venerdì 10 giugno 2016

Asteroide Urlante

Un grande autore, un incarico: offrire una traccia a una serie di disegnatori, al tempo in buona parte giovani di belle speranze. L'autore delle storie è Alejandro Jodorowski, lo spunto narrativo quello di un asteroide urlante: ciò che resta di un sacro pianeta senziente saccheggiato, dilapidato e distrutto da una razza di saccheggiatori e devastatori molto simile alla razza umana.
Esplodendo dalla rabbia per essere divenuta la divinità adorata da questo popolo empio, l'entità schizza via per l'universo come un frammento infuocato, urlando la propria disperazione e il dolore. Nel suo viaggio incontra altri mondi, altre lotte e altra follia. A volte è testimone, a volte contagia i popoli che visita con la propria follia urlante.

Conoscendo la capacità dei vari disegnatori e affidando di conseguenza le varie storie da realizzare, Jodorowski ha raccolto tassello per tassello questa serie. Le strisce sono uscite su Metal Hurlant, rivista di fumetto d'autore e alternativo, poco dopo il volgere del millennio, e più avanti raccolte da Magic Press Edizioni per la pubblicazione italiana.


Alejandro Jodorowski, cileno naturalizzato francese, è un fumettista, uno sceneggiatore, un drammaturgo e un sacco di altre cose, ma soprattutto è stato, assieme a Moebius, autore della saga dell'Incal, un assoluto capolavoro del fumetto. Metal Hurlant invece è una celeberrima rivista di fumetti francese che prese il via negli anni '70, e dove comparve un po' tutto quello che contava all'epoca in Francia, e altro ancora. Surreale, creativa, sempre a caccia di originalità, tirò le cuoia nel corso dei cafonissimi anni '80 per poi rinascere nel 2002 (ma la sua seconda esistenza, che ha dato origine a questa raccolta di fumetti, non durò a lungo).

Asteroide Urlante è un'ottima occasione per conoscere alcuni autori che hanno percorso le strade più disparate. Stupendo il tratto di Pascal Alixe, che ha disegnato Il Khondor Leale, e che è finito a collaborare con la Marvel; chiaro e ineccepibile il lavoro di Igor Barenko che, in Invasione, racconta di una trappola terribile che, nonostante le prodezze di un guerriero, condannerà al disastro un popolo in guerra da secoli. Barenko, ucraino, se n'è andato poi negli Stati Uniti e ha ripreso Exterminator 17, una vecchia serie di Metal Hurlant, continuandola con una nuova trilogia. Il disegno di José Landronn, messicano, si accompagna benissimo a una storia grottesca dove una famiglia di poveracci scopre che il piccolo Dominguito, dopo aver avvistato l'asteroide, comincia a piangere lacrime d'oro, e sfrutta senza pietà questa occasione per fare soldi.

Non posso mettermi a parlare di ogni singolo episodio, ce ne sono parecchi. Consiglio vivamente questo fumetto a meno che per voi non esistano solo supereroi o manga.

3 commenti:

Ivano Landi ha detto...

Amo i supereroi (ma non i manga) però per me esiste anche il resto. Jodorowsky l'ho conosciuto abbastanza bene di persona e frequentato per un paio di anni, così come alcuni dei vecchi disegnatori del gruppo Edena, in particolare Marc Batì. Per il mio incontro con Moebius, a cui mi sono avvicinato un paio di volte, il destino ha poi deciso altrimenti.
Per fortuna in America continua a esistere tuttora Heavy Metal, versione d'oltreoceano di Métal Hurlant, che continua a produrre cose interessanti. Di recente è passato alla sua guida il grande Grant Morrison.

Marco Grande Arbitro ha detto...

Non conoscevo questo lato di Alejandro Jodorowski. Grazie della segnalazione!

Bruno ha detto...

@Ivano Landi: sei fortunato ad avere avuto occasione di conoscere questi personaggi chiave del fumetto!

@Marco Grande Arbitro: grandi immagini, storie a volte ingenue e molto brevi, comunque un insieme godibile, a prezzo accettabilissimo.