giovedì 16 febbraio 2017

Sua Maestà

Vedere un film orribile perché lo si può vedere gratis grazie a Netflix non è un buon motivo per farlo. Ma è troppo tardi per questa riflessione, perché Sua Maestà, titolo originale Your Highness, l'ho ormai già visto. Il film, vecchio ormai già di qualche anno, è una parodia dei film fantasy, condita da una certa quantità di battute volgari e qualche scena spinta. La trama verte attorno alla rivalità tra due fratelli, uno dei quali è un vero e proprio paladino, coraggioso e senza macchia, mentre il più giovane si sollazza con bevute, droghe e donzelle di facili costumi. In effetti il fratello maggiore e il padre gli vogliono bene ma Thadeus (Danny McBride) è schiacciato dalla fama del fratello più in gamba e non ce la fa in alcun modo a migliorarsi.
Capita però che la promessa sposa del fratello in gamba (Zooey Deschanel) venga rapita dai cattivi e che i due fratelli debbano partire per salvarla, accompagnandosi a una fenomenale guerriera (Natalie Portman).
Seguono inevitabilmente avventure e botte da orbi e Thadeus riesce a ritrovare il rispetto per se stesso e la strada per il successo. Orripilante parodia che non riesce nemmeno a trovare una trama che ribalti le categorie del fantasy, questo film, per fortuna, è stato un terribile fiasco commerciale. Sua Maestà aveva un grosso budget (secondo Wikipedia 50 milioni di dollari, e in effetti si vedono dei costosi effetti speciali e alcune riscostruzioni di buon impatto visivo), roba che in Europa ci fanno una dozzina di film migliori di questo... e anche negli USA, ovviamente. Gli incassi sarebbero poco oltre la metà di quella somma.

Insomma, anche scherzare con parolacce e qualche volgarità è una operazione difficile, nello spettacolo sia cinematografico che televisivo. Può venire fuori qualcosa di divertente o può far schifo. Riesce bene per esempio in Ash vs Evil Dead, commedia horror paradossale.  Riesce bene nel primo Kick-Ass, film parodia sui supereroi, ma a volte fa cilecca nel seguito. Riesce bene nel primo Deadpool, chissà nel secondo...
Non credo possa facilmente riuscire nel fantasy, anche se su carta stampata qualche volta funziona (Terry Pratchett...). Per ricordare qualche incursione nel fantasy satirica e un po' volgarotta che riesca a non essere un fallimento devo tornare con la memoria ai Monthy Python o a Brancaleone da Norcia (che se vogliamo pur avendo qualche elemento fantastico non può essere nemmeno definito un fantasy). Ovviamente sono solo opinioni personali.

Di Sua Maestà penso si salvi solo la scena in cui Natalie Portman si tuffa in tanga, ma a seconda dei vostri orientamenti potrebbe non interessarvi nemmeno quella.


2 commenti:

Marco Grande Arbitro ha detto...

Lo conosco benissimo, è una monnezza allucinante ahah
Scherzi a parte, ho capito l'ironia... E capisco che hanno provato a farlo diventare "cult", ma non ci sono riuscito proprio. E mi chiedo come abbiano fatto a trovarsi un cast così :S

Bruno ha detto...


Cult no, non ci diventerà. Altrimenti anche Alvaro Vitali diventa cult (spero di non aver parlato troppo presto).
Il cast secondo me poteva fare di meglio, ma essendo la storia quella porcheria che è...