sabato 3 settembre 2022

House of Gucci

 Dal momento che non sono frequentissimi i film di rilievo (e con un grosso budget) in cui il nostro paese è per un motivo o per l'altro nell'obiettivo, mi sono visto House of Gucci che, assieme a Tutti i Soldi del Mondo, può vantare una storia "italiana" diretta da un regista celebre come Ridley Scott. Mentre Tutti i Soldi del Mondo parla di un fatto accaduto in Italia, ma con i principali protagonisti non italiani, la storia di House of Gucci è invece italiana quasi al cento per cento.

Strana pertanto la scelta di non ingaggiare attori italiani per qualcuno dei ruoli principali, e curiosa anche la decisione di far parlare gli attori, anziché semplicemente in inglese, con un "tentativo" di inflessione da italoamericani.

Questo, unito al gesticolare a vanvera e a certi anacronismi, rende la riproduzione dell'Italia dei tempi un po' vacillante, e l'intera faccenda un pochino offensiva, anche se come italiano ho la pelle piuttosto dura per questo tipo di faccende.

Un po' commedia e un po' tragedia, la pellicola si avvale di un cast veramente notevole (da qui in poi anticiperò un po' di fatti, che immagino voi comunque conosciate almeno a grandi linee). Adam Driver è, sebbene poco somigliante, nella parte di Maurizio Gucci, assassinato quando era ai vertici dell'azienda di famiglia. La moglie (e poi assassina) di Maurizio, Patrizia Reggiani, è interpretata da Lady Gaga. Che pur essendo di origine italiana sbaglia l'accento e sembra piuttosto dell'est europeo, come vi accorgerete se vedrete il film in inglese; ma fisicamente riesce a somigliare molto alla Reggiani, e recita discretamente bene. Abbiamo Jared Leto, irriconoscibile perché invecchiato e ingrassato con le protesi, nella parte di Paolo Gucci, Al Pacino e Jeremy Irons nelle parti dei genitori di Maurizio e Paolo, Salma Hajek a interpretare la maga che trova i killer per uccidere Maurizio, e qui mi fermo. 

Il film si prende diverse libertà con la storia delle vicende narrate. Non sono un fine conoscitore di quella storiaccia, ma molte cose non sono andate così. Per citarne qualcuna, Paolo Gucci era sì un eccentrico, ma non il deficiente che viene mostrato nel film; non è nemmeno vero che Maurizio Gucci sia stato temporaneamente estromesso dagli affari di famiglia per avere deciso di sposare la Reggiani, anche se il padre lo aveva sconsigliato, avendo visto giusto sulla donna.

A parte gli aspetti strani e ridicoli che ho menzionato, e la rappresentazione a forza di cliché di un'Italia che non è e non è mai stata così, il risultato finale è un filmone che si fa vedere (e che potete recuperare su Amazon Prime). Classica parabola dei ricconi che finiscono male, con qualche aspetto curioso. Non aspettatevi miracoli, ma c'è sempre la mano di Ridley Scott.


2 commenti:

Babol ha detto...

Appena possibile lo riguarderò in lingua originale, purtroppo al cinema passava solo doppiato. Onestamente, al netto di qualche cretinata, non mi è dispiaciuto.

Bruno ha detto...


Eh, forse è meglio averlo visto doppiato... evidentemente negli USA pensano che qui da noi si parla come parlano gli italoamericani, il che è ridicolo.
A parte questo strafalcione, il film è carino, qualsiasi cosa si pensi di Ridley Scott raramente fa dei cattivi film (ahem, tranne forse Prometheus). Jared Letho inguardabile, ma non è neanche tutta colpa sua, brava secondo me Lady Gaga.