lunedì 22 gennaio 2018

Promozione su Facebook: conviene?

Attenzione: questo post non susciterà molto interesse nei lettori, salvo che nei "colleghi" autori autoprodotti o negli addetti ai lavori.

Volevo parlare un attimo della mia esperienza con una promozione che ho utilizzato per il lancio dell'ultimo ebook, Autostrada Gialla, scritto da me e Cristina Donati. Ho scelto di usare la "pubblicità" di facebook, oltre al consueto parlarne nei social che frequento. Già, perché per promuovere i propri libri un autore autoprodotto ha in effetti pochi mezzi a propria disposizione, e i vari social network, ormai fin troppo usati e abusati, restano pur sempre uno dei principali; ma si cerca sempre qualche alternativa.

Ovviamente non posso veramente fare considerazioni valide per tutti, quindi il titolo del post in verità vale solo per me. Racconto comunque la mia storia. Ho speso una piccola somma e ho avuto 630 accessi in una decina di giorni.
Nemmeno tantissimi...



La "reclame" sponsorizzata era nella mia pagina personale sempre su facebook:
https://www.facebook.com/apocalissemilanese/posts/1964325150489749

Il post che contiene la sinossi e l'immagine della copertina di Autostrada Gialla e il link per prendere l'ebook (lo potete comprare cliccando qui...).
Impostando la promozione ho specificato che cercavo un pubblico che conoscesse l'italiano, e in una serie di aree geografiche. Dal momento che non potevo indicare semplicemente l'Italia (per qualche stranezza di Facebook) ho dovuto selezionare delle località e ho preferito il nord con qualche puntata altrove, seguendo quella che è la maggiore distribuzione dei lettori (in Italia i libri li comprano prevalentemente al nord, al centro piuttosto poco salvo Roma, al sud è un mezzo disastro). Gli interessi a cui era rivolta la mia promozione erano: lettori di libri e appassionati di film di fantascienza

La pagina ha ricevuto una quarantina di "like" e qui c'è un punto interessante.
Di queste persone solo un pugno appartiene all'ambiente, per così dire, ovvero amici che mi hanno sostenuto, altri scrittori con cui corrispondo ecc... per il resto sono persone che non conosco, presumibilmente raggiunte dalla promozione. Mi fa specie che quasi la metà non siano italiani: bengalesi, arabi, africani ecc... spesso identificati come residenti in Italia o studenti in Italia e generalmente giovani. Perfino un nome in caratteri arabi (usando un traduttore ho visto che suona "fiore di gelsomino," non so se sia un vero nome).

Mi sono domandato: perché la metà di chi "risponde" a un'inserzione mettendo pure un like è costituita da stranieri se l'argomento è vendere un ebook in italiano che ambienta una situazione post apocalittica in Italia? (*) Se viene messo il like, un minimo di comprensione del contenuto della pagina deve esserci stata. Poi magari gli stranieri residenti in Italia sono dei grandi amanti della fantascienza post apocalittica, chi lo sa...

Ho speso poco ma sono sicuro, incrociando i dati con i report di Amazon, di aver venduto pochissimo o nulla grazie a questa inserzione, insomma ho creato un po' di movimento nel post dove c'era la sinossi e il link per l'acquisto, e basta. Visibilità fine a se stessa, diciamo. Forse era meglio promuovere direttamente la pagina su Amazon dove il libro è in vendita...

Questo è quanto. La mia opinione: difficile che spendere per promuovere i propri libri (o ebook) valga la pena, se non sapete di poter contare su qualche centinaio di copie vendute. Il che, nella situazione dell'editoria italiana attuale, è molto molto difficile.


(*) Nota: quando scrissi Khaibit, un libro in cui metà dei protagonisti sono in effetti stranieri, ero curioso di vedere se il libro avrebbe suscitato qualche commento da parte dei non Italiani... ma non è successo.

Nessun commento: