Una commediola romantica su uno scrittore giovane,
di successo, ma solitario e insoddisfatto. Bene, mi chiederete, cosa c’è di attinente al
fantastico? Il fatto che questo scrittore, Calvin (Paul Dano), in un
momento di crisi d’ispirazione ed esistenziale comincia a scrivere della ragazza dei
suoi sogni (non una bellona, ma una tipa simpatica, eccentrica e piena
di vita) e questa un bel giorno compare in carne e ossa. Il nostro
scrittore cerca di ignorarla, cerca aiuto dallo psicanalista perché
crede di essere diventato pazzo, ma si accorge che anche gli altri
la vedono. Solo il fratello, Harry (Chris Messina), sa della
vera natura di Ruby, ovvero che questa misteriosa ragazza (che è interpretata da
Zoe Kazan, nella vita reale legata sentimentalmente a Paul Dano) è nata dalla fantasia di Calvin. La sceneggiatura è sempre di Zoe. Insomma, lei ha immaginato che il suo fidanzato nella vita reale fosse uno scrittore intento a immaginare la ragazza delle proprie fantasie, che poi sarebbe proprio lei, fino a farle prendere vita, e a quel punto l'ha interpretata sullo schermo: bizzarro, eh?
Sembra comunque che sia risolto ogni problema esistenziale del nostro Calvin. Si
rende conto che ogni volta che scrive di lei può influenzare il suo
comportamento, il fratello vorrebbe che lo facesse, ma per Calvin va tutto bene e preferisce non farlo.
Cominciano
i guai quando Calvin va a visitare sua madre che convive con un nuovo
partner (interpretato da Antonio Banderas): si vede quanto lui sia
impacciato e non voglia rapportarsi alla sua famiglia, mentre Ruby cerca
di fare tutto il possibile per andare d’accordo e farlo ritornare in sintonia con sua madre.
Presto Calvin si accorge che la ragazza ha in effetti una
propria mente e prende delle decisioni di testa propria: non necessariamente con lui
all’epicentro di tutto. Alla fine è chiaro che Ruby vuole altre esperienze, non vuole sempre dormire a casa sua, insomma Calvin sta per perderla: quindi
deciderà di tornare al misterioso manoscritto per aggiungere una riga e
cambiare la situazione. Ma è giusto farlo? E quali saranno le
conseguenze?
Commedia leggera con un
finale ottimista (che preferisco non rivelare qui), con momenti
piacevoli, e qualche spunto interessante e degno di riflessione (ad
esempio: quanto sforzo è giusto mettere nella creazione di un
personaggio o di un mondo immaginario?).
Il richiamo al mito di Pigmalione, ovviamente, non è casuale. Ma qui è diverso: non è detto che, se un uomo può creare la donna dei propri sogni, lui sia... l'uomo dei sogni di lei.
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