giovedì 20 luglio 2017

E mi ripescai Rogue One

Non sono un fan di Guerre Stellari (non c'entra, ma sono pure abbastanza vecchio perché mi venga più immediato questo nome anziché Star Wars) e i film li ho visti quando capita, solo qualcuno (uno o due?) al cinema. Pertanto Rogue One è rimasto nel dimenticatoio per molto tempo, fino a che me lo ha proposto un sito di streaming (legale e a pagamento, ragazzi, non fate quella faccia lì).

Ovviamente il maggiore fattore di curiosità di questo film è il fatto che sia uno (il primo di diversi, presumibilmente) spin-off dell'universo Star Wars. Ovvero un film che fa parte dello stesso mondo e che segue le stesse vicende, ma con protagonisti diversi: in questo caso i principali protagonisti hanno solo parti marginali (La principessa Leila ovvero Carrie Fisher ritorna giovane, e viva, grazie alla computer grafica). Che questo film crei personaggi che s'impongano poi nel filone principale di Star Wars non è possibile per il semplice fatto che [avete visto tutti il film, immagino, comunque questo può essere considerato uno SPOILER, e ce ne saranno ancora] nessuno dei principali protagonisti sopravvive per vedersela un altro giorno. Proprio così. Il film narra la storia di coloro che sacrificando la vita rubano i piani della Morte Nera, la super arma dell'Impero dei cattivi, piani che sono importanti perché il progettista, un riluttante ingegnere costretto a lavorare per l'Impero, vi ha inserito un difetto che può essere sfruttato. In pratica gli eventi di Rogue One precedono di poco, e sono collegati con, quelli narrati nel primo film che uscì negli ormai lontani anni '70 del XX secolo. La terribile arma è la Morte Nera.


Detto questo, Rogue One è un film diverso anche come atmosfera. Come viene spiegato ampiamente nei commenti, è più un film di guerra, sullo stile di una "missione speciale" o di commando della Seconda Guerra Mondiale. I combattenti sono spendibili. Personaggi che sembrano importanti e nati per durare ce ne sono, solo che non dureranno. Oppure hanno fin dalla partenza dei difetti che ti condannano (nel mondo di Hollywood) a una rapida fine. Parlo dei buoni non così buoni, come Cassian Andor, la spia interpretata dall'attore messicano Diego Luna, che vediamo fin dall'inizio disposta a fare "cose terribili" per una giusta causa. Oppure Saw Guerrera (Forest Whitaker), guerrigliero dalla parte dei buoni che però, per spirito di fazione, blocca la missione e tiene prigioniero il pilota ribelle Bodhi Rook, interpretato da Riz Ahmed), che ha notizie sulla terribile arma imperiale.

Quest'ultimo, personaggio piuttosto nevrotico e agitato, sembrava presente anche per fare un po' da contraltare comico. Ci sono rimasto un po' male nel momento in cui vede la granata finire all'interno della sua nave, un attimo prima che esploda. Di Diego Luna, con la sua espressione giovanile ma seria, mi sento di dire che  ha saputo dare vita al suo personaggio. Stessa cosa per Whitaker, duro e inflessibile guerrigliero.



Ho già detto altre volte che sopporto abbastanza male la frequente politica di Hollywood, mettere le donne a fare le parti da uomo. E sicuramente Jyn, nomade senza patria, figlia di un uomo costretto a lavorare per il nemico, guerriera votata alla vendetta, doveva essere un uomo. Invece è una donna, la interpreta Felicity Jones, attrice inglese. Ma ammetto che non se la cava poi male in questo ruolo da protagonista.

Mi è piaciuto il cattivo anche se non è un personaggio fuori dal normale come un Darth Vader. Orson Kennic, interpretato da Ben Mendelsohn, attore australiano, è un ufficiale come tanti, ma comprende l'importanza del progetto micidiale che dirige, ricatta freddamente, uccide, sgomita per il potere con gli altri comandanti, cerca di bloccare a ogni costo i tentativi della resistenza di impadronirsi dei piani. Un cattivo cerebrale che non disdegna qualche scena d'azione, molto bravo. Meno visibile Grand Moff Tarkin, qui interpretato da Guy Henry (attore inglese), e da Peter Cushing nell'episodio IV, che è poi il primo e originale Guerre Stellari, fa da elemento di continuità e da contraltare a Kennic.

Nello sforzo di conquistarsi il pubblico cinese (insomma... son soldi) tra i guerriglieri della ribellione ci sono due personaggi di fattezze asiatiche, attori cinesi di grido, che interpretano una specie di monaco dai poteri incredibili (garantiti dalla Forza) e un guerriero scettico e miscredente. Poiché meno si parla di Forza e meglio sto, questi personaggi mi sono piaciuti di meno.

Infine, il robot che compare nel film è l'esatto contrario (volutamente) dei due che abbiamo seguito da tanti anni. E meno male.

Cosa ne penso di questo film? Forse manca un attore di primissimo piano ma ce ne sono diversi che mi sono sembrati bravi. Direi che, proprio perché è più un "normale" film di guerra e segue meno le storielle sulla "Forza" e tutta quella favola di cartapesta che è la struttura portante di Star Wars, Rogue One è il film della serie che mi è piaciuto di più. Tragico, spettacolare, ben fatto. Con personaggi dotati di un minimo di complessità (non esageriamo, comunque...), una bella storia corale. Sorpresa positiva, questo Rogue One. Del tutto inaspettata.






3 commenti:

Marco Grande Arbitro ha detto...

Personalmente, lo considero uno dei film di Star Wars più riuscito. Però penso che sia tutto merito del finale... Che è qualcosa di estremamente intenso! Un'emozione dopo l'altra!

Babol ha detto...

Tra tutti i Star Wars è sicuramente quello che mi ha emozionata di più: per essere "solo" uno spin-off gli ho voluto quasi più bene che ai film originali!

Bruno ha detto...

Mi rallegro di non essere il solo che, per un motivo o per l'altro, ha amato questo film più della [pomposa serie] della "Forza sia con te."
Parlando del finale: ovviamente è intenso, brucia tutto, i personaggi che sono nati con questo film sono nati per morire. Non vedrete un finale così nel "regolare" guerre stellari.