompono con una strana semplicità nella vita degli uomini comuni, eppure sono facilmente credibili. La saggezza umana si mescola alle meraviglie del magico, la profondità filosofica al disimpegno scherzoso e umoristico.
Le storie ci parlano di un mondo che cambia, di antiche tribù matriarcali che cedono il posto a nuovi invasori, di guerrieri che devono affrontare subdoli tranelli e difficili prove per arrivare alle più ambite ricompense, di divinità che si mescolano agli affari degli uomini.
Di fantasy scritta seguendo queste tradizioni ce n'è anche troppa, ma è sorprendente come questa interpretazione, così vicina alle reali origini della mitologia gallese, sia fresca e godibile, piacevolissima alla lettura.

Sarebbe interessante conoscere qualcosa di più anche dei Mabinogion non rielaborati dalla Walton, in quanto vi si trovano accenni ai miti arturiani e perfino una storia che sarebbe ispirata a un imperatore romano.
Non conoscendoli, per ora posso solo consigliarvi questo libro: un incredibile spiraglio su un mondo perduto, oltre che un piccolo capolavoro del fantasy.

13 commenti:

Alberto ha detto...

I racconti completi del Mabinogion sono stati pubblicati in Italia da Mondadori in un cofanetto a due volumi: "I racconti gallesi del Mabinogion" e "La saga irlandese di Cu Chulainn"
Si tratta di libri pubblicati 30 anni fa, ma Mondadori spesso ristampa, forse sono ancora disponibili. Tra parentesi li ho sempre preferiti ai romanzi della Walton.

Bruno ha detto...

@ Alberto: a ciascuno i suoi gusti. Non so nulla dei racconti gallesi inclusi nel cofanetto, ma la Saga irlandese di Cu Chulainn la lessi in originale (non so se la stessa versione), tradotta senza alcuna reinterpretazione, ed era una semplice serie di ammazzamenti. Senza nemmeno molti dettagli. Questi irlandesi erano un po' monotoni nei loro passatempi, temo.

by Ax ha detto...

Non conoscevo questa autrice, ma rimedio subito mettendo il tomo nel carrello dei prossimi acquisti... merito anche della promozione TEA. ;)
Grazie per la segnalazione.

Anonimo ha detto...

Ohhh finalmente l'hai letto ^_^
Sono contento ti sia piaciuto, nonostante l'ho trovato pesante in alcuni passi lo ritengo uno dei migliori libri fantasy che ho letto.

(se sei a corto di letture "semi-fantasy" ti consiglio il club dumas o il maestro e margherita)

Illoca

Uberto Ceretoli ha detto...

L'ho letto e mi trovo d'accordo sul giudizio. Sarebbe poi davvero interessante recuperare gli originali editi da Mondadori (anche se qualcosa su Cuchulain devo aver letto all'università): mi segno i titoli e ci provo!

Klytia ha detto...

Avevo letto i racconti "originali" del Mabinogion, insomma quelli della Mondadori, e mi erano piaciuti davvero molto; sono sorprendenti i numerosi embrioni di quelle che poi sarebbero diventate le più note leggende Arturiane.
La saga di Cu Chulainn anche a me aveva appassionato un po' meno, non sono una gran fanatica di guerrieri ipertrofici.

Delle leggende irlandesi davvero belle sono raccolte in Dei e guerrieri di Lady Augusta Gregory - Studio Tesi, credo ormai impossibile da recuperare.
Il volume dedicato agli Dei contiene diverse leggende che sono poi diventate fonte di ispirazione di molta fantasy (e anche un po’ di fantascienza) dagli inizi fino ad oggi, nel bene e nel male: si parla dei Thuata De Danaan, divenuti poi Sidhe e quindi “elfi”. (Anche Guillermo del Toro nel secondo Hellboy si ispira a queste leggende, con qualche errore nella linea di successione al trono degli elfi però). La parte dedicata ai Fianna, se non ricordo male (anche questo l'ho letto eoni fa), riprende un po' delle leggende di Cu Chulainn.

Bruno ha detto...

@ Klytia: ti addentri in territori a me sconosciuti. Però è vero che queste leggende sono alla base di tante cose...

Bruno ha detto...

@ Uberto Ceretoli: buona lettura e se scopri qualcosa di valido, facci sapere!

by Ax ha detto...

@Bruno
Mi è arrivato il tomo e ho notato che i romanzi sono inseriti in ordine inverso rispetto a quello di pubblicazione. Sono indipendenti, quindi l'anno non conta, o è meglio seguire un altro ordine di lettura?

Grazie,
Alex.

Bruno ha detto...

A mio parere, è da seguire l'ordine cronologico. C'è un ordine cronologico di eventi, del resto...

Celtibera ha detto...

Bellissimo libro ma anche io lo ritengo pesante in alcuni passi. Diciamo che, talvolta, c’è troppa roba, e le scene sono troppo cariche (ad un certo punto il modo di scrivere della Walton mi è sembrato più literary fiction, o sbaglio?), ma è senza dubbio il miglior fantasy che abbia mai letto. E’ riuscito a suscitare in me quel sense of wonder così ricercato e ci ho creduto per davvero. Ho veramente pensato che i viaggi/sonni di Pwill fossero reali, che stessero accadendo in quel preciso momento o che fossero accaduti in tempi antichi. Da qualche parte. Forse in un mondo parallelo, forse le storie erano soltanto un eco proveniente dal passato, non lo so, ma in quel momento ci credevo, e una parte di me ci crede ancora, perchè i Mabinogion non è soltanto una raccolta di storie che parlano del sopranaturale, sono la testimonianza di un’antica religione che purtroppo non c’è più (adesso abbiamo altre che si spossano meglio con la nostra pochezza), e dei giorni in cui il mondo degli uomini era più vicino a quello degli Dèi.

Bruno ha detto...

Io non so dirlo bene come te, ma in effetti c'è un'atmosfera speciale...

Anonimo ha detto...

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