mercoledì 1 ottobre 2025

Il Golpe Inglese

 L'Italia vista da una prospettiva britannica. Come ci vedono? L'Italia è un paese importante dal punto di vista della Gran Bretagna, l'ex impero che controllava una grossa fetta del mondo fino a qualche decennio fa? A quanto pare sì, e non me ne stupisco, visto che l'Italia si trova a cavalcioni di quella che era una via di comunicazione essenziale, e tutt'oggi molto importante, per l'Impero Britannico. Che ne ha anche favorito la nascita, a suo tempo.

Questo libro, Il Golpe Inglese, ci parla delle politiche e delle interferenze anche pesanti da parte del Regno Unito nei confronti del nostro paese; gli autori sono Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella, il primo saggista, il secondo giornalista, entrambi ricercatori, ovvero abili nel rovistare le antiche carte degli archivi per portare alla luce fatti poco conosciuti.

La tesi degli autori è che l'Italia riveste un interesse troppo importante per il Regno Unito e quindi non può essere autonoma. Con l'opera di spie, di alleanze politiche, per mezzo di vantaggi fatti balenare a chi di dovere, il governo italiano è sempre stato influenzato pesantemente. Finanziamenti a Mussolini, la morte di Matteotti, la politica petrolifera e la scomparsa di Enrico Mattei, il golpe Borghese, perfino il rapimento di Moro. Lo zampino britannico sarebbe dappertutto.

Ci sono prove? Direi non vere e proprie prove, ma degli indizi molto suggestivi e presentati in maniera da stimolare il dubbio. Dal momento che nel dopoguerra l'influenza statunitense è, ovviamente, quella preponderante in Italia, certe manovre britanniche potrebbero essere state solo, a mio parere, delle velleità di contare ancora qualcosa, ma in alcuni casi il libro mi sembra cogliere nel segno, soprattutto quando da parte britannica si cura la propria vacillante politica di potenza, e non semplicemente gli interessi generici dell'occidente.

Resta il fatto che anche in tempi recenti ci sono talvolta dei tentativi di venirci a dire, da oltremanica, quello che dobbiamo fare: vedo in questa prospettiva la visita di re Carlo qualche tempo fa.

Ho trovato molto interessante un giudizio di un ambasciatore sull'Italia e il suo popolo, uno che potrebbe far intravvedere il perché siamo visti come "malleabili":

La gran massa degli italiani è individualista e politicamente irresponsabile e si preoccupa soltanto dei suoi problemi economici più urgenti. Mussolini aveva ragione a dire che gli italiani sono sempre stati povera gente.

E questo fa capire come un libro che dovrebbe essere esplosivo sia passato nel nostro paese senza aprire un dibattito pubblico. A tutto si può reagire con una semplice alzata di spalle e un "vabbuò."


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