Zerocalcare, ovvero Michele Rech, ci propone una serie in sei (brevi) episodi su Netflix. Il titolo è Strappare Lungo i Bordi, e si riferisce alla differenza tra come dovresti essere per essere socialmente "riuscito," e come invece sei: almeno così si deduce dalla sigla iniziale. La storia... be', il protagonista (Zerocalcare) deve viaggiare con due amici (Sarah e Secco) per andare a un funerale di un'amica.
Il fatto è che la trama non è così importante.
Tutto serve a creare l'opportunità per far esprimere a Zerocalcare i suoi ricordi, le sue ossessioni, le sue paranoie, la sua visione del mondo. Il che rende il tutto simile a una serie di battute più che a una storia (e in parte anche i suoi fumetti sono così).Il tratto è fedele, direi fedelissimo a quello dei fumetti che ho letto. Le voci non sono come me le aspettavo, e soprattutto si capiscono poco. Velocissime, alcune strascicate, e in romanesco. Per qualche motivo che mi sfugge, la voce di quasi tutti i personaggi è di Rech/Zerocalcare stesso... Mi ci vogliono i sottotitoli, ho pensato (volendo, ci sono).
La mia impressione è che, avendo un po' conosciuto il personaggio e il suo mondo, qui Zerocalcare si ripeta un po', anche se ci sono delle trovate parecchio divertenti. Ma certamente i fedelissimi e gli appassionati non se lo vorranno perdere. Finale commovente, comunque.
2 commenti:
[Sfogo personale] Non c'è motivo per cui non mi possa piacere la serie. A casa ho sette fumetti di Zerocalcare. Ma sai che non c'ho tutta sta gran voglia?
Che devo dire... l'ho già scritto, è un po' ripetitivo, allo stesso tempo è innegabilmente bravo.
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