Tra le tante offerte di Netflix c'è questo The Old Guard, film di supereroi un po' insolito. O forse film "action" piuttosto che di supereroi, ma comunque insolito, perché i protagonisti non vanno in giro in calzamaglia ma non sono nemmeno comuni mercenari o soldati. Si tratta di una squadra di immortali che combatte, a fin di bene, da tantissimo tempo. Persone che hanno scoperto per caso la propria condizione, e hanno formato un gruppo di combattenti, ma senza mai trovare spiegazioni sul perché siano immortali.
Il non poter morire in effetti vale fino a un certo punto, perché prima o poi le incredibili capacità di rigenerazione terminano, e questo è un fatto misterioso come la loro comparsa. Perciò i nostri eroi devono fare i conti con un dono che non possono dare per scontato in eterno, ma vale per diversi secoli, e rovina qualsiasi possibilità di mantenere relazioni coi comuni mortali. Perché quelli muoiono, e ti vedono rimanere giovane.
Peggio ancora, questa resurrezione a ripetizione può essere una maledizione, se ci si trova imprigionati (come capita a uno di questi personaggi) in fondo al mare, dove l'unica cosa da fare a ogni resurrezione è... affogare immediatamente.
Inoltre, ciò che accade a questi personaggi compare nei sogni degli altri.
Non è quindi una situazione agevole. In questo film, la "Vecchia Guardia" dovrà affrontare nemici che l'hanno presa di mira, con ambigue intenzioni. Ne vien fuori il classico film action con molta violenza (ed estetica della medesima), con tante scene di ammazzamenti stile videogioco.
Un po' alla John Wick: il grande guerriero (o guerriera, perché spesso nel ruolo c'è la protagonista Andromaca ovvero Charlize Theron) spara al primo avversario, da una gomitata e stende il secondo, raccoglie un'arma o cambia il caricatore giusto in tempo per freddare il terzo che stava irrompendo sulla scena, poi si volta e colpisce di nuovo il secondo che stava cercando di alzarsi, vede il quarto che da lontano lo sta prendendo di mira e schiva i colpi giusto in tempo, rispondendo e facendolo fuori; infine torna ai numeri uno e due, che non erano schiattati del tutto, e li finisce con dei colpi ravvicinati alla testa... e così via, in una specie di balletto con le mosse azzeccate al secondo.
Ho reso l'idea? Bene, ora sapete se, nel bene e nel male, questo film può fare per voi. Ci tengo comunque a precisare che qui esiste un po' di buona recitazione e, nel ruolo di uno degli eroi, c'è il bravissimo Luca Marinelli (Lo Chiamavano Jeeg Robot). Forse val la pena di vederlo.
2 commenti:
Buone premesse, ma come accade nel 99% dei film Netflix vengono malamente sprecate. Per me è bocciato, anche per il suo essere una specie di film pilota, non si capisce se per una serie tv o altri film del genere...
Chi lo sa... anche il finale fa chiaramente capire che questa sarebbe una "prima parte." Io credo che un seguito si potrebbe fare, forse ci vorrebbe un po' più di spessore nelle premesse e nella storia.
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