martedì 18 settembre 2018

Gundam the Origin - dal quarto al sesto episodio

Ho terminato la (costosa) visione di questa serie di anime, Gundam the Origin. Dall'episodio quattro (Eve of Destiny) in poi, la complessa vicenda si sposta sempre più in ambiti militari: uno scontro sulla Luna, in cui il dottor Minovsky viene ucciso mentre cerca di sfuggire da Zeon, è per la Federazione il momento in cui si scopre la potenza dei mobile suit del nemico. Il dottor Rey ottiene i finanziamenti per progettare un'arma dello stesso tipo allo scopo di contrastarli (sarà il Gundam ovviamente). Char Aznable (ovvero Casval) conosce Lalah sulla Terra, una ragazza poverissima che sfrutta i propri poteri psichici per consentire a un complice di... barare alla roulette.  Nel quinto episodio (Clash at Loum) inizia la guerra aperta tra la Federazione e Zeon ormai indipendente, e il sesto episodio (Rise of the Red Comet) è praticamente tutto dedicato a questioni militari e si collega direttamente con l'inizio della serie classica.


Dal punto di vista grafico la mia opinione è che le battaglie costruite con la computer grafica rendono fino a un certo punto. Troppo artificiali, c'è qualcosa che non va. E devo dire anche che i mobile suit, gli "Zaku," sono molto più cool e minacciosi di quanto fossero nella serie originale, ma immagino che la produzione volesse creare qualcosa di eccezionale da ammirare, e che abbia scelto di non restare fedele al cento per cento alla grafica della serie prodotta ormai tanti anni fa.


Quello che succede ai personaggi però m'ha coinvolto maggiormente rispetto alle scene di combattimento: evidentemente i miei gusti sono cambiati da quando ero ragazzo. Ho apprezzato l'inizio di quello che sarà il gioco politico di Zeon nella serie classica. Il vecchio capostipite della famiglia Zabi, Degwin, dopo aver ottenuto il successo nei primi scontri e devastato la Terra vorrebbe porre fine alla guerra, in contrasto con Gihren, il figlio più bellicoso che si vede come un futuro tiranno. Mentre Degwin cerca di accordarsi con l'ammiraglio Revil della Federazione, prigioniero, Kycilia, la figlia fin troppo brava a creare intrighi, usa lo stesso Revil per accertarsi che... la guerra non abbia fine.

Avrà ragione lei: Revil, che in questi episodi sembra un personaggio assai meno positivo che nella serie classica (o almeno meno positivo dell'impressione che mi ero fatto di lui), una volta rimandato (con un'azione di servizi segreti) sulla Terra farà del suo meglio perché i colloqui di pace falliscano. La conferenza di pace in Antartide si limita a fissare alcune norme di comportamento, e il conflitto prosegue.

Tra i comportamenti bellici che ora sono proibiti c'è l'uso delle basi spaziali come armi da lanciare sulla Terra: è stato il triste destino di una delle colonie di Side 2, Hatte, un disastro che si vede solo accennato nella sigla iniziale della serie classica. In Gundam Origin vediamo come la popolazione venga sterminata con il gas (motivo per cui Ramba Ral dà le dimissioni) e la colonia fatta cadere sulla Terra. Ma il colpo desiderato, distruggere la capitale della Federazione, fallisce. La colonia si spezza in tre parti annientando vaste regioni e dando il via a catastrofi che eliminano metà della popolazione mondiale. Qui un altro dei miei dubbi: sarebbe continuata la guerra in condizioni simili? Ma i Giapponesi, nella storia, quella vera, hanno continuato a battersi anche con il proprio paese raso al suolo, per cui posso capire la scelta narrativa.


Abbiamo quindi una parte della Terra invasa dalle truppe di Zeon (guidate dal corrotto M'Quve, e con la partecipazione del principe Garma), mentre su Side 7, dove viene preparato il Gundam, viene trasferita Sayla (Artesia), che ha completato ormai la sua trasformazione da ragazza dolce e sofferente (per i guai del mondo e della sua famiglia) in fredda combattente come la vedremo nella serie classica. Sayla infatti è stata coinvolta negli scontri fra sostenitori della Federazione e di Zeon su Side 5: i suoi benefattori (Teabolo e Aznable) muoiono, lei con un vecchio fucile Winchester si prende il gusto di impallinare un po' di saccheggiatori. E non si pente affatto di averli uccisi.

Amuro è stato coinvolto da un giovane teppista (Kay, ovviamente, futuro pilota di mobile suit per la Base Bianca) nel tentativo di scoprire cosa fanno i militari su Side 7, viene beccato dalle guardie e se la cava bene solo perché è il figlio del Dottor Rey, Kay e gli altri malcapitati subiscono un pestaggio pesantissimo. Qui l'antefatto si scontra con la serie classica, in cui Amuro scoprirà il Gundam come una cosa del tutto nuova, e solo il giorno in cui i ricognitori mandati da Char attaccheranno Side 7 con un gruppo di Zaku. Ovviamente questa serie è meno "per bambini," e la storia del ragazzo che guida il robot sfogliando freneticamente il libretto di istruzioni funzionerebbe poco.

Alcune cose che mi sono spiaciute, riguardo ai personaggi: vediamo pochissimo Ryu, Mirai, il futuro comandante Bright, Frau, Hayato, e abbastanza poco anche il padre di Amuro (la madre non appare). Anche Sleggar poteva avere un qualche background. Dalla parte di Zeon, Dozle avrebbe potuto ricevere una migliore caratterizzazione. Quello che sappiamo di lui dalla serie classica, ovvero che è un tipo coraggioso, ma umano sotto l'aspetto brutale e le cicatrici, è quello che viene confermato, anzi viene ridicolizzato in alcune occasioni. Potrebbe essere solo una sensazione mia, ma anche il povero Garma fa, rispetto alla serie classica, fin troppo la figura dell'imbecille.

Dal punto di vista, diciamo, tecnico: non ho ancora capito perché nelle battaglie spaziali i mobile suit siano così importanti. O meglio, una cosa si vede, sono piccoli e veloci, e armati abbastanza da impensierire anche le navi spaziali, ma non fanno nulla che anche un aereo (atmosferico o spaziale che sia) non potrebbe fare, eppure gli aerei saranno l'arma cenerentola sia nella serie che nell'antefatto.

Sembra che la produzione non si fermerà a questi sei episodi, che del resto inizialmente dovevano essere solo quattro. Credo che Gudam the Origin sia un anime godibile anche per chi non ha visto la serie classica (del resto molto vecchia ormai), e anzi non mi dispiacerebbe un "reboot" di tutta la storia, con i mezzi di oggi. Pur avendo qualche perplessità come ho spiegato nei vari post, ho apprezzato molto questi sei episodi.


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