sabato 31 dicembre 2011

Riflessioni sul 2011

Quest'anno lo ricorderemo come uno dei più difficili, anche se penso che il peggio (dal punto di vista della crisi economica) debba ancora arrivare. Ma a parte la situazione economica, sociale e politica del Paese, potrei dire di aver avuto qualche soddisfazione personale con la pubblicazione di due racconti, nei 365 Racconti Horror per un Anno e nel Magazzino dei Mondi. La cosa che invece mi spiace di più è che sto ancora lottando per vedere pubblicato il mio gioco (che davo per certo solo un annetto o due fa: stolto!) e non ho avuto tempo di procedere coi miei progetti librari.

A parte i fatti miei personali, il 2011 si segnla anche per lo "sdoganamento" dei lettori di ebook. Due anni fa avevo cercato di fare il profeta su quello che poteva comportare questa rivoluzione (in seguito il tema su come cambierà il mondo, l'editoria, l'intero universo con l'avvento del lettore digitale è diventato tormentone periodico di riviste e quotidiani, e non più solo sfizio di qualche blog). Anche qui, però, non c'è da essere troppo ottimisti. Salvo qualche decantato caso, non è nata una editoria "democratica," di qualità e diffusa dal basso per mezzo degli ebook, anzi si rischia un clamoroso monopolio fatto di macchine dedicate e autorizzazioni DRM quando di distributori sul mercato ne sarà rimasto solo uno.
Ma a parte le fosche previsioni, quello che si deve constatare adesso è un sostanziale cartello per non abbassare i prezzi (salvo la "guerriglia" delle piccole case editrici), decisamente una grossa delusione.

Letture del 2011: per il fantasy non ho dubbi, la lettura (mia) più interessante dell'anno è The Wise Man Fear di Rothfuss. Per la fantascienza, The Windup Girl di Bacigalupi. Entrambi letti in lingua originale. Italiani: senz'altro il Burattinaio di Barbi.
Quanto al 2012, ci riserva probabilmente molti dolori, ma almeno quando sarà finito avremo fatto una risata sulle profezie che lo indicano l'anno della fine del mondo. Facendo i debiti scongiuri, ovviamente.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Piccola nota sui lettori di ebook.
A mio modesto parere in Italia non faranno successo a causa dei tablet, è vero che costano di più ma sappiamo tutti benissimo che in Italia la tecnologia arriva prima del pane.
Io stesso quest'anno ho intenzione di comprarmi un ipad per utilizzo domestico, è vero che non fa niente di più di un portatile (anzi) però già che ci sono...............
Auguri, Illoca

Bruno ha detto...

Ciao Davide... credo che soprattutto il problema sia che la gente legge poco. Ma i lettori ogni tanto li vedo (in metrò, quando vado in ufficio, nelle mani degli altri perché il mio resta solitamente a casa).
Più che altro, in ogni caso, mi interessa il destino dei libri, comunque siano presentati.

Alberto ha detto...

Sto meditando, non ostante il periodo di crisi (o forse proprio per quello), di contribuire alla diffusione del libro elettronico acquistando un ebook reader... ti faccio sapere

Bruno ha detto...

@Alberto: Oggi mi sa che la scelta è obbligata. Inizia per K...

Alberto ha detto...

Sinceramente avevo in mente altro, niente formati proprietari o DRM (se devo pagare voglio un libro, non una visione disponibile solo sino a quando l'editore o il venditore non decide altrimenti, e il K - come l'iPad, sono poco affidabili da questo punto di vista).
Magari costerà un po' di più, ma voglio un lettore che non affatichi la vista e che non mi crei problemi, altrimenti tanto vale che continui a usare il monitor del portatile.

Bruno ha detto...

@ Alberto: certo i problemi sono quelli, e il DRM mi è sempre stato antipatico, però i casi sono due:
1) accetti le regole del gioco imposte, e quindi tanto vale correre a comprarsi il lettore più diffuso e meglio riuscito finora
2) fai come me, compri un apparecchio anonimo, ma ti rinchiudi in una nicchia di lettori che oggi come oggi non possono leggere i libri che escono dalle maggiori case editrici a meno che siano piratati.