domenica 9 settembre 2018

La serie TV di Watchmen

È in arrivo sui nostri schermi, prodotta dalla HBO, la serie televisiva dedicata al più sorprendente fumetto di supereroi, Watchmen. In realtà la vedremo tra circa un anno,  ma si sta già lavorando all'episodio pilota. Una domanda che m'ero posto riguardo al progetto è: come riuscire a serializzare una trama così sofisticata ma già comunque definita? Una possibilità ovviamente esiste, pensavo... fare un "prequel," ovvero prendere tutto quel materiale di cui esistono solo accenni nel fumetto, riguardo a quello che succede ai Watchmen "prima" della storia raccontata dal fumetto di Alan Moore. Anni e anni di storie da raccontare, visto che gli eroi del fumetto (e del film) sono la "seconda generazione."


Ho letto una intervista al disegnatore Dave Gibbons, co-autore di Watchmen assieme a Moore, e ho trovato qualche spiegazione. Avendo parlato con il produttore Damon Lindelof (Lost), Gibbons ha detto che quello che vedremo sarà inaspettato: pur rispettando il materiale del fumetto originale, la serie non ripasserà sugli stessi fatti, e non li interpreterà in maniera diversa, ma li accosterà in maniera del tutto inattesa (a maggio Lindelof ha dichiarato più o meno la stessa cosa). Chiaro no? Be', no... Dalle parole di Gibbons, ammetto, ho capito solo che non ci saranno gli stessi personaggi, o nel caso in cui ci siano, non saranno in ruoli da protagonisti.
Però c'è una certezza, la serie TV non sarà un prequel: verrà ambientata dopo i fatti di Watchmen (quindi in un periodo piuttosto recente).

Gibbons s'è anche dispiaciuto, nella stessa intervista, del fatto che dopo Watchmen si siano riversati sul pubblico una quantità di fumetti e personaggi "grimdark" e nichilisti, un'influenza imprevista e non desiderata né da lui né da Moore. Dell'eccesso di quegli ingredienti ho parlato in un post recente e non mi ripeterò qui. Per quanto riguarda questa serie, la aspetto con interesse e curiosità. Quale sarà l'angolo inatteso per affrontare e rivitalizzare Watchmen? Da Lindelof, una delle menti dietro a Lost, mi aspetto qualcosa di stimolante.

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