giovedì 6 giugno 2019

Rachel, Jack e Ashley Too

Bombardato dagli avvisi di Netflix sull'arrivo della nuova stagione di Black Mirror non mi sono fatto pregare e ho visto l'episodio (Rachel, Jack e Ashley Too) dove tra i protagonisti c'è Miley Cyrus, la cantante pop, e una coppia di sorelle una delle quali è la classica fan instupidita e l'altra invece è una rockettara, quindi completamente diversa. Le due sorelle sono orfane di madre, e il padre, piutosto impegnato a studiare metodi per... dare umanamente la caccia ai topi, non sembra molto aiutarle nel loro momento difficile, o forse non è nemmeno in grado di rendersi conto di questa difficoltà.



La trama, per non anticipare eccessivamente, verte sulla falsità della macchina dello show business che crea le star del pop (proprio Miley Cyrus deve venire a raccontarcelo?), sui loro fan, nonché sull'intelligenza artificiale, visto che abbiamo una specie di robot-bambola parlante che è una via di mezzo tra la cantante e le "assistenti virtuali" dei computer di oggi. Altro aspetto quello della virtualità, ovvero le performance create con ologrammi, già effettivamente apparse, a quanto ne so, almeno in Giappone (in pratica non vai a vedere un artista in concerto, ma la sua immagine, e forse l'artista non è come lo vedi, o magari nemmeno esiste).


In questo episodio la fan stupidotta e ingenua (ovvero Rachel, interpretata da Angourie Rice) dapprima ridicolizzata per aver bevuto lo slogan della Miley pop, "puoi diventare quello che vuoi," diventerà cruciale (con l'aiuto del robot-bambola intelligente) in una situazione in cui la beniamina è intrappolata per colpa di... lo vedrete.

A me questo episodio è sembrato fuori posto nel contesto di Black Mirror. Che la storia non sia tragica e negativa non è una novità assoluta per la serie (ricordo San Junipero) ma i temi avveniristici sanno un po' di posticcio, in una storiella leggerina e senza vere riflessioni da proporre.

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