Dal momento che mi piacciono i fumetti ma sono scettico su quello che arriva dal Giappone, dovrò amare ovviamente qualcos'altro. Tra le mie preferenze trovano posto gli autori francesi (e giù di lì) e fra questi l'immaginifico Moebius (Jean Giraud) di cui ho ripescato un'opera di parecchi anni fa: Il Garage Ermetico. Un fumetto da anni settanta, quando un autore poteva uscir fuori di testa, mettere su carta quello che gli pareva ed essere pubblicato. Il nostro Moebius fece praticamente a meno di una storia e di una sceneggiatura, seguendo un filo conduttore che lasciava il lettore estremamente sul vago. Idea veramente azzeccata se dopo un po' le cose si fossero ricucite andando da qualche parte, purtroppo non è proprio così.
C'è un tizio in fuga, un altro che lo insegue, e... boh? Più che altro abbiamo un inseguirsi di situazioni, di scenografie, di esplorazioni nel tratto dell'autore, un insieme senza ordine definito che cerca di creare delle sensazioni ma non di comporre una storia.
Comunque è disegnato bene, e si fa leggere.
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