The Divide è un film di un annetto fa, girato con un budget modesto per gli standard di oltre oceano. La storia ci propone la solita apocalisse (*sbadiglio*) ma in effetti la tematica è diversa, e un po' meno sfruttata. C'è la guerra nucleare, è vero, ma il film la usa come pretesto e non dà nemmeno una spiegazione chiara di come sia potuta avvenire.
Il regista è il francese Xavier Gens, e si segnalano particolarmente tra i protagonisti (secondo me) Milo Ventimiglia nei panni di Josh (un tipo normale che più tardi degenera) e Michael Biehn nella parte di Mickey il veterano. Biehn lo ricordo da giovane in Aliens scontro finale: era Hicks. Lauren German mi è piaciuta un po' di meno nei panni di Eva, fidanzata di un tipo piuttosto debole e timoroso.
La vera tematica del film sono i rapporti tra persone in situazioni limite. La trama di per sé si gioca su pochi fatti: al momento dell'attacco atomico gli abitanti di un condominio si riparano nel rifugio di uno di essi, che mette a disposizione spazio, cibo (monotono) e acqua, ma non si dimostra né amichevole né ragionevole, pretendendo di imporre la sua legge. E' una specie di veterano fanatico delle armi e toccato nel cervello.
Siccome il bombardamento ha reso radiattivo l'ambiente, non si può uscire dal rifugio. Cibo monotono e cattivi odori, niente acqua per lavarsi, e come ciliegina sulla torta arriva una visitina da fuori.
Senza rivelare tutto, diciamo che al di fuori del microcosmo di questo sotterraneo esiste una realtà allucinante e violenta, e che dopo un momento di scontro gli uomini in superficie "bloccano dentro" i nostri poveri sopravvissuti, per cui è anche incerta la possibilità di fuggire dal sotterraneo.
Cominciano a esserci tensioni per il cibo, la puzza, la poca sopportazione del leader (che per giunta tiene nascosto qualcosa), l'invidia di chi non ha una compagna verso quelli che hanno un rapporto con le poche donne disponibili. Una di esse, interpretata da un'invecchiata Rosanna Arquette, è costretta a concedersi a tutti quelli che la vogliono (e allo stesso tempo, la disprezzano). Pian piano alcune persone si incattiviscono, mettendo gli altri sulla difensiva. Immaginare il tutto nella claustorfobia, tra insetti, radiattività che fa perdere i capelli, cadaveri che tocca fare a pezzi e gettare nel pozzo nero, la puzza di non potersi lavare... The Divide è una narrazione sulla natura umana, molto cruda, anche sgradevole. A me il film è piaciuto, ma ovviamente è molto opprimente.
2 commenti:
Ecco, è piaciuto anche a me, e come te l'ho trovato angosciante, a tratti insopportabile. Ma credo proprio perché rappresenta con fedeltà la degradazione progressiva della natura umana, nonostante le circostanze "fantastiche". ;)
@ Hell: chiaramente, non credo che questo film me lo rivedrò tanto presto! :)
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