giovedì 18 agosto 2011

Conan the Barbarian

Rantolando nel caldo mostruoso, mi sono trascinato a vedere il nuovo Conan the Barbarian. Che è un discreto film d'azione pur non avendo nulla dell'originale di cui sarebbe il remake, ovvero il Conan di John Milius. Non c'è l'ispirazione, la potenza, la solennità, il pathos. La banalità di certe situazioni e battute delude, e uccide il confronto fin dall'inizio. Con i paragoni quindi la finiamo qui, e anziché lamentarci per un miracolo che tanto non ci aspettavamo proviamo a dire cosa c'è di buono. (Con qualche piccolo anticipo sulla trama, ma nulla di micidiale).
Il film ha un passo abbastanza dinamico anche se talvolta visivamente è un po' troppo scuro e monocolore; forse ci sono troppe scene di combattimento. O forse sono troppo prolungate e banali, copia incolla di spezzoni già visti mille volte: talvolta però il regista ha dei guizzi di fantasia validi, anche se spesso si esagera col sanguinolento a tutti i costi.  Bei costumi, belle scenografie, almeno la maggior parte di esse, anche se qualche volta l'effetto "blocco di polistirolo" l'ho percepito. Generalmente begli effetti speciali, qualche buona trovata nelle scene e nelle battute dei dialoghi. Jason Momoa (simpatico) non riesce a essere un grande protagonista, ma ce la mette tutta e nella parte del barbaro è quasi convincente, del resto ogni tanto spara battute howardiane proprio per farci vedere che è truzzo come da contratto: "Vivo, amo, uccido, questo mi basta," e il bello è che vince l'amore di una donna con questa perla di saggezza. Chi lo sa? Potrebbe anche starci...
Ci sono due personaggi femminili importanti, la strega Marique figlia del cattivo guerriero-mago Khalar che vuol dominare il mondo (è interpretata da Rose McGowan, quanto al mago cattivo sarà mica uno spoiler, no?) e la monaca Tamara (Rachel Nichols).
Più espressiva la seconda, molto "dark" la prima, brave tutt'e due. Di Tamara m'ha fatto star male, a metà film, la immediata (seppur temporanea) trasformazione da monaca a spadaccina, comunque. E le schermaglie tra lei e Conan, stile Prince of Persia.
La dinamica fra i cattivi ha qualche momento interessante: le motivazioni, i rapporti fra loro. C'è tutta una banda di personaggi alleati del mago che, per quel poco che si vede, sono abbastanza saporiti: ma non c'è tempo di approfondirli. Khalar, interpretato da Stephen Lang (che era il capo dei marines brutti e cattivi di Avatar), non è quel misero stereotipo che temevo all'inizio, ma nella posizione di antagonista avrei preferito un attore più navigato ed espressivo.
Alla fine però, pur mancando grandi nomi nel cast, oso dire che ci sono dei momenti di decente recitazione, per quel che c'è da recitare; direi invece che è troppo intermittente la regia, nelle mani di Marcus Nispel.
Vedere il film in 3D è abbastanza inutile, la tridimensionalità aggiunge poco, e qualche volta dà addirittura fastidio.
In conclusione, la spettacolarità e qualche guizzo interessante rende questo Conan un film da vedere per l'appassionato del fantasy, ma tutto sommato il risultato è così-così, come me lo aspettavo.



6 commenti:

Hell ha detto...

Uhm, sono in netto disaccordo sul giudizio sulle figure dei villain che io ho trovato molto stereotipate e afflitte dai più banali difetti dei Cattivi da Operetta.
Per il resto, guarda, ti di ragione, Momoa non è pessimo come credevo, anzi. Purtroppo non è stato aiutato dalla sceneggiatura e dalla regia.
In GoT, ad esempio, il suo ruolo non è tanto diverso ma a me è sembrato più credibile. ;)

Bruno ha detto...

(mia precedente replica cancellata per troppi errori... sarà il caldo?)

@ elgraeco: E' vero, i cattivi non hanno un gran spessore come personaggi perché gli accenni alla loro storia sono troppo schematici. Tuttavia ci sono degli spunti sulle loro aspirazioni (oltre a quella di conquistare il mondo...) e ai rapporti fra loro. E' assai poco ma mi ha incuriosito, è più che in un film ancora più modesto come Solomon Kane, dove si sa che c'è qualcosa in più degli idioti sghignazzanti solo con le rivelazioni, tardive, verso il finale.

Certo che ritrovare i pezzi della maschera per poter dominare il mondo... vabbè.

Per quanto riguarda il protagonista ci sono certi scatti di buonismo a vanvera come la liberazione di schiavi o la voglia di vendicare il "popolo cimmero" che non mi pare abbiano gran riscontri né nei libri e certamente non ne hanno nelle precedenti versioni cinematografiche; i battibecchi con Tamara lasciamo perdere. Sembra che il regista non abbia deciso del tutto come deve pensare il suo protagonista.
Il personaggio di Momoa cmq non mi dispiace, alcuni sprazzi mi fanno sorridere (ad es. quel suo agitare l'arma gridando "andiamo!" quando è eccitato dalla prospettiva di ammazzare qualcuno), gli danno una caratterizzazione sua. Ma non è Conan.

Il regista qualche volta ha azzeccato una scena, ma l'idea non funzionava fin dal principio. Oltre a far schifo ai critici, puzza già di flop al botteghino. Se questo flop sarà confermato meno male, ci risparmiamo i seguiti.

Hell ha detto...

Ah, che tra l'altro alla fine qual era il potere della maschera? Far crollare la caverna? :D

Confermo comunque la non totale schifezza di Momoa. Ci sta, ci poteva stare anche meglio, regista diverso.

Bruno ha detto...

Nel frattempo, pare proprio che gli incassi non siano molto buoni.

Anonimo ha detto...

Give an individual a fish and you feed them for a day; train that particular person to use the Internet they usually will not trouble you for weeks. ~Author Unknown

Bruno ha detto...

@ Anonimo: sei off topic, ma per stavolta la battutina ce la lascio :)