Un libro breve ma anche denso e impegnativo. E del resto, cosa volete aspettarvi da uno scrittore come Philip Dick? Il titolo in questione è Le Tre Stimmate di Palmer Eldritch, scritto nel 1965 (ricalca fedelmente quello originale in inglese). Il libro non può prescindere dalla personalità complessa dell'autore, coi suoi problemi di salute mentale e di tossicodipendenze. Le esperienze descritte fanno, inevitabilmente, pensare ai "trip" dovuti alla droga, anche se, nel mio caso, non posso certo paragonare le mie leggere esperienze in merito (e per fortuna) con la roba potente che si è calato questo scrittore.
Farò serie anticipazioni da qui in poi. L'ambientazione ci porta su una Terra dove si è avuto un riscaldamento climatico incredibile, con un caldo assassino che rischia di essere fatale a chi si faccia sorprendere all'aperto. Vi è anche una specie di evoluzione artificiale ottenibile con un trattamento costoso, che può portare a uno stato di intelligenza superiore ma anche far regredire, in qualche sfortunato caso. Ed esistono individui con il dono della precognizione. Ci sono delle colonie extraterrestri (Luna, Marte...) ma non sono luoghi molto appetibili. La gente vive in "tuguri" (traduzione italiana) ovvero covi sotterranei, non può godere di un ambiente naturale e soffre. E raramente chi va in queste colonie lo fa di propria volontà, anche se un personaggio del libro compirà questa scelta: generalmente è una destinazione obbligatoria come la cartolina del servizio militare, e per il prescelto è più o meno impossibile evitare di partire. Anche scegliere una destinazione meno squallida di altre non è concesso. Si va dove si viene mandati. La popolazione espatriata è comunque modesta rispetto a quella terrestre.
Per sostenere la vita triste delle colonie esiste una droga, chiamata Can-D, che si assume durante la contemplazione collettiva dei plastici di Perky Pat, una specie di diorama dove si trova una specie di Barbie, la sua casetta, il suo ragazzo eccetera. La droga porta a una esperienza condivisa e apparentemente reale in questo "mondo perfetto" del plastico, evadendo lo squallido mondo reale del pianeta inospitale in cui si vive. Insomma, un po' come giocare a The Sims ma con la variante fantascientifica che il "trip" lo si fa tutti insieme ed è estremamente realistico fin che dura.
Il libro ci presenta una serie di personaggi implicati nella produzione dei plastici, della droga ecc... con i loro rapporti interpersonali. Questi personaggi sono buona parte della sostanza del libro, ma non li nominerò né analizzerò in maniera approfondita, allo scopo di mantenere il post entro limiti leggibili; basti sapere che le loro vite sono destabilizzate dal prossimo arrivo, da Proxima Centauri, di un viaggiatore misterioso. È Palmer Eldritch, che sta portando una nuova droga nel sistema solare.
Lo slogan di Eldritch è: "Dio promette la vita eterna, io posso fare di meglio, posso metterla in commercio." La sua droga, il Chew-Z, permette di entrare in mondi immaginari, di risalire al proprio passato, ritornando sulle scelte sbagliate e cercando di rifarle in modo diverso: illudendosi, ma in maniera realistica, di aver ottenuto un differente risultato (positivo o meno). Il Chew-Z permette di vivere una lunghissima storia di fantasia mentre nel mondo reale trascorre un solo istante. Ma la droga nasconde anche delle insidie inaspettate.
Proprio i rivali di Eldritch, quelli che per il proprio tornaconto vorrebbero bloccarlo o anche eliminarlo, assaggiano il Chew-Z e ne scoprono aspetti che non conoscevano. Non possono più nascondere al nemico le loro intenzioni, lui è sempre lì pronto ad apparire, a sorvegliarli, e parla con loro. Anche aspettare che l'effetto della droga svanisca, per poi elaborare una qualche strategia segreta, è una illusione. Eldritch è sempre lì, padrone della situazione, impossibile da prendere in contropiede. Insomma, il Chew-Z produce un trip che dura potenzialmente per tutta la vita.
Chi è questo misterioso Palmer? Un agente consapevole, o magari invece costretto, al servizio dei misteriosi abitanti di Proxima intenti alla conquista del sistema solare? Un semidio? Un demonio? Con Philip Dick le risposte non sono mai semplici.
Nessun commento:
Posta un commento