Il Prete Rosso Narbonius invia al giovane aristocratico Murilo una scatola contenente un orecchio mozzato, orecchio che era di un alleato di quest'ultimo: questo l'invito a lasciare la città. Comincia così Nella Casa di Notte, uno dei racconti pubblicati da Robert E. Howard sulla rivista Weird Tales. Allo stesso tempo di quell'evento il ladro Conan, nei bassifondi, manca una porta perché è troppo ubriaco, dà una capocciata e si stordisce da solo; così le guardie lo trovano e lo catturano per aver ucciso un altro prete.
I preti in Howard sono utilizzatori di magia né più né meno degli stregoni, padroneggiano rituali orrendi ed è meglio averci poco a che fare. Murilo cerca quindi di liberare Conan in modo che uccida Narbonius per suo conto, ma il carceriere Athicus, da lui corrotto per liberare il cimmero, essendo un birbante di scarsa moralità si fa arrestare per altri motivi. Nessun problema: Conan, essendo uomo pieno di risorse, si libera per i fatti suoi. Tuttavia, ritiene di essere comunque in debito con Murilo per l'aiuto offerto.
Il nobile, nel frattempo, si intrufola da solo in casa di Nabonidus ma scopre che il cane da guardia e il servo del suo nemico sono già morti; subito dopo Murilo è catturato.
Conan una volta fuori dalle galere si vendica su una ragazza che lo ha denunciato e fatto arrestare, ma non la uccide, poi va nella casa di Nabonidus e trova nelle segrete Murilo prigioniero, riconoscendolo dal suo profumo. I due ora devono capire cosa è successo e possibilmente uscire dalla casa. Scoprono che anche Nabonidus è apparentemente morto: ma poi il prete si riprende e i tre hanno un momento di spiegazione. Murilo invita Conan a non uccidere Nabonidus perché può essere un aiuto per uscire dalla trappola; Nabonidus afferma di aver voluto cacciare dalla città Murilo perché aveva rubato dei segreti di stato, quindi un qualche motivo valido lo aveva.
Spiegati questi fatti, c'è ancora da fuggire dalla casa. Una guardia semi umana, Thak, ora controlla le trappole che stanno un po' dappertutto, ma i tre possono vederlo con un sistema di specchi e muoversi grazie al fatto che Nabonidus conosce la propria dimora. Alla fine Thak viene eliminato, ma anche Nabonidus, che tradisce la temporanea alleanza fra i tre uomini, finisce per lasciarci la pelle.
Conan, incriminato, deve lasciare la città, mentre Murilo ora è tranquillo, essendo venuto meno l'uomo che aveva scoperto i suoi intrighi.
Questo racconto a mio parere non è tra i migliori su Conan, anche perché il tradimento di Thak verso il prete Nabonidus non ha una vera spiegazione, e per la coincidenza un po' forzata che tutto accada proprio quando Murilo e Conan si introducono nella casa. È un racconto che compatta in non molte pagine una vicenda complessa, con alcuni particolari magari un po' eccessivi (la casa piena di trappole).
Comunque Nella Casa di Notte ha dalla sua rapidità e azione, e alcune frasi caratteristiche dell'eroico personaggio ideato da Robert Howard. Innanzitutto la considerazione che Conan è superiore moralmente in quanto non tesse intrgihi ma "ruba e uccide apertamente." Inoltre, è significativa la frase che il cimmero pronuncia quando l'alleato Murilo cerca di curargli le ferite: "Quando non riuscirò a stare in piedi da solo sarà giunta l'ora di morire!"
Per quanto non sia lungo, il racconto riunisce molti dei tratti caratteristici delle avventure di Conan. Sebbene il barbaro uccida, e uccida parecchio, qui rimane leale a uno che aveva promesso di aiutarlo, anche se poi l'aiuto non si era concretizzato; ed è indulgente, tutto sommato, verso una ragazza che lo ha messo nei guai, Inoltre, usa il suo ingegno e istinto barbarici per avere la meglio su intrighi e trappole del corrotto mondo civile. E la sua filosofia prevede che, così come lui combatte e ammazza il prossimo, un giorno possa toccare a lui la sconfitta e la morte.
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