E anche il 2025 è agli sgoccioli. Tra un guaio personale e l'altro, ho terminato il mio più recente libro (è in inglese) e sto lavorando alla parte più difficile: trovare una casa editrice per pubblicarlo.
Non posso che essere preoccupato per come il mio paese, l'Europa e il mondo intero stanno conciati. Nel 2025 abbiamo visto gli spazi di democrazia e libertà di espressione ridursi sempre di più, e rapporti che credevamo rassicuranti e consolidati andare a pezzi: qui intendo la confortante sicurezza che la NATO ci protegga e che il grande zio americano sia nostro amico. E abbiamo visto crescere il rischio di una guerra fortemente voluta da un'élite economica, priva di sostegno popolare ma molto brava a manipolare stampa, social network, TV e personaggi politici verso la destinazione voluta: l'abisso di un conflitto che potrebbe essere anche nucleare. Speriamo di no.
Per quanto riguarda gli spettacoli, non posso dire di aver visto sugli schermi nulla di fondamentale, se restiamo alle produzioni di genere. Due film horror rappresentano forse il meglio del mio 2025: Bring Her Back e Weapons. Per quanto riguarda i libri, ho conosciuto una vecchia gloria: Le Tre Stimmate di Palmer Eldritch, di Philip Dick.
Ci vediamo, spero, nel 2026.
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