Se è difficile giudicare il libro dopo tanti anni (ci ho faticosamente provato in un post di qualche giorno fa), forse è ancora più complicato dare una valutazione a questo film
Innanzitutto è invecchiato male (e questa per me è una gran delusione: una scena o due viste da bambino mi avevano impressionato parecchio, ricordo). La fantascienza retrò a volte ha un suo fascino bizzarro ma qui c'è ben poco. Per cercare di rendere l'idea di una società futura c'è qualche edificio strano e molti palazzoni moderni senza identità (già grigi e precocemente invecchiati nel film!), il curioso veicolo dei pompieri, una monorotaia che ai tempi era sperimentale, un tentativo di rendere il megaschermo a parete che diventa simile a un modesto schermo LCD del giorno d'oggi (e si vede pure male). Altri dettagli sono piuttosto ridicoli, a cominciare dalle uniformi dei pompieri incendiari o dai poliziotti che volano con degli apparecchi a razzo individuali in una scena dove gli effetti speciali scendono troppo al di sotto del livello di guardia anche per un film di quel periodo.
A parte gli aspetti tecnici, abbiamo purtroppo una recitazione lenta, spesso faticosa o teatrale, un film con poco ritmo e poca presa. Dialoghi troppo lunghi o veri e propri monologhi. Gli aspetti intellettuali sono rispettati perciò tanti ricordano questo film ancora con piacere, ma non è particolarmente ben riuscito. Modesta, se non peggio, la prestazione di Julie Christie, con l'aggravante che regge due parti, e importanti entrambe. Migliore quella di Werner, ma solo a tratti. Pessima, noiosissima, la televisione del futuro immaginata da Truffaut: la "famiglia" che dovrebbe ipnotizzare Linda e tante altre persone semplici come lei è sciocca come dovrebbe essere, ma non realizzata in maniera accattivante né dinamica.

Da una parte Truffaut non si è abbastanza liberato del tentativo di dire tutto quello che c'è nel libro, e da questo derivano tante scene troppo verbose, dall'altra comunque il risultato è un film che, mi sembra, può risultare pienamente comprensibile anche a chi il libro non l'abbia letto (personalmente ho guardato metà del film prima di leggere il libro, e l'ho terminato in seguito). Da questo punto di vista questa pellicola è meglio riuscita di quella ispirata a 1984 (purtroppo).
Brillante l'inizio senza i titoli scritti sullo schermo: sono sostituiti da una voce fuori campo, in tono con la società semi illetterata di cui si parla nella storia. Potente, secondo me, la scena in cui l'anziana signora (attrice: Bee Duffel) decide di morire con i suoi libri: bella recitazione, un momento di bel cinema.
Un'ultima nota: con l'avvento dei computer, e dei lettori di ebook, l'idea di bruciare i libri di carta è ora superata al punto che i tentativi di fare un remake moderno di questo film si sono impantanati, a quanto pare, definitivamente. E in fondo mi dispiace.
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2 commenti:
Sempre pungente.. :)
Però è pur sempre un bel pezzo di antiquariato questo film...
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