martedì 29 agosto 2023

Under the Silver Lake

 Il regista di questo film ha diretto It Follows, che ho apprezzato moltissimo. Ma con questo Under the Silver Lake (del 2018), David Robert Mitchell ha intrapreso una strada un po' troppo difficile da seguire.

Il protagonista della pellicola è Sam, un tizio senza arte né parte, e in procinto di essere buttato fuori di casa per morosità. Per giunta, in vari momenti del film si sentirà dire che puzza. Non è insomma proprio un personaggio particolarmente carismatico, eppure finisce in mezzo a un incredibile intrigo...

Nonostante la sua mancanza di attrattive (salvo il fatto, ovviamente, che è interpretato da Andrew Garfield) Sam sembra fare amicizia con le donne (e spesso portarsele a letto) con una incredibile facilità. Una vicina di casa, Sarah, attrae la sua attenzione, ma dopo averla visitata a casa sua una sera lei scompare nel nulla il giorno dopo. Mentre si aggira per l'appartamento deserto e quasi completamente svuotato, Sam vede una ragazza che pasa a raccogliere alcuni effetti di proprietà di Sara e portarseli via, ma non ha la presenza di spirito di fermarla e cercare di chiedere cosa sia successo.

Inizia però una ricerca piena di intrigo, enigmi da risolvere, teorie della cospirazione, strani personaggi e strani giri. E non sappiamo bene cosa sia solo nella testa di Sam e cosa sia reale. Nei posti più impensati il nostro eroe trova degli indizi, e inizialmente sembra che non stia arrivando ad alcun risultato, ma avremo da un certo punto in poi immagini di telecamere di sorveglianza, morti ammazzati, e oscure minacce a dimostrarci che qualcosa di vero stia succedendo, per quanto solo alla fine arriveremo a farci un'idea, e nemmeno troppo precisa.

Non spiego altro perché non voglio fare troppe anticipazioni. Il film però non gira, questa è la mia opinione e non la nascondo. Mitchell si accanisce eccessivamente a inseguire i riferimenti pop e le situazioni bizzarre, creando una storia troppo lunga, priva di filo conduttore e difficile da seguire (l'ho visto in tre sedute, su Amazon Prime, fossi stato al cinema credo che non ce l'avrei fatta).

Qualche critico ha notato l'abbondanza di scene di nudo e sesso completamente gratuite: se per alcuni questa è una satira del "male gaze," ovvero il punto di vista voyeuristico maschile verso le donne, non posso fare a meno di sospettare che vi sia una ambiguità nell'atteggiamento del regista, uno scivolamento nella exploitation cinematografica.

Quanto agli attori: abbiamo il già citato Andrew Garfield, che non ha bisogno di presentazione. Nella parte di Sarah, la ragazza scomparsa, c'è Riley Keough (vista in The Runaways, La Casa di Jack, Mad Max: Fury Road). Una aspirante attrice che apre la serie delle facili conquiste di Sam è interpretata da Riki Lindhome (vista in Wednesday, la serie, e diversi film. Con l'attrice Kate Micucci la Lindhome crea un duo di cantanti comiche, Garfunkel & Oates). Nel ruolo di una ragazza che vuole, anche lei, scoprire il complotto dietro la scomparsa di Sarah abbiamo Callie Hernandez (Machete Kills).

Se Mitchell sperava di creare un'atmosfera alla David Lynch, criticando contemporaneamente il potere di Hollywood che stritola le donne, è purtroppo riuscito a creare, più che altro, un film senza capo né coda. Da parte mia, non vi consiglio di vedere Under the Silver Lake.



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