venerdì 20 marzo 2015

The Divergent Series: Insurgent

C'è stata una grande catastrofe 200 anni fa. Quello che resta dell'umanità si è rifugiato dietro una grande barriera (qualcuno ha letto Stato Sociale Amaranto di Jack Vance?) che racchiude un po' di campagne e soprattutto una città scbrindellata che sta andando in malora (e nonostante tutto produce manufatti di elevata tecnologia). Insomma, un altro di quei film "distopici young adult" che stanno sbucando come funghi. Richiama per alcune tematiche Hunger Games, per altri aspetti, ovvero una divisione in fazioni che dovrebbe mantenere l'equilibrio pacifico, The Giver - Il Mondo di Jonas. Tanto per intenderci, queste fazioni praticano un pesantissimo "pensiero unico," radunando persone dello stesso tipo: i pacifici, gli abneganti (ovvero quelli che si fanno in quattro per gli altri), gli eruditi e così via. Il titolo è The Divergent Series - Insurgent ed è ispirato a una serie di libri di Veronica Roth; il film è il secondo di una serie (il precedente è Divergent del 2014). Chiarite queste premesse, si pone una domanda: cosa sono andato a vederlo a fare?


Un po' me lo chiedo anch'io però me lo sono visto abbastanza tranquillamente, apprezzando le parti migliori e le altre... va be'. Premesso che di gente attempata in sala ce n'era, sembra che i giovanissimi siano attratti (dopo un sacco di altra roba "dark") da questi mondi distopici sempliciotti e un po' buffi pensati per loro. Forse questi ragazzi non hanno gusto, o non possiedono ancora la maturità per apprezzare qualcosa di meglio, ma credo che abbiano ragione nella scelta dell'argomento, perché salvo miracoli li aspetta un mondo ben gramo (figli dei ricchi a parte, ma si sa). Quindi in un certo senso è una moda che non mi piace (come tante altre o, diciamolo pure, quasi tutte) ma che comprendo.


Il regista è Robert Schwentke, la protagonista femminile (Beatrice detta anche Tris) è interpretata da Shailene Woodley (a me decisamente ignota, ma sebbene giovane ha lavorato parecchio) mentre nel ruolo del protagonista maschile (che chiamano Quattro, nientemeno, e anche Tobias, e francamente non so cosa sia peggio) abbiamo Theo James. Entrambi bellocci, ma la protagonista femminile è più innocente e carina che prorompente, un po' come Jennifer Lawrence, eroina di The Hunger Games. Nella trama non può mancare il malvagio di turno, e il ruolo lo ricopre la cattivissima Jeanine (Kate Winslet, vedi Titanic...) comandante degli Eruditi, una grande carogna in tailleur che governa la comunità con il pugno di ferro, viola le regole, manda i suoi sbirri in giro ad arrestare e ammazzare le persone. Insomma proprio la società perfetta. I leader delle varie fazioni sono spaventati o preoccupati, ma non fanno niente perché non hanno la forza di intervenire e non riescono a stringere alleanze. Il gruppo più odiato da Jeanine è quello dei più "outsiders" di tutti, i Divergenti, coloro che non si riesce a incasellare in una fazione, ovvero gente con una personalità più complessa, con un maggiore raggio di emozioni e pensiero. La gente della nostra comunità viene indotta a pensare che siano pericolosi terroristi, ma in realtà sono perseguitati, e questo avviene per un motivo ben preciso...

Non sto a raccontare la trama, che ha una certa complessità (il film dura un paio d'ore) e qualche momento buono. Mi è sembrato di vedere una pellicola che, per quanto parecchio ispirata a The Hunger Games, fosse qualitativamente un po' meglio, ma il finale mi ha deluso parecchio. Tagliamo corto: questo è un film di puro svago, e anche in questo ruolo lo apprezzeranno prevalentemente i giovanissimi.






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