mercoledì 14 marzo 2012

John Carter

Un film di intensa avventura, costato un botto (e si vede). Non c'è da attendersi tematiche diverse da quelle classiche, perché John Carter (senza "di Marte" perché in Disney pensano che porta sfortuna) appartiene a un'epoca storica del fantastico: l'autore è Edgar Rice Burroughs, quello di Tarzan, per intenderci. Il regista Andrew Stanton invece è quello di Ratatouille, il che senz'altro è un punto a favore. Senza infamia e senza lode i due protagonisti (comunque piuttosto buoni nelle parti), si scoprono altri nomi celebri in parti secondarie, tra cui nientemeno che Willem Dafoe (nei panni di una creatura marziana, perciò non c'è da stupirsi se uno non lo riconosce...).

Nella storia, un soldato confederato, che si trova molto nei guai negli USA, finisce su Marte grazie a un incontro con strani individui, che in effetti padroneggiano delle tecnologie incredibili (e le usano per scopi sinistri). Su Marte, che non è il pianeta morto che abbiamo visto dalle foto dei robot (veri) che sono atterrati, bensì un mondo con diverse civiltà e razze senzienti, l'eroico John Carter finirà per essere impegolato nelle vicende locali. Dapprima riluttante, diventerà inevitabilmente un raddrizzatore di torti. Finalino a sorpresa, piuttosto arguto... ma dovete considerare che io non ho letto il libro. Notare comunque che sebbene ci siano dei toni che richiamano molto il fantasy, si tratta di un film di fantascienza.

Su questo film c'è chi ha sparato a zero prima ancora che uscisse. Una critica l'ho potuta verificare, e mi sembra proprio azzeccata: ci sono dei momenti, soprattutto all'inizio quando si stabiliscono le varie parti nella storia, ma anche in eventi successivi, dove non si capisce molto bene cosa sta succedendo. Sarà perché ci si aspetta che lo spettatore sia familiare col libro? Può darsi...
Poi ci sono un po' di mostri e creature che danno la sensazione di già visto... ma per lo più devo dire che il film è una spettacolare festa per gli occhi, tra navi che volano nell'aria, l'umano che zompella nella gravità rarefatta di Marte, creature senzienti e bestie aliene di ogni tipo, palazzi e strutture, paesaggi... certe scene di massa (cerimonie, battaglie, ecc...) in scenari mozzafiato sono proprio quello che mi aspetto da un bel film fantasy.
Il 3D a volte serve, più spesso è inutile. Nel complesso questo John Carter non sarà un capolavoro ma resta uno dei migliori spettacoli degli ultimi tempi.

7 commenti:

sommobuta ha detto...

Non mi dispiacerebbe andarlo a vedere domani. Pure io non ho letto i libri di Burroughs, ma il film mi ha "ispirato in bene" già dal trailer. :)

Bruno ha detto...

Guarda, per me è piacevole, spettacolare, ingenuo ma nemmeno cretino, un bel colossal. Consiglio risparmioso: mi sono evitato di pagare 1 euro portandomi dietro l'occhiale tridimensionale.

Poi mi domando come mai a volte gli spettacoli del pomeriggio i giornali li mettono a prezzo minore, ma quando arrivo io alle casse sono sempre 10 euro il biglietto più 1 euro di occhiale, non c'è sconto del mercoledì e non c'è santo che tenga...

Domenico Attianese ha detto...

Sono curioso di vederlo, ma non so se andrò a vederlo.
oggi ho visto alla mondadori un volume con i primi tre romanzi del ciclo, ma non l'ho preso. Dite che ho fatto un errore? xD

Bruno ha detto...

immagino che come fantascienza sia piuttosto datata... però chi lo sa, prima o poi se trov il tempo...

Domenico Attianese ha detto...

Uno dei motivi è stato proprio questo, la mole enorme di libri da leggere xD, ma chissà...

Bruno ha detto...

Per essere precisi, qualcosa come 11 libri... il film parla di eventi descritti nel primo, a quanto ne so io.
Se però gli incassi continuano ad andare male come sembra, credo che la Disney non farà un altro John Carter

Bruno ha detto...

(a conferma di quello che si temeva, sembra che John Carter abbia fatto un bel "bagno di sangue." Per me, è un gran peccato...)