Se mantieni un contatto con una persona solo attraverso la rete, tramite social, posta elettronica e messaggi, questo rapporto lo puoi definire un'amicizia? È una questione riguardo alla quale avevo una opinione preconfezionata, quando la rete era nella sua infanzia. Ovvero: l'autentico rapporto tra le persone è il contatto personale, faccia a faccia, nella vita reale, e pertanto il conoscersi "virtuale" non sarebbe qualcosa di autentico. Se si accendeva un interesse verso qualcuno, ritenevo, quel qualcuno devi per forza cercare di incontrarlo nella vita reale. Altrimenti quel rapporto non diventava "autentico."
Poi, come penso sia successo più o meno a tutti, m'è capitato di condividere idee, sensazioni, pareri sulle cose più disparate con persone o gruppi conosciuti in rete. Capire come l'altro la pensa, scherzare insieme, condividere dettagli di vita personale e via dicendo. La sensazione di conoscere quella persona, inevitabilmente, è arrivata. Stavo per cambiare completamente idea.
E di recente mi è capitato qualcosa di inaspettato. Su una fesseria, di politica, sono stato attaccato da un "amico" che era diventato improvvisamente la versione internettiana del cane rabbioso assetato di sangue. Insomma, uno dei cento e mille che vanno su internet per fare i troll e per litigare. Solo che questo qui lo conoscevo, era da un po' che lo sentivo poco, ma la sensazione era che fosse un "amico." Al punto che il suo fiume di rabbia all'inizio mi ha più sorpreso che offeso.
Dopo aver cercato di ragionarci, visto che l'aggressività e la voglia di offendere del tizio non diminuivano, ho usato quella scorciatoia che nella vita vera non si può usare tanto facilmente. Ho bloccato l'interlocutore per non doverci avere più a che fare.
La sensazione di delusione è stata pesantissima. Io con quest'uomo avevo chiacchierato e scherzato. Pur pensandola diversamente non avrei mai creduto che potesse capitare che "proprio io" diventassi il bersaglio della sua ricerca di odio quotidiano. E invece sì. E quindi per qualche giorno ho cambiato idea sulla possibilità delle amicizie online, visto che ero diventato improvvisamente un bersaglio virtuale... non una persona per il mio aggressore, ma un gruppo di elettroni su cui scaricare odio, là dove avevo pensato che esistesse un'amicizia.
Bisogna però riflettere... davvero un caso simile è impossibile, nella "vita vera?" Litigare per cose che non sembrano davvero importanti e vedere morire un'amicizia è qualcosa che purtroppo ho sperimentato anche faccia a faccia. Puoi pensare che sia più facile disinnescare certe situazioni dal vivo, e invece capitano lo stesso.
Forse nella "vita vera" è comunque meno facile ingannarsi, scambiare per amico uno che non lo è. O forse no?
9 commenti:
Sai, con un amico anche dal vivo si discute ferocemente e ci si manda affanculo. Ma davvero poi finisce lì. Se questo ti ha vomitato con ferocia tantissime cose brutte, evidentemente non era amico, seppur virtuale.
Mi spiace per l'inconveniente.
Moz-
Forse no. Ci sono amicizie reali di lunga data che finiscono nel cesso per sciocchezze materiali, tipo un prestito non restituito (non necessariamente soldi... anche un libro o un film può scatenare l'irreparabile). E poi ci sono coppie che scazzano dopo anni di matrimonio... anche se lì c'è di mezzo l'amore che è una faccenda ancora più delicata.
Io sinceramente distinguo in modo netto tra gli amici virtuali e quelli che vedo faccia a faccia. Sarà perché il mondo dell'amicizia virtuale è entrato nella mia vita alle soglie dei miei cinquant'anni, e sai com'è, dopo mezzo secolo di carne e ossa ci si è formati un certo gusto...
@ Ivano Landi: Per quanto mi riguarda non sono giovane nemmeno io, ma ho smanettato con internet fin dall'inizio... comunque salvo qualche specialissimo caso credo che farò come te.
@ Obsidian Mirror: è proprio quello che mi turba di più, quando le amicizie finiscono per delle fesserie...
@ MikiMoz: evidentemente no. Ma anche nella vita reale il "ci si manda aff... e poi tutto finisce lì" quando un rapporto è logoro può non funzionare.
Penso che quando un'amicizia finisca per una fesseria, dietro la fesseria ci sia qualcosa d più grosso che è stato celato e si è fatto finta che non ci fosse.
Sia nella realtà sia nel virtuale, tutto dipende dalla persona: lo scontro ci può essere in qualsiasi modo. Certo è che siamo in un periodo di grande tensione e tutto può essere pretesto per scaricarla, non importa contro chi.
@ M.T. ad esempio vedo che per il motivo più cretino del mondo, la politica, c'è gente che s'incazza alla grande...
per non parlare del calcio...
Buongiorno!
È molto tempo che non ho il piacere di scriverle, spero vada tutto bene!
Ho letto il suo post, e se posso, vorrei provare a risponderle secondo il mio limitato e umile punto di vista.
Perché uso questa forma servile? Perché ho 30 anni e sono cresciuta insieme ad internet, letteralmente.
Grazie ad esso ho potuto avere il piacere di conoscere persone di diversi luoghi, in Italia e all'estero, ci ho parlato perfino, ma non tutti i rapporti si sono mantenuti, per varie ragioni ci siamo "persi di vista", come si suol dire.
Credo che questo accada anche fra conoscenti vis a vis, almeno a me e mio marito è capitato di ritrovarci per ragioni tutt'ora incomprensibili, a dover troncare rapporti anche superficiali di conoscenza con persone del circondario che, semplicemente, da un giorno all'altro ci hanno "tolto il saluto", parafrasando Dante, caro e vecchio buon amico di lettura.
Sono persuasa che l'amicizia, quella vera, si possa mantenere via epistolare qui come in passato, basta che da ambo le parti ci sia la buona volontà di tenerla viva.
Se poi i mezzi sono informatici e non cartacei... che differenza potrebbe mai fare?
Lei giustamente ha confrontato il contatto umano con il suo opposto, ovvero la sua mancanza, ma per mia umile esperienza, insieme a quella di altri con cui ho avuto il piacere di confrontarmi, ho scoperto - strano a dirsi - che è poco rilevante, salvo in sfere più personali quali il matrimonio (difficile coniugarsi se si abita in case diverse...).
Il segreto che genera l'alchimia dell'amore, come per l'amicizia, sia essa vis a vis o via epistolare, è sempre lo stesso: interessi e passioni comuni.
Probabilmente con questa persona il rapporto di amicizia che aveva era fortemente sbilanciato, altrimenti non si spiega un simile cambio di atteggiamento.
Ad ogni modo, leggendo i commenti dei suoi lettori, mi rallegro di vedere che ha comunque qualcuno con cui potersi confrontare e scambiare due parole.
E poi, il rispetto ed il buonsenso sono preziosi alleati nel nostro viaggio di condivisione nel rapporto con il prossimo.
Ora la saluto e le auguro buona giornata,
A presto
Buongiorno Silvana e ben ritrovata. In effetti è una cosa che capita, nella vita reale, ed è parecchio sorprendente, lascia allibiti: quando una persona cambia maniera di rapportarsi con te improvvisamente e senza spiegazione. Io una spiegazione però ce l'ho: i vari ficcanaso e le zabette che parlano alle spalle del prossimo, facendo danno per il piacere di farlo, possono essere facilmente all'origine di episodi di questo tipo.
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