giovedì 16 settembre 2021

Dune (2021)

 Seconda volta in sala dopo l'inizio della pandemia... l'occasione è l'uscita di Dune, per la regia di Denis Villeneuve. Dopo tanta attesa, per quanto mi riguarda, sono soddisfatto. Che sarebbe stato un film dai tempi a volte dilatati, tipico del regista, me lo aspettavo. Il libro, a mio parere, è adattissimo a un regista del genere. Ovvio che, sebbene il film sia tutt'altro che breve, si tratti solo di una prima parte. Diciamo che è l'introduzione del giovane Paul Atreides al pianeta di Arrakis, dopo la débacle della sua casata. Il resto, speriamo, verrà dopo.

Il film è maestoso, solenne. Rispetto al libro, a mio parere, fa uno sforzo per essere più chiaro e digeribile; decidete voi se è un pregio o un difetto.

Gli scenari sono enormi, sia che si tratti dei palazzi del potere, oppure dello spazio, o dei deserti sconfinati. La produzione ha saputo dare non solo una "patina di vecchio" al film, ma a rendere credibile il fatto che, sia pure in mezzo alla tecnologia e alle astronavi, i personaggi si muovessero in luoghi antichi, meravigliosi, sacri. L'universo di Dune in effetti è antico, in parte feudale, o basato su tradizioni radicate (e manipolate...) da secoli. Il film riesce a rendere questo aspetto, con l'aiuto di una eccellente colonna sonora.

Gli attori? Non ricordavo il protagonista Timothée Chalamet, sebbene fosse comparso in Interstellar. L'anglo-svedese Rebecca Ferguson interpreta Lady Jessica, concubina del Duca Leto e madre di Paul. Negli altri ruoli abbiamo diversi nomi degni di nota, da Jason Momoa (nei panni di Duncan Idaho, luogotenente del Duca), Stellan Skarsgard (Vladimir Harkonnen), Charlotte Rampling, Javier Bardem.

E il Dune di David Lynch? Per me continua a essere a suo modo un piccolo capolavoro, ma Villeneuve lo supera, perché ha avuto a disposizione altre tecnologie, altri tempi per esprimersi. Sperando che non commettano il delitto di impedirgli di portare a termine l'impresa.

Aspetti negativi? In un film decisamente lungo come questo gli Harkonnen, ovvero i cattivi, potevano ricevere un po' di attenzione in più, a mio parere. Alla fine abbiamo una scena che può essere stata giudicata utile per segnare l'ingresso del giovane Paul nel mondo dei Fremen, ma che mi è sembrata noiosissima. Gli estranei stanno per essere accolti nella comunità, ma c'è il solito tizio che si oppone, mette in dubbio il giudizio del capo, pretende un duello che, come da antica tradizione, dovrà essere alla morte, e Paul prevedibilmente lo ammazza (sebbene con riluttanza). Magari nel libro c'è ed è proprio così, non mi ricordo, però mi è sembrata stantia.

Nell'insieme, giudizio assolutamente positivo per questo film.


7 commenti:

radiocarlonia ha detto...

acc...è una delle mie scene preferite (del libro):
[SPOILER]

Paul fa a fettine il rompiscatole e subito dopo la madre, per non farli prendere il gusto del sangue, lo incalza "come ti senti, assassino?" (o una cosa del genere)

[/SPOILER]

Conosci la "Casta dei Metabaroni", l'opera a fumetti con cui Jodorowsky, de facto, si riappropria di Dune?

Bruno ha detto...


Non ricordo il particolare, ma siccome in una precedente scena Paul aveva avuto delle visioni tremende sul suo futuro come capo della Jihad e aveva detto "cosa avete fatto di me," può darsi che le parole della madre fossero intese a fargli comprendere che aveva fatto quello che andava fatto, e che era una cosa con cui doveva imparare a fare i conti, perché il suo futuro sarebbe stato pieno di decisioni dure e spietate. Di fatto Paul diventa adulto con la decisione di stare assieme ai Fremen, diversa da quello che desiderava la madre (fuggire da Dune), la madre è comunque sempre una presenza influente. Quanto ai fumetti di Jodorowsky ne ho letti una parte... le influenze si vedono, ma del resto tantissima fantascienza (Star Wars...) è influenzata da Dune.

Babol ha detto...

Purtroppo leggevo che il Dune di Lynch è un film completamente stravolto rispetto alle intenzioni del regista, forse anche per questo è venuto "male" (conta che io non l'ho mai visto, quindi non posso parlare con cognizione di causa).
Ciò detto, il prossimo Dune sarà uno dei film che attenderò con più ansia perché questo l'ho adorato davvero!

Bruno ha detto...


Il film di Lynch non è come lo voleva Lynch, ma a Frank Herbert è piaciuto, quindi qualcosa di buono deve averlo. A me piace visivamente (è passato parecchio tempo da quando l'ho visto comunque).
Quanto a Villeneuve spero che se la cavi con un altro film e non tre o quattro, stile Peter Jackson...

M.T. ha detto...

Non ho visto il film, ma ho letto il romanzo di recente e la scena di cui parli nel finale del post libro c'è. Non posso dare un giudizio sulla pellicola, ma Dune è un gran romanzo di fantascienza, molto complesso (penso che sia davvero difficile trasporlo completamente su schermo), con un messaggio ecologista non da poco.

Bruno ha detto...


Sì, non voglio criticare il libro nel suo complesso, è solo che la scena mi è sembrata ritrita.

M.T. ha detto...

Il regista, da quello che ho letto dal tuo articolo, avrà cercato di restare fedele al libro. Sulla scena in questione, c'è da considerare il tempo in cui è stato scritto; magari oggi può sembrare qualcosa di usato troppe volte, però c'è sempre il rischio, a fare diversamente, di venire criticati per essersi discostati dalla storia originale.