lunedì 5 novembre 2012

Terrore nello Spazio


Si continua a bisbigliare nemmeno tanto sottovoce che Ridley Scott (o il suo sceneggiatore?) abbia soffiato un'idea italiana per il suo Alien. Sarà vero?
L'ispirazione sarebbe presa da Mario Bava, che girò Terrore nello Spazio nel lontano 1965 traendo spunto da un racconto di un connazionale, Pestriniero. Storia quindi tutta nostrana con attori in parte italiani (ma nomi stranieri per le parti che contano), patetici effetti speciali e astronauti vestiti di divise così ridicole da non crederci. La mia prima impressione: si fa quasi fatica a vedrlo, oggi, però non è che Star Trek fosse in effetti molto meglio.
Valido nella regia e nell'atmosfera, questo film appartiene a tutto diritto all'epoca eroica del cinema italiano, anche se ad essere precisi è una coproduzione italoamericana. Il film ha titolo in inglese "Planet of the Vapires." Qui parlo espressamente della trama, perciò chi non vuole gli "spoiler" fugga finché è in tempo.


Abbiamo due astronavi pilotate da umanoidi (sono umani in tutto e per tutto, ma attenzione non sono terrestri!), che sono state richiamate da un misterioso segnale inviato da un pianeta. Mark (Barry Sullivan), che comanda una delle navi, è sicuro che il messaggio sia stato inviato da una razza intelligente. Entrambe le navi spaziali arrivano sul pianeta (Aura, apparentemente disabitato) ma comincia subito una serie di guai fin dall'atterragio disastroso. Avvengono vari strani fenomeni e si ha la sensazione di essere spiati da qualche entità aliena. Quando si addormentano o perdono conoscenza gli astronauti vengono dominati da una volontà che li costringe a lottare fra di loro o a compiere varie azioni di sabotaggio (apparente). Particolarmente gettonato è un attrezzo, il "deviatore di meteore," che è indispensabile alla navigazione.
Quando riescono a vedere i misteriosi alieni, gli umani li percepiscono solo per un attimo come strane luci, e non possono nemmeno decidere con certezza cos'hanno visto.

Nel frattempo una delle navi ha avuto l'equipaggio completamente massacrato (incluso il fratello di Mark, il comandante dell'altra nave): per la precisione, si sono ammazzati fra loro sulla spinta dell'influenza aliena. Nell'altra nave è stato Mark a fermare con successo la strage limitando le vittime; tuttavia i guai sono appena iniziati. Alcuni uomini scompaiono, e altri misteriosamente riprendono vita dopo morti. La nave priva di equipaggio è inservibile in quanto priva del famoso deviatore di meteore menzionato sopra, l'altra può tentare di decollare ma è danneggiate e ha ottime possibilità di esplodere. Il tecnico Wes, interpretato da Angel Aranda, resta sempre a bordo e inizia una maratona di superlavoro per riparare i motori.

Insomma gli umani la vedono molto brutta. In mezzo a tutto questo, il valoroso comandante esplora un po' i dintorni. Viene così trovata una vera nave aliena, ben concreta anche se rovinata dal tempo: al di fuori (e poi anche all'interno) gli esploratori troveranno resti di un umanoide di grandi dimensioni. Maneggiando gli strumenti di bordo parte una strana registrazione vocale che non viene tradotta (restando senza significato per lo spettatore). Mark deve presto fuggire da lì, e quindi non si riesce a scoprire molto di più.



Dopo questi eventi la trama ha un disvelamento: gli astronauti "zombi" sono sotto l'influenza degli alieni (che li trovano molto comodi da controllare, anche più di quelli che si addormentano, in quanto del tutto privi di volontà). Uno di questi morti viventi spiega che, essendo il pianeta Aura orbitante attorno a un sole moribondo, la loro civiltà di esseri quasi incorporei (non chiedetemi...) ha lanciato il segnale perché arrivasse qualcuno dotato di corpi e... astronavi per rubare entrambe le cose e scappar via.
L'alieno che fa questa rivelazione propone a Mark di andar via insieme, e gli rivela che un altro umano "finto vivo" intrufolatosi sulla nave spaziale con lui ha rubato il famoso deviatore di meteore: perciò qualsiasi sia la risposta di Mark questi "vampiri spaziali" potranno a breve decollare (con l'altra nave, quella il cui equipaggio è tutto defunto, quindi ora tutto "vampirizato" dagli alieni).
Una volta giunti in un pianeta abitato gli alieni potranno "aprire la strada," richiamare tutti quelli della propria razza. Insomma abbiamo la classica scena del cattivo che rivela tutto il proprio piano per permettere ai buoni di reagire e, per inciso, spiegandoci finalmente cosa sta succedendo. (Altra osservazione che ci tengo a fare: gli alieni non avrebbero, secondo me, nessun interesse a entrare in trattativa dopo essere arrivati così vicini al successo).

Mark rifiuta ogni accordo e cerca di distruggere la nave controllata dai nemici, e di riprendersi l'indispensabile deviatore di meteore. Va all'assalto (accompagnato dalla bella Sanya, interpretata da Norma Bengell), ha successo nonostante la perdita di altri uomini, e infine i due decollano. Sono rimasti loro due e Wes, il tecnico citato prima.

Finalmente libero di dormire dopo il gran lavoro, Wes scopre che qualcosa non va. Forse qualcun altro è stato posseduto dagli alieni! Ebbene, questo è avvenuto sia a Mark che a Sanya. Con un'altra scena piuttosto ingenua, glielo rivelano e lo invitano a unirsi a loro. Wes ovviamente rifiuta di collaborare e scappa (ma non gli sparano!). Riesce a distruggere il famoso deviatore di meteore e nel farlo riceve una scossa elettrica mortale.

Privi dell'indispensabile strumento, Mark e Sanya sanno che non possono andare in giro nello spazio, è troppo pericoloso. Decidono di atterrare nel primo posto disponibile dove ci siano umanoidi e trovano... la Terra del XX secolo. Il finale è a effetto, ma questo ultimo colpo di scena non è giustificato modo plausibile (come e quando sono stati "convertiti" i due? perché avrebbero fatto l'eroico attacco per riprendere il deviatore, se erano già controllati dagli alieni?).


C'è chi dice che questo film sia bello a vedersi ancora oggi. Io direi non molto, ma a parte questo va ammesso che si tratta di una pellicola notevole: nonostante certe ingenuità vi è una serie di idee inquitanti e un sapiente montare della tensione. Non a caso Terrore nello Spazio viene citato come assai influente sul successivo cinema di fantascienza.

Per tornare al quesito iniziale, ecco le similitudini con Alien che saltano più all'occhio, a mio parere:
- il misterioso richiamo fa venire gli umani sul pianeta (la natura del richiamo in Alien però è diversa).
- vi si trova già un'altra nave che ospitava umanoidi giganteschi ora defunti da tempo.
- nel pianeta c'è un parassita che ha bisogno dei corpi degli umani (e di andarsene con le loro navi spaziali, ma questo succede anche in Alien sia pure in maniera casuale).
- fulcro del film sono le situazioni di grandissima paranoia e terrore, la graduale brutta fine degli equipaggi (che però in Bava raramente viene esposta in maniera da creare sufficiente dramma e tensione anche perché i personaggi sono poco caratterizzati e la maggior parte degli attori recita male).

Le differenze ovviamente sono altrettanto numerose e in parte ovvie: una che salta all'occhio è l'assenza di un personaggio come quello di Ripley (la prima "donna d'azione" a tutto tondo) in Terrore nello Spazio. Le donne astronauta a volte compiono il loro dovere con competenza e utilizzano le armi morendo in combattimento, a volte scoppiano in pianti e urla e devono essere virilmente soccorse e consolate dagli uomini. Ovviamente nel film di Bava, fatto con quattro soldi, non poteva esserci l'alieno brillantemente realizzato da Ridley Scott e compagni: a parte quattro lucine ridicole tutto si risolve con gli umani che vengono "posseduti."

Ridley Scott avrebbe detto in un'intervista (ai tempi del lancio del film Alien) che non era stato influenzato da Mario Bava (né lui né chi aveva scritto la sceneggiatura avrebbero visto Terrore nello Spazio). Se questa affermazione, che ho trovato citata in rete, è vera, devo dire che non riesco a crederci. Il mio verdetto personale dopo aver visto Terrore nello Spazio è che, per quanto (ovviamente) i due film alla fine non abbiano lo stesso sapore, le somiglianze sono troppo puntuali e numerose.
Oddio, poi c'è anche chi ritiene che Terrore nello Spazio sia tra le influenze che hanno giocato su Prometheus, il prequel/remake di Alien girato in tempi molto più recenti. Influenze non solo nella trama ma anche in certi dettagli delle uniformi, dei paesaggi... Qui non mi pronuncio.








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