venerdì 6 agosto 2010

Segnali dalla schifezza

Mi sono abituato a film mediocri con poche idee nascoste da tanti effetti speciali, ma questa volta con Segnali dal Futuro (Knowing) sono proprio cascato peggio del solito.
Una trama ridicola e un protagonista che si potrebbe definire una ex-promessa del cinema di oltreoceano, Nicolas Cage, un bambino inespressivo e antipatico, un paio di altri personaggi in croce, tutti troppo poco sviluppati... e qualche disastro spettacolare, ovvero un treno del metrò che deraglia, un aereo di linea che precipita, fino alla vera e propria fine del mondo, nientemeno. Questi gli ingredienti di un film davvero poco digeribile. E' dell'anno scorso perciò se vi è toccato di vederlo al cinema la fregatura l'avete già presa, se state per comprare il DVD (o Blu Ray) vi consiglierei di non farlo, detto questo avverto che anticiperò la trama, per quello che vale.

Parte tutto da una bambina chiamata Lucinda che vede strani personaggi che la controllano da lontano, sente degli strani sussurri e strane influenze. Sotto l'influsso la bambina scrive una misteriosa serie di numeri e questo è il suo lavoro da collocare in una Time Capsule, ovvero uno di quei contenitori che negli USA ci si diletta a riempire di oggetti o scritti vari, per farli recuperare qualche decennio dopo in modo da far scoprire ai posteri aspetti magari dimenticati della propria epoca. Passano i decenni e Caleb, il figlio di un certo prof. Koestler (Cage), riceve un oggetto dalla capsula chiusa ai tempi di Lucinda. Il foglio pieno di numeri stuzzica la curiosità del professore che si ingegna per dargli un significato e scopre che si tratta di una serie di eventi tragici e catastrofici catalogati per numero di vittime, data e coordinate geografiche. Indagando sulla famiglia di Lucinda scopre a poco a poco il significato di questa profezia (del resto uno degli incidenti che devono ancora capitare capiterà proprio dove c'è lui...) e allo stesso tempo va (comprensibilmente) in paranoia perché vede personaggi misteriosi che ronzano intorno a suo figlio, il quale, come Lucinda ai suoi tempi, comincia a sentire strane voci.

Per farla breve, Koestler si rende conto che l'ultima profezia riguarda la fine del mondo (causata pochi giorni dopo da un'eruzione solare fuori misura) e sa anche che non ci sono metodi per salvarsi. Ciononostante si prepara a portare in una profonda grotta Caleb con due altri personaggi del film: una donna, Diana, e sua figlia (si tratta di figlia e nipote di Lucinda, Koestler le ha conosciute nelle sue investigazioni).
Nel parapiglia della fuga, in cui contrariamente a parecchi film catastrofisti vediamo che il governo avverte la popolazione dando pure qualche consiglio inutile per mettersi in salvo,  Diana realizza con una azzardata manovra stradale la profezia che Lucinda, penso con un certo cattivo gusto, le aveva fatto parecchi anni prima: ovvero che quel giorno sarebbe morta.
Ma non va molto meglio per Koestler, perché i misteriosi personaggi che ronzavano intorno a Caleb si rivelano per alieni (penso che il pubblico lo capisca a meno di un terzo del film se non addirittura all'inizio) e sono lì per salvare un manipolo di esemplari dell'umanità allo scopo di permettere "un nuovo inizio", ma la chiamata l'hanno ricevuta solo Caleb e la figlia di Diana perciò c'è un addio strappalacrime, e Koestler resta a terra! E se ne va a morire a casa del padre, con cui aveva malamente troncato i rapporti anni prima. I due bambini (con un paio di coniglietti) se ne vanno a spasso su un nuovo pianeta.

Mentre seguivo questa edificante storiella, e avevo capito da un pezzo che i personaggi misteriosi erano alieni che possono vedere nel futuro, e fondamentalmente non cattivi, mi chiedevo alcune cose. Ad esempio, quando hanno scoperto che la Terra è spacciata perché non si sono limitati a prelevare qualche persona e bestia facendo una specie di Arca di Noè, senza andare avanti per decenni con delle manfrine? Perché hanno ispirato a Lucinda una serie di profezie e non semplicemente il problemone finale della distruzione del mondo? E comunque che valore ha profetizzare una catastrofe definitiva se anche il governo è in grado di prevederla e parlarne in anticipo alla TV (contrariamente agli incidenti e ai disastri messi lì solo per far lambiccare il cervello al prof. Koestler)? Insomma perché non hanno detto le cose chiaramente anziché far giocare gli umani al quizzone coi numeri apparentemente insensati scritti dalla bambina? Qual è lo scopo di far girare in tondo il professore in una investigazione inutile, facendogli capire l'imminenza di un evento che non può alterare, e facendolo prendere parte a una vicenda a cui in fin dei conti è estraneo, visto che si tratta solo di portare in salvo suo figlio e non lui? E quanto ai due bambini, se proprio quei due dovevano essere scelti, perché prelevarli solo all'ultimo giorno? E infine gli alieni non ce l'avevano un posto a bordo per il povero prof. Koestler, nemmeno come lavapiatti?

Ma è semplice: tutte queste assurdità servono a fare un film che apparentemente sembra misterioso ma che grattando mezzo millimetro sotto la superficie è una baggianata colossale, e volutamente strappalacrime.
E ha incassato, a quanto pare, 183 milioni di dollari.

5 commenti:

Norys Lintas ha detto...

Non sono completamente d'accordo su alcune tue deduzioni, però per quanto riguarda la qualità generale del film concordo sulle pecche e sulla noia generale.

Il messaggio che ne viene da questo film (a mio modesto parere) è il seguente:
Il regista e gli sceneggiatori hanno voluto utilizzare la teoria moderna (che attenzione, potrebbe essere condivisibile e vera) della nascita delle civiltà nei pianeti per grazia di alieni, che altro non sono i nostri angeli biblici.
I bambini, moderni Adamo ed Eva, vengono scelti e trasportati sul pianeta designato per dare inizio alla nuova civiltà, ma attenzione si vedono altri bambini alla fine del film, questo vuol dire che altri pianeti sono stati "fecondati" da una coppia di giovani umani.
Perché non evitano la catastrofe?
Perché non intervengono? Questo è il risultato del libero arbitrio e della arretratezza sociale nonché dei valori, dell'umanità.
Tu credi che qualcuno interverrà per salvare noi? Io non credo proprio.
Perché una bambina deve avere delle visioni fatte di numeri? Rivista in chiave biblica ecco che troviamo un profeta con la sua bella profezia, scritta in un linguaggio apparentemente incomprensibile, ma che probabilmente è il risultato della "traduzione" della lingua aliena-angelica, incomprensibile a noi esseri così arretrati.
Io che odio i messaggi e tutte quelle idiozie che stanno dietro i film, o almeno quello che professano gli iscritti al Dams, sono rimasto soddisfatto dell'esempio di coraggio nel proporre una storia insolita, che però è una teoria già proposta in ambiti accademici.

Bruno ha detto...

@ Norys Lintas: l'aspetto biblico non lo avevo notato e sinceramente alla fine del film non ne potevo più, perciò se intendi che i bambini nel nuovo pianeta siano altri e non i due protagonisti del film (ho interpretato correttamente il tuo pensiero?) non ho le forze di trascinarmi fino al DVD per controllare.
Se invece intendi dire che ci sono diverse "navi di salvataggio" che partono dalla Terra, lo avevo notato, ma non ne ho dedotto che siano dirette per forza verso svariati pianeti anziché uno solo.
L'albero dall'aspetto magico o strano nel finale invece mi richiama, in effetti, quello famoso, della mela e del serpente.
E sarebbe anche una spiegazione per il fatto che Koestler NON VIENE salvato: è adulto, quindi è già peccaminoso e "corrotto".
Sinceramente questo punto di vista non mi rivaluta il film anche se lo rende meno assurdo (l'umanità viene lasciata crepare perché è corrotta, stile Sodoma e Gomorra). Anzi, mi sa un po' di quel tipo di religiosità "all'americana" che ogni tanto ci rifilano, semplice e letterale, dove la scienza deve esser presa a mazzate perché siano invece vere le sacre scritture (e infatti gli scienziati sono sconfitti).
Inutile dire che questo tipo di messaggi non mi sono proprio graditissimi.

Norys Lintas ha detto...

L'eden era popolato da due umani, quindi penso che le navi fossero dirette verso varie destinazioni.
Riguardo al falso moralismo e bigottismo americano, sono completamente d'accordo, per quanto riguarda il lasciare a se stessa una civiltà in declino, mi faccio trasportare dal pensiero che la fantascienza in genere ha diffuso, ovvero civiltà più evoluta non interferisce mai con gli esseri ancora non "pronti".

Anonimo ha detto...

Io credo che il vero alieno sia Nicholas Cage, è incomprensibile come un "attore" del genere sia scelto per film con un così alto budget...
Ha due espressioni, quella da lobotomizzato e quella da lobotomizzato che tra l'altro sono molto simili...
Purtroppo ho visto molti suoi film e l'unico che abbastanza decente era quello sui flashback che non ricordo neanche il nome...
Nicholas Cage, un nome una garanzia di film scadenti...
Il film in questione non è piaciuto neanche a me per i motivi che Bruno ha evidenziato, ma la verità e che non avete ancora capito che TUTTA la trama è finalizzata a portare il suddetto attore a sfoggiare la sua espressione da lobotomizzato durante la partenza della figlia sull'astronave aliena...
Per la felicità del botteghino..............
Illoca

Bruno ha detto...

Sì, Nicolas Cage ha passato di almeno una decina d'anni la sua morte come attore, il bello è che sembra che nessuno si sia accorto. Quanto alle espressioni, quella faccia da pesce lesso a bocca aperta che gli viene quando cade in ginocchio mentre l'astronave atterra è impagabile...