sabato 2 dicembre 2023

Soldato d'Orange - Alla ricerca di Rutger Hauer

 Ho ripescato questo vecchio film in DVD, perché non è disponibile in streaming da nessuna parte. L'ho recuperato perché sto cercando, quando possibile, di recuperare le interpretazioni giovanili di un attore che ho amato moltissimo, Rutger Hauer, per la sua recitazione in Blade Runner e non solo. Il DVD che ho rimediato ha i sottotitoli in inglese dove l'audio è in olandese, ma nelle parti in cui i personaggi parlano in inglese i sottotitoli non ci sono, e ho dovuto arrangiarmi con mediocri risultati facendo uso della mia conoscenza della lingua.

Il film è Soldato d'Orange, del 1977, diretto da Paul Verhoeven (che essendo anche lui olandese ha lavorato in più di una occasione con Rutger Hauer. Lo ricordo per Starship Troopers, L'Amore e il Sangue, Showgirls e tanto altro). È un po' un thriller di spionaggio e guerra, un po' scanzonata storia di vitelloni (soprattutto all'inizio).

Il film è basato su un libro autobiografico dallo stesso nome, scritto da Erik Hazelhoff Roelfzema, dove si narrano diverse imprese e avventure nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Erik scappò dall'Olanda occupata dai Tedeschi e combatté in vari ruoli (anche nell'aviazione Britannica, la RAF) diventando infine aiutante di campo della regina Wilhelmina (che si era rifugiata a Londra).

Il personaggio interpretato da Rutger Hauer è proprio Erik, il protagonista, che vediamo all'inizio subire una cerimonia di iniziazione all'università, praticamente un rito di nonnismo. Guus, il capo degli studenti anziani, esagera in questi atti di prepotenza e lo ferisce. Successivamente va a chiedergli scusa, riconoscendo di avere esagerato, e i due diventano amici (Guus è interpretato da Jeroen Krabbé, che ha avuto una parte ne Il Fuggitivo). Mentre le nubi di guerra si addensano in Europa, e gli Olandesi credono che rimarranno neutrali come durante la guerra precedente, vediamo la vita di un gruppo di questi studenti cui non mancano i quattrini e la voglia di fare baldoria. In una scena di scattano la classica foto di gruppo: come li cambieranno gli eventi che stanno per verificarsi?

Mentre i soldati tedeschi invadono il paese, alcuni di questi giovanotti studiano, altri sono nelle forze armate, e tentano una resistenza che durerà pochi giorni. Le vie si separano. Alcuni, tra cui Erik, cercano di aiutare la resistenza con alterne fortune. Dapprima Erik viene arrestato, ma poi lasciato libero, mentre uno degli amici, un ebreo, viene fucilato. Erik si convince a fuggire dall'Olanda con Guus e da lì inizia la sua strana guerra al servizio degli Alleati e della regina olandese. Alex (Derek de Lint), un altro del gruppo di amici, di madre tedesca, aveva dapprima combattuto nella breve guerra dalla parte olandese, ma poi si arruolerà nelle SS tedesche. Altri del gruppo fanno parte della resistenza, ma restano in Olanda.

In una delle missioni, Erik incontrerà casualmente Alex durante una festa e, in una bizzarra scena, Alex ballerà il tango con lui (la foto è tratta da Internet Movie Database), evitando di segnalarlo in nome della vecchia amicizia. E poi... be', non racconto tutto il film, mi limiterò a uno spoiler finale che troverete più avanti.

Soldato d'Orange è un film realizzato con mezzi piuttosto ampi (navi, carri armati, aerei ecc...), diciamo quasi all'americana, un lungo filmone, una storia epica anche se magari priva di grandi guizzi di originalità. Datato quanto si vuole ma decisamente bello, al di là della presenza graditissima del giovane Rutger Hauer. Verhoeven mischia elementi allegri con altri molto più seri. La coppia Erik-Guus ne fa una più del diavolo, seduce ragazze, se ne va in giro su navi, moto, aerei, combatte senza paura l'avversario nazista, seduce ragazze in scene spensierate fra bevute di birra, risate e tette al vento.

Ma allo stesso tempo ci sono scene che fanno pensare. Il nostro gruppo di amici non è esente dalla sofferenza e dalla morte, e le loro missioni non sempre hanno successo. Come scrivevo sopra, questa storia è una lunga epica.

Tra gli attori, oltre a quelli già menzionati, abbiamo Lex van Delden, che nello stesso anno aveva preso parte a Quell'Ultimo Ponte, gli inglesi Edward Fox (Il Giorno dello Sciacallo) e Susan Penhaligon, graziosissima donna soldato (veniva chiamata "la Bardot inglese"). Buon cast per un film godibile. Non sarà molto facile da trovare, temo, ma Soldato d'Orange vi consiglio di vederlo, se potete.

[SPOILER, anticipazioni di trama come se piovesse] E qui scrivo qualcosa di più... uno degli amici, Robby, prende parte alla resistenza ma viene costretto dai poliziotti Tedeschi a collaborare con loro usando la minaccia di far del male a Esther, la fidanzata ebrea che potrebbe essere deportata. Robby diventa quindi un doppio agente. Esther aiuta Erik in una delle missioni (ci va anche a letto) ma a casa sua Erik si rende conto che il lusso in cui la coppia vive è del tutto sproporzionato rispetto alle condizioni di miseria del paese, e certamente non può essere la resistenza ad aver fornito tutto quel ben di dio, quindi mangia la foglia. Ma non riuscirà a impedire al traditore Robby di mandare in malora la missione, e sebbene Erik riesca a ritornare in Inghilterra, Guus non potrà reimbarcarsi, rimanendo quindi in Olanda. Nella logica spietata di queste cose, Guus dopo qualche tempo elimina Robby per vendetta, ma viene a sua volta catturato e morirà in un campo di prigionia, a conferma del fatto che il film non è tutto risate e marce trionfali. Alex, tornato al fronte con le SS, viene ingloriosamente ucciso in Russia da un partigiano ragazzino. Esther alla fine della guerra verrà rapata a zero per aver collaborato con gli occupanti (la rapatura delle "collaboratrici orizzontali" è cosa che avvenne su larga scala anche in Francia, Belgio...).

Erik nella scena finale incontra uno dei ragazzi della foto di gruppo, l'unico rimasto vivo oltre a lui stesso! Si tratta di Jacques, che ha mantenuto un basso profilo e si è laureato. Mi aspettavo che Erik, che ha vissuto disavventure di ogni tipo, fosse risentito per questo atteggiamento opportunista, ma non è così nel film, anche se nel libro, a quanto ho letto in giro, è proprio questa la sua reazione. Nella pellicola i due brindano al futuro, al paese da ricostruire, e qui finisce il film.


2 commenti:

M.T. ha detto...

L'ho visto tanti anni fa e mi ricordo davvero poco, un po' come L'amore e il sangue (salvo che di quest'ultimo film ho un po' più memoria perché Miura s'ispirò al personaggio di Rutger Hauer per creare Gambino, padre adottivo di Gatsu in Berserk, oltre che al gruppo di mercenari, alla peste e all'ambientazione)

Bruno ha detto...


Soldato d'Orange per chi non lo abbia visto è, oggi come oggi, quasi irrecuperabile (soprattutto se non conosci nemmeno l'inglese). L'Amore e il Sangue invece molto più disponibile sulle piattaforme. E, devo dire, molto più bello. Nel suo feroce naturalismo (l'uomo più forte vince, e la donna andrà con il vincitore) mi ricorda certe atmosfere fantasy, e Rutger Hauer è azzeccatissimo nella parte che ricopre.

Ma è anche interessante andarlo a rivedere in ruoli insoliti e in film, diciamo, d'epoca, quando era un attore emergente.