martedì 17 gennaio 2023

Suspiria (1977)

 Il primo film di Dario Argento che io abbia visto è Opera (1987): lo vidi al cinema e non mi convinse del tutto, sebbene appartenesse ancora al periodo "buono" di questo maestro italiano dell'horror, che non aveva ancora iniziato il suo penoso declino. Dei primi successi qualcosa ho già visto, qualcosa devo ancora vedere: ai tempi in cui passarono in TV io avevo rinunciato al rito serale davanti allo schermo. Ma non ho fretta: Dario Argento non mi ha mai troppo convinto, non ho percepito cosa ci sia nel suo lavoro di così speciale, probabilmente perché mi sono avvicinato al suo cinema troppo tardi e non ho messo le sue innovazioni nel contesto dei tempi. Fatta questa premessa, sono andato a recuperare Suspiria su Amazon Prime, e ne parlerò brevemente anticipando la trama (coraggio, è un film del 1977).

Suspiria è ispirato a una collezione di poemi pubblicata nell'ottocento da uno scrittore britannico, Thomas De Quincey. In particolare nel testo si parla delle "tre madri" di cui una è la madre dei sospiri, e da qui il titolo (Dario Argento nei suoi film ha ripreso anche il tema delle altre due madri). Ma la madre dei sospiri non è una madre molto buona.

La trama ci porta in una scuola di danza tedesca, vagamente sinistra, dove la giovane statunitense di belle speranze Susy si reca per il proprio apprendistato. L'attrice che la interpreta è Jessica Harper (Shock Treatment, Minority Report), destinata ad avere una parte anche nel remake del 2018.

Nella scuola succedono fatti inquietanti, e Suzy scopre che le istruttrici indulgono in rituali occulti, sotto la direzione di Helena Markos, fondatrice dell'istituto, un'autentica strega.

Suzy metterà fine alle losche macchinazioni eliminando la leader, e un rogo purificatore annienterà la scuola. Non prima però che Sarah e Patricia, due ballerine che avevano capito troppo, ci abbiano lasciato la vita (e non solo loro).

Non sto ad elencare tutti i protagonisti di questo film: ci sono alcuni nomi celebri e altri magari oggi dimenticati, ma di primo piano ai tempi.

Questo film, devo dire, mi ha convinto, con l'aiuto di una buona colonna sonora (dei Goblin) e di belle immagini. Non solo per la predilezione di Dario Argento per il surreale, le inquadrature ben studiate e l'uso dei colori, ma, soprattutto, per la capacità di padroneggiare le atmosfere dell'horror sovrannaturale. Tra i meriti di Suspiria ci sono le influenze che ebbe sul genere, su altri registi ecc., ma soprattutto questo è un film godibilissimo anche oggi.

Mentre di un'altra pellicola "storica" di Dario Argento, L'Uccello dalle Piume di Cristallo, non ho una grandissima opinione, penso che Suspiria sia un film molto valido.


2 commenti:

Babol ha detto...

Credo che Suspiria sia il mio film preferito di Dario Argento (autore che anche io non riesco comunque a fare rientrare tra i miei favoriti). L'uso della colonna sonora e dei colori è davvero magistrale, sembra di entrare in un incubo, e a tratti fa molta paura, ancora oggi!

Bruno ha detto...


Devo fare una grande azione di recupero, di tutti i classici di DA ne ho visti giusto un paio, mentre in compenso delle schifezze più recenti ne ho sorbite parecchie, il che è assurdo.

Per adesso comunque Suspiria svetta su tutti quanti quelli che conosco, è il primo che mi pare davvero un bel film, indipendentemente da riflessioni sul contesto o su chi sia l'autore ecc.