Visto che a breve si va a votare, mi permetto di dire la mia.
Innazitutto, queste elezioni non sono poi così importanti come vi fanno credere. Le decisioni che i prossimi governanti prenderanno saranno fondamentalmente dettate da circostanze che vanno al di là del controllo della nostra nazione, e presumibilmente anche quelli che ora fanno dichiarazioni di indipendentismo bellicoso (lo "spread" non ha importanza, gliela facciamo vedere alla Germania, usciamo dall'Euro) o non si avvicineranno nemmeno alle poltrone del governo o, se ci riusciranno, diventeranno dei timidi agnellini. La libertà d'azione l'abbiamo persa negli ultimi vent'anni di inerzia e non la recupereremo tanto facilmente.
In generale tutte le forze politiche maggiori, anche quelle che si sono trovate per lo più all'opposizione (opposizione con molte strizzate d'occhio, anche se vi fanno credere il contrario), sono rimaste inerti nei lunghi anni in cui avrebbero dovuto far qualcosa per l'Italia ma, per pochezza intellettuale e umana, hanno preferito raccontare balle (e rubare!) mentre la nazione si infilava in un tunnel senza uscita.
I duri e puri che si propongono come alternativa per fermare questo sfascio appartengono a categorie che non mi interessano. Dilettanti allo sbaraglio, estremisti che farebbero danni enormi se glieli si lasciasse fare e movimenti diretti da capi carismatici, altra anomalia che per far successo ha bisogno di un popolo di ingenui e purtroppo lo trova, qui in Italia dove ci crediamo tanto furbi.
Io non vado a votare e propongo di non andare a votare. Per questo ho ricevuto molte critiche, del tipo:
- se non voti non hai poi diritto di lamentarti.
- il diritto di voto è stato conquistato con dolore e sangue, quindi votare è un dovere.
A parte che non vedo perché uno debba mai perdere il diritto di lamentarsi per essere governato male, anche se non avesse nemmeno diritto al voto, credo sia meglio non dare delega se non ci si sente di farsi rappresentare da nessuna forza politica attuale. Quanto al diritto di voto che sarebbe anche dovere, non vedo proprio il nesso logico.
Non accettiamo compromessi e non votiamo per partiti che tollerano criminali nelle proprie file. Se non siamo convinti, la miglior cosa da fare è non regalare il voto a nessuno. L'astensione in massa è il miglior segnale che si possa lanciare oggi come oggi.
4 commenti:
Rispetto la tua posizione, per altro argomentata in maniera comprensibile. Mi permetto comunque di far notare che si può comunque partecipare al voto, esprimendo scheda “bianca”, o in alternativa recarsi al seggio e rifiutarsi di ritirare le schede (facendo verbalizzare la cosa dal presidente di seggio).
A che serve? Ad esprimere il proprio libero arbitrio e a mantenere più bassa la quota dei non votanti. Nel senso che c’è chi ci conta, non poco, sull’aver schifato tanti elettori. La nostra versione di democrazia è fortemente imperfetta ma non vedo alternative migliori all’orizzonte.
Oddio, il senso della mia proposta sta proprio nel gran numero di persone che non andrebbe alle urne... e attenzione che le schede bianche corrono un gran rischio. Quello di essere misteriosamente... votate.
Tuo diritto e tua scelta. Io ho sempre rispettato chi non va a votare, piuttosto che chi vota senza sapere cosa vota.
Chi vota senza sapere cosa? In Italia ce ne sono a decine di milioni...
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