È al terzo volume (io questo tomo l'ho letto in francese ma è disponibile nella nostra lingua) la saga di Elric di Melniboné a fumetti, curata da Julien Blondel con vari collaboratori, e si conferma come decisamente discordante dalle trame del ciclo di romanzi scritto a suo tempo da Michael Moorcock, di cui vedete una foto qui a destra.
Ma come forse ricorderete (ehm, ne è passato di tempo, ammetto che con questa serie me la sto prendendo proprio comoda) a suo tempo avevamo visto col primo volume che l'autore inglese approvava le scelte della nuova sceneggiatura.
Per cui, non c'è problema, almeno per lui.
Come avevo scritto in passato (a proposito, l'articolo sul secondo volume lo trovate qui) le scelte grafiche e alcune rappresentazioni del mondo tradiscono l'opera così come Moorcock ce l'aveva presentata; allo stesso tempo certi svarioni inverosimili della trama trovano una correzione in questa nuova interpretazione della leggendaria storia di Elric.
Il terzo volume s'intitola Elric - Il Lupo Bianco, e vanta una introduzione di Neil Gaiman, che ci narra quanto Moorcock lo abbia influenzato.
Il fumetto ci mostra il nostro eroe intento a vagabondare per i regni giovani, prima per mare, poi a cavallo tra paesaggi desolati e nevosi. Elric è solo, e la sua unica compagna è la spada, Stormbringer, che lo invita a mietere anime per recuperare le forze del suo corpo malaticcio. Elric non vuol dare a Stormbringer questa soddisfazione, ma finirà per incontrare qualcuno. Si tratta di predoni, e dei loro prigionieri. I primi sazieranno la fame di Stormbringer, fra i secondi Elric conosce (e libera) quello che sarà uno dei suoi leali amici e alleati, Smiorgan il Calvo, ricco mercante che lo accompagnerà per il resto di questa avventura.
La storia prende una piega decisamente differente dai libri, sebbene i personaggi principali siano sempre gli stessi. Il nostro eroe incontrerà, in un luogo estraneo al normale spazio-tempo, un antico eroe, Saxif D'Aan, dalla storia tragica e solitaria. Saxif vive in una specie di copia identica della città di Melniboné e gode di una tristissima immortalità, perché è completamente solo se escludiamo certi servitori demoniaci, e ha quindi tutto il tempo per rimpiangere la sua amata che, mille e mille anni prima, non ha saputo salvare. Ci sarà una nuova possibilità per lui? E come andrà a finire? Elric, che non riesce ad avere aiuto dalla sua solita magia, sopravviverà all'incontro, grazie anche alla spada maledetta.
Dopo questa avventura il protagonista si ritroverà braccato dai suoi compatrioti comandati da... questo è impossibile da anticipare. Ed è veramente una divergenza abissale rispetto ai libri.
Ho apprezzato certe tavole sontuose e certi colpi di scena, ma il mio giudizio resta piuttosto ambivalente verso questa operazione anche se a mio parere, in questo episodio, Elric ricomincia un po' a somigliare al personaggio che aveva creato Moorcock. Comunque sia, devo ribadire che come storia a sé stante questa serie di fumetti è avvincente. Attendiamo il quarto episodio...
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