martedì 19 giugno 2018

Il Gruppo Bilderberg!

Quest'anno il meeting del Gruppo Bilderberg si è tenuto a Torino, e abbiamo avuto di contorno la notiziona che una giornalista si è infiltrata in incognito, fingendo di essere una cameriera. Benissimo, ma facendo la cameriera cosa ha scoperto? Come potete leggere dai resoconti, non ha scoperto un accidente di niente: tanto rumore per nulla.

Ma cos'è il gruppo Bilderberg e cosa vuole?





L'origine, ci spiega Wikipedia, si ha con la fine del secondo conflitto mondiale e l'esigenza di facilitare la collaborazione e la comprensione tra i paesi del blocco occidentale, fondamentalmente l'Europa sfuggita all'occupazione sovietica e gli USA (e il Canada). Le persone che hanno partecipato ai primi incontri provenivano dalla politica, dall'industria, dalla finanza, dagli ambienti accademici e dai media. Questo è rimasto più o meno costante, mentre il focus del Gruppo Bilderberg si è spostato nel tempo dal rinsaldare quello che dal dopoguerra chiamiamo "l'Occidente," al promuovere il libero mercato. La conferenza si svolge in una località nota ma a porte chiuse, e non viene raggiunta alcuna risoluzione ufficiale.

Ovviamente, è diritto di chiunque di trovarsi da qualche parte, e di discutere di ciò che si vuole senza renderlo noto a tutti. Quando lo fanno personaggi importantissimi in vari settori i sospetti su cosa si dica e cosa si decida sono, a mio parere, più che legittimi, e scartarli a priori come "teorie del complotto" mi sembra un pretesto troppo comodo per non parlarne.

Oggi come oggi non credo comunque che ci sia bisogno di scomodare teorie strane, dal momento che l'attacco alla sovranità degli stati, e quindi dei popoli, da parte di questi personaggi e organizzazioni mi sembra sotto gli occhi di tutti. Dal momento che la finanza si è un tantino sputtanata, ultimamente, le argomentazioni partono da una base un po' più "pop," diciamo, con in prima fila brillanti imprenditori delle nuove tecnologie, futurologi, organizzazioni non governative, miliardari "filantropi" ecc... ma la sostanza è quella. Gli stati sono letame, solo a livello sovranazionale si combina qualcosa di buono.

Quello che vogliono farvi dimenticare è che il vostro diritto di voto conta qualcosa a livello nazionale. Se il mondo lo governasse una Banca Mondiale o una grande azienda della Net economy, o comunque un gruppo di persone di questa estrazione, a loro della vostra opinione non importerebbe niente. E questo è vero al di là che la sovranità (ora storpiata nel lessico comune con un neologismo bruttissimo, sovranismo, del tutto inutile dal momento che è un concetto molto antico e non una moda saltata fuori adesso) ora la difendano dei personaggi che magari non sono il massimo.

Comunque per il vostro divertimento vi propongo il video di Jovanotti che riferiva (tre anni fa) di essere stato invitato a un convegno segretissimo. Non lo nomina quindi non so se fosse qualcosa di "collaterale" o proprio il Bilderberg, e sinceramente me ne stupirei: va bene che Jovanotti è un pupazzo, ma cosa se ne fanno? Comunque sia, notare che quando dice che la politica è diventata inutile sostiene la sua osservazione con diverse farneticazioni, ma si dimentica di dire che il diritto di rappresentanza (voto) si esprime solo con la politica.


Quanto a Lilli Gruber, giornalista e personaggio politico che è fra i membri del Bilderberg, e che magari potrebbe offrirci qualche resoconto più sensato, si guarda bene dal parlarci di cosa si dice in questi incontri.

Comunque dal momento che in questo blog di solito si parla di fantasy, fantascienza, libri, giochi e ambientazioni, devo ammettere che il Gruppo Bilderberg, con la sua caratteristica di "società segreta alla luce del sole," può davvero stuzzicare la fantasia.


4 commenti:

ItalianJam ha detto...

"Jovanotti è un pupazzo" merita l'oscar per il 2018.

Bruno ha detto...


Rammento ancora l'instant book che uscì quando venne lanciato dalla "scuderia Cecchetto." - A me piacciono i tipi tosti, alla Reagan - c'era scritto.
Da qualche parte riuscì a metterci dentro pure Andreotti mi pare.
Se non è un pupazzo questo...

Alberto ha detto...

Posso confermare il convegno segretissimo di Jovanotti era proprio il Bilderberg. Del resto il "pupazzo" ha in seguito magnificato l'evento il che al limite conferma che ognuno deve fare il suo mestiere e oltre le canzonette si può essere degli stupidi qualunque.

Bruno ha detto...

... canzonette brutte, poi.
Inoltre credo che si sbagli, quando dice che i politici agli incontri non ci sono.