sabato 4 gennaio 2025

Nosferatu (2024)

 Nosferatu. Che ve lo dico a fare? Questo film era atteso da tutti e tutti ne hanno ormai parlato: recensori, blogger, vlogger, eccetera. Robert Eggers, un talentuoso regista di cui ho visto tutti i film, si cimenta nell'impresa di interpretare nuovamente il libro di Bram Stoker. Non posso far paragoni con il film muto tedesco del 1922 (titolo sempre Nosferatu, regista Friedrich Wilhelm Murnau) perché non l'ho visto, pur essendomi goduto numerosi altri film sui vampiri.

Eggers ci propone un film impeccabile, con ottime immagini (cupe), un grande cast, belle ricostruzioni e scenari. E una prospettiva sulla storia che sfrutta un elemento che, sebbene sempre presente, non era stato messo in primo piano nelle pellicole che avevo avuto modo di vedere.

Questa prospettiva fa partire il male, la maledizione, dal desiderio o dalla perversione delle donne. Il vampiro è per le donzelle un potente attrattore sessuale, disinibito, passionale e inarrestabile. Ma è anche schifoso, cadaverico, cosparso di vermi e larve che se lo mangiucchiano. Chissà che alito ha, il vampiro, un vero vampiro non sberluccicante come in Twilight. Eppure è lui che rappresenta l'oscura attrazione della trasgressione maledetta.

Il vampiro di questo film, che si chiama Conte Orlok (Bill Skarsgård), se ne stava tranquillo a marcire in una squallida tomba, prima di avere un contatto psichico con Ellen, il personaggio che, in questo film, prende il ruolo di Mina Harker nel libro (è interpretata dalla figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, Lily-Rose Depp).

Tu mi hai chiamato, afferma il vampiro. E lei nega, ma in effetti è così. La passione malata, scandalosa, vergognosa, perversa, mettetevi gli aggettivi che volete, ha chiamato il mortifero e schifoso demone per dare vita a un rapporto inconfessabile, e tanto più impossibile e peccaminoso per una donna del diciannovesimo secolo. Lei spera che il rapporto con il marito la possa salvare, ma non è così semplice. Il marito Thomas, in effetti, non ha dimostrato di essere così capace nel fronteggiare il maligno. Il suo ruolo è quello del classico personaggio, Jonathan Harker, l'intermediario immobiliare che va a trovare il buon vampiro nel suo castello e ne viene... vittimizzato. L'attore è Nicholas Hoult, bravo nel ruolo.

Quello che sembra capirci qualcosa è uno studioso in disgrazia, il dottor Franz (Willem Dafoe). Lui cerca di spiegare agli altri personaggi coinvolti, tutti "moderni razionalisti," che il male, il sortilegio, può esistere e in mancanza di altre spiegazioni bisogna crederci. Il vampiro può essere affrontato se si capisce che cosa si ha di fronte, ci si informa, ci si prepara.

Ma verrà sconfitto? E a quale costo? Il film non ci dà un bellissimo e allegro finale, e non aggiungo altro.

Posso notare un po' di freddezza nel rapporto tra il vampiro e la sua amata, a volte più interessati a scambiarsi accuse che a vivere la loro passione, che lei ovviamente non vuole ammettere quando è in un momento razionale. A parte gli incubi e le convulsioni di lei e la determinazione di lui, il risultato non mi è parso così travolgente.

Ad ogni modo, grande film. Il mio Nosferatu (Dracula) preferito resta comunque quello di Werner Herzog, con Klaus Kinski, Bruno Ganz e Isabelle Adjani, del 1979.

5 commenti:

M.T. ha detto...

Facendo un paragone col Dracula di Coppola, com'è?

Bruno ha detto...

Molto diverso. Coppola ha creato un Dracula fascinoso, con una storia passata differente (non voglio fare spoiler, ma mi riferisco a quando, in qualità di nobile guerriero, rinnega Dio), un seduttore elegante. Ci sono bravi attori, e bellissime donne (tra cui la Bellucci) per scene sexy, a compiacere il pubblico. Un film horror classico, ma dove l'aspetto sinistro del vampiro si incrocia al glamour. Nosferatu di Eggers è invece un film cupo, a volte putrido, ricco di atmosfere fredde e minacciose, e dove prevale un rapporto misterioso (onirico, psichico, e poi reale) tra il vampiro e la sua vittima. Vampiro che è un vero e proprio cadavere che cammina, e dalle fattezze marcatamente balcaniche (naso aquilino, baffoni spioventi).
Più simile al film di Werner Herzog degli anni '70, insuperabile a mio parere.

M.T. ha detto...

penso allora che gli darò una possibilità quando mi capiterà l'occasione.

Bruno ha detto...

Probabilmente vale la pena di guardarli praticamente tutti... quello del 1922 di Murnau forse è territorio degli specialisti (film muto, può piacere o meno), ma i vari Coppola, Herzog ed Eggers se uno non li conosce sono sicuramente da vedere, e anche Intervista col Vampiro secondo me. Quello che salterei (ma purtroppo ho visto) è Twilight.

M.T. ha detto...

Il Dracula di Coppola mi è piaciuto e Intervista col vampiro non è male. Ci sono diversi film coi vampiri che meritano (30 giorni di buio, Vampires di Carpenter), ma Twilight appartiene al romance, di horror e vampiri ha nulla.