Una raccolta nata per celebrare uno scrittore che sta per morire. A meno che Jack Vance non abbia deciso di stupirci campando più di 100 anni, in effetti un mago del fantastico è ormai arrivato al capolinea, anche se a dire il vero fino al 2009 scriveva ancora e pubblicava, chissà che non faccia in tempo a donarci ancora qualcosa.
Diversi scrittori hanno dedicato un racconto alla sua ambientazione che io amo di più, ovvero la Terra Morente: la traduzione in italiano, a cura di Mondadori, è comparsa nella collana Urania.
Inevitabilmente questo ha creato (vedi pagina su Anobii) uno strascico di polemiche da parte dei fautori della fantascienza che si sono visti invaso il territorio, ma purtroppo (o per fortuna) la collana Epix che doveva ospitare questa raccolta è morta poco tempo dopo la nascita.
A me spiace che sia divisa in tre volumi (e che vengano pubblicati a cadenza annuale, perciò dovrò aspettare fino al 2013, se va bene, per leggere tutti i racconti). Comunque, sebbene lo stile di Vance appartenga solo a lui, in qualche caso l'esperimento è riuscito molto bene. Il migliore dei racconti è il primo, quello scritto da Robert Silverberg, ma tutti sono quanto meno leggibili. Consigliato agli amanti del fantasy, soprattutto a chi conosce solo elfi ed orchetti.
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