lunedì 11 ottobre 2010

Al Libraccio

Sempre in pena per la quantità di libri che rischia di seppellirmi, sono andato al Libraccio per vedere di venderne qualcuno. Il Libraccio, per chi non lo sapesse, è una meritoria catena che vende sia il nuovo che l'usato, ed è certamente di grande aiuto quando si ha a a che fare con i testi scolastici; la presenza fisica delle librerie è però limitata al centro-nord.

Con mia somma delusione, i fumetti (in libri cartonati) non gli interessavano e mi hanno detto di tornare a proporli semmai a fine mese. I libri in inglese nemmeno presi in considerazione (fantasy italiano idem, libri di storia idem). Hanno preso (su oltre una dozzina) solo tre testi di largo interesse: Graceling, Solomon Kane, Il Dardo e la Rosa. Il tutto per la grassa cifra di sei euro.

A parte la cifra modestissima, problema che m'importa relativamente, la soglia d'interesse assai bassa esclude questo sistema come rimedio definitivo per rimediare all'invasione di carta stampata di casa mia. Del resto, avendo tenuto "bottega" su ebay e venduti un centinaio di libri, posso assicurarvi che anche quello è un canale da disperati. Compilare le offerte, pagare una commissione a prescindere dalle vendite, rischiare che il libro si perda per strada e quindi di bisticciare con il cliente... ragazzi, che noia. Senza contare che, se vendi, paghi una seconda commissione, se c'è il pagamento Paypal adesso praticamente obbligatorio ne paghi una terza (sempre allo stesso soggetto perché Paypal ed ebay hanno lo stesso padrone) e poi per la posta devi caricare ulteriori spese, tutto uno stillicidio, magari per vendere sette o otto euro di libro, talvolta molto meno. Adesso c'è un sistema di annunci gratuiti (puoi inserire un annuncio senza pagare) ma non funziona molto meglio.

Perciò sono sempre alla ricerca di un sistema per liberarmi di una parte dei miei libri, senza buttarli nel raccoglitore della carta da riciclare.

13 commenti:

Simone ha detto...

In un supermercato di Pescara c'era un carrello dove "regalare" i libri, e accanto uno scaffale dove prendere quelli precedentemente lasciati da qualcuno. A Roma una cosa del genere non l'ho ancora vista, ma probabilmente prenderà piede in fretta... o per lo meno io lo spero.

Simone

Bruno ha detto...

Vero. Anche a Milano da qualche parte c'è qualcosa del genere...
Dovrò farci un pensierino.

Anonimo ha detto...

Regalali alla biblioteca...

Oppure l'unico modo per guadagnare pochissimo ma velocemente è portare tutto alle bancarelle, sono in
Piazza Cordusio
Piazza Baracca
Piazza Venezia

Illoca

Bruno ha detto...

@ Illoca: alle bancarelle ho comprato tantissima roba ma mi sono preso delle gran ditate negli occhi quando ho cercato di venderci dei libri...

Bruno ha detto...

dimenticavo di dire... alle biblioteche ci ho pensato ma vicino a me non ce ne sono. Forse lo farò ma devo organizzarmi per lo sbattimento...

H ha detto...

Ciao! prova con le biblioteche, anche se per esperienza personale ti posso dire che non prendono tutto (i libri devono essere in buone condizioni e non sottolineati) oppure un'altra soluzione è il bookcrossing...ci sono dei punti specifici in alcune città dove si possono lasciare i libri affinché li prenda qualcun altro, il tutto liberamente e anonimamente (io qualche anno fa per esempio li lasciavo dalla parrucchiera), 3 soluzione, ma rischiosa, è lo scambio tramite anobii, ma anche lì si corre il rischio di smarrire il libro creando malintesi con la persona con cui fai lo scambio. Spero di esserti stata d'aiuto!

Bruno ha detto...

@ Hobina: per le biblioteche resta il problema che non ne ho una vicina a casa ed ho ingenti volumi di libri da muovere (e molti sono in inglese, non so se li vogliono, altri non trattati proprio benissimo).
Il bookcrossing mi pare un po' uno sbattimento (bisogna preparare una specie di etichetta, non ho ben capito, c'è chi si diverte a vedere che strada fanno i suoi libri ma io... non ho tempo!).
Lo scambio via aNobii l'ho praticato ma non è una maniera pratica (come ebay).

Dulcis in fundo: su un annuncio di ebay (quelli che grazie al cielo sono gratuiti) dopo mesi di silenzio mi hanno offerto di comprare i libri se, anziché rispettare le mie condizioni di invio o ritiro, mi fossi recato a un certo giorno a una certa ora in una certa stazione del metrò, dove passava il fidanziato della tizia che voleva i libri...

Insomma, a volte mi viene in mente quasi quasi una soluzione stile Fahrenheit 451...

H ha detto...

Nooooo! Non sia mai! Piuttosto spediscili a me! Naturalmente scherzo (anche io ho gli stessi problemi di spazio). Ti rimangono le scuole medie e superiori, forse loro sì che li accettano senza fare troppe storie :)

Bruno ha detto...

@ Hobina: sì, qualcosa mi dovrò inventare

Fabio (Pinco11) ha detto...

.. quello dei libri che si accumulano è un problema tipico di tutti i lettori. Una volta si pensava che i libri, in quanto 'cultura' non andassero mai buttati, ma si era in tempi nei quali l'accumulo era riservato a pochissimi: ora come ora alla fine penso che sia bene liberarsi dei titoli letti che si sa che non si leggeranno più e da tempo sono sempre alla ricerca (per alcuni tipi di libri disperata) di amici che con qualche probabilità li leggano. Il problema è che a volte sono così educati che vorrebbero anche restituirmeli .. ;)

Bruno ha detto...

@ Pinco11: è vero, l'ho sentita spesso la frase scandalizzata: i libri non si buttano, i libri non si danno via. Ma è roba, diciamo, dei nostri padri o addirittura dei nonni, di epoche in cui di libri se ne compravano pochi ed erano tutti tomi riveriti (ovvero c'era meno fuffa d'intrattenimento priva di qualsiasi valore culturale mentre oggi è forse la maggior parte della produzione).

Lo sviluppo dell'ebook sarebbe una gran cosa per non riempirsi la casa di carta, purtroppo ora come ora MI RIFIUTO di comprare libri protetti con il DRM: il mio lettore probabilmente non è comunque adatto a quei libri perché supporta il DRM solo del formato Mobipocket, che non so nemmeno chi lo usa; non esiterei a comprare uno di quelli moderni sempre collegati ma non voglio supportare quella politica.

Quanto ai libri che non vengono restituiti, a dire il vero se presto dei libri li voglio indietro, se li voglio regalare lo dico espressamente. Libri che voglio tenere non ce n'è tantissimi ma se quelli non mi ritornano mi arrabbio assai :)

Fabio (Pinco11) ha detto...

Ti dirò che con il tempo ho maturato la convinzione che i libri a cui si tiene non si devono prestare: sarà un caso ma quando sono successi danni, tipo libri con copertine allagate o sgualcite dal gatto o mangiati dal cane o non restituiti dall'amico dell'amico (e chi gli aveva detto di prestarlo a sua volta?) et similia è sempre accaduto proprio con i libri che volevo tenere. I gialli di mia moglie, che lei voleva buttare, sono invece sempre tornati meglio di come li aveva prestati, o meglio regalati, ma, come dicevo, quando li VUOI regalare non c'è verso di non vederli tornare .. A parte scherzi, tranne i pochi casi di libri a cui si tiene, per il resto mi faccio in quattro per trovargli una casa che li ospiti, regalandoli a chi penso li leggerà .. ;) Guadagnarci, come rilevavi, è alla lunga pura utopia ...

Bruno ha detto...

Devo convenire. Quando presti un libro cui tieni, di solito lo perdi.
Particolarmente doloroso per me è stato perdere, diversi anni fa, Elric il Negromante, mai restituito da un cretino che mi doveva anche dei soldi (non ho rivisto nemmeno quelli).
Diciamo che adesso le mie conoscenze sono più selezionate...