Il signore di Akif, l'ircano Shah Amurath, insegue Olivia, schiava che gli è sfuggita. Ma Conan, che è sopravvissuto a un massacro di mercenari voluto dal medesimo sovrano, capita al momento giusto per prendersi la sua vendetta. Così Shah viene prima ferito a una spalla e poi ucciso, e la ragazza, pur temendo Conan, si unisce a lui. Questo l'inizio di Ombre di Ferro al Chiaro di Luna, un altro racconto in cui Conan è un mercenario o un predone vagabondo.
Olivia però non è una ragazza qualsiasi: è la figlia del re di Ophir, venduta schiava dal padre perché non voleva il marito scelto per lei. Il barbaro, comunque, la tratta con maggior gentilezza del padre o del crudele Shah Amurath. I due si spostano con una barca e finiscono in un'isola di un'altra regione, il Vilayet, un'isola dove si trova un palazzo con statue di ferro. Nei sogni di Olivia queste statue hanno qualcosa di magico, sono capaci di animarsi.