Di leggi bavaglio e di diritto d'autore se n'è parlato altre volte su questo blog. La Direttiva Europea sul copyright, ormai approvata, è una legge che potrebbe avere conseguenze molto pesanti per piccole realtà di internet come, ad esempio, i blogger, o anche le piccole aziende commerciali. Avevo affrontato questo argomento l'estate scorsa, definendo il provvedimento come in teoria lodevole (perché offre protezione e ricompensa a chi crea contenuti) ma in realtà potenzialmente catastrofico.
Finora ho fatto finta di niente; uso link, prendo alcune fotografie, magari citando la fonte se si tratta di qualcosa un po' particolare. Io del resto uso ciò a cui mi collego come base per far partire la mia argomentazione. Non sono sicuro di cosa possa succedere adesso, con la nuova legge, così come non so bene cosa potenzialmente possa accadere (ma qui è una legge italiana) se in un commento sul mio blog venissero postati insulti verso terzi che io non riesca a rimuovere subito.
In pratica, per una grande piattaforma online starebbe arrivando il momento di dover pagare per i contenuti altrui che vengono pubblicati o linkati, usandoli come attrattiva su cui collocare la propria pubblicità. Ovviamente i grandi gruppi non hanno voglia di pagare, e filtrare o controllare quello che i loro utenti mettono in circolazione: io penso che sarebbe invece da fare, e non solo per motivi di compensi economici, ma per esempio anche allo scopo di impedire le cose più estreme e illecite. Storicamente le grandi piattaforme non hanno avuto voglia di fare nemmeno questo. Ora qualcosa dovranno fare, quindi il provvedimento della UE non è proprio da buttare via.
Però... Come si riflette in questo articolo (sarà corretto che io qui lo abbia citato?), si corre il rischio che il grande abbia i mezzi per adeguarsi alla legge, e il piccolo non li abbia.
Personalmente ritengo che qualche regolamentazione ci volesse, ma spero davvero di non riceverne un danno eccessivo.
5 commenti:
Sono in tanti come te a porsi quesiti. Ma le limitazioni dovrebbero esserci solo per chi ha scopi commerciali; come nel tuo caso, non penso ci dovrebbero essere restrizioni.
Può darsi. Ma in Italia c'è una gran voglia di censura, non so davvero se sia il caso di stare tranquilli...
Su questo hai ragione.
Ciao, solo due indicazioni che ragionare insieme. La direttiva non è ancora legge; ogni stato membro europeo (ahahah) dovrà tradurla in una legge nazionale. Pare che la Francia sarà la prima (anni fa avevano già fatto dei tentativi per bloccare la pirateria, ma facendo ridere i polli). In concreto, dovremo aspettare la legge italiana (sic) che interpreterà la questione. In linea di massima, però, mi pare di capire che le piattaforme dovranno organizzarsi: youtube (per fare un nome sconosciuto ai più) dovrà monitorare gli upload e intervenire quando qualcosa di non autorizzato verrà pubblicato. Già oggi intervengono? Sì, ma solo dietro segnalazione dell'autore/editore/casa editrice/casa discografica. Tu hai il blog sulla piattaforma "blogger" di google? Spetterà a google monitorarne le pubblicazioni. E intervenire in caso di pubblicazione "non autorizzata".
Credo.
Ciao St
@ItalianJam sulla questione dei blog non so... il mio pessimismo è motivato dal fatto che è già successo che un commento offensivo verso una terza parte abbia causato una condanna al blogger, dopo essere comparso sul blog.
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