domenica 6 dicembre 2009

Nello spazio profondo nessuno può sentirti gridare

Mi sono rivisto il vecchio mitico Alien, in versione DVD con tanto di riproposizione delle scene cancellate. Uno dei capolavori di Ridley Scott, aiutato dalle realizzazioni dell'artista svizzero Hans Giger, ha influenzato (e di parecchio) l'immaginario e il cinema, e la sua importanza non può ancora dirsi sbiadita per quanto si tratti ormai di un film piuttosto vecchio: è uscito nel 1979.

Non sto a riassumere la trama (immagino che la conoscano tutti). L'importanza di questo film sta, in buona parte, nell'aver creato una figura archetipale, un avversario ostile e terrorizzante, quasi impossibile da combattere e mostruoso nel suo utilizzare le vittime come strumento per la propria riproduzione. Il fatto che i personaggi del film fossero, per quanto traslati nel futuro, dei normali lavoratori alle prese con un incarico di routine (paragonabili all'equipaggio di una nave da carico) permette una maggiore immedesimazione da parte del pubblico.
Da Alien nasce anche la figura della "donna con le palle" che ha più coraggio degli uomini, usa le armi meglio, è più intelligente, eccetera. Sigourney Weaver riesce bene nel ruolo, a mio parere senza strafare come poi s'è visto nei decenni a seguire.

Il film in molti aspetti tradisce la sua età anche se in maniera non spiacevole (in genere). Certe lunghe sequenze di navigazione (conti alla rovescia per le operazioni, ecc...) ricordano un po' i primi tempi dell'esplorazione spaziale e anche, ovviamente, il film 2001 Odissea nello spazio. Si aggiungono ad altre sequenze (il risveglio dalla fase di ibernazione, per esempio) per creare dei tempi lunghi che aumentano la tensione. Gli effetti speciali sono generalmente accettabili anche se non sempre all'altezza di quello che si potrebbe fare oggi. Ai tempi in cui Alien è stato prodotto la tecnologia digitale non aveva soppiantato gli effetti creati a mano e c'è ancora il lavoro dell'italiano Carlo Rambaldi dietro molte meraviglie dei film di quest'epoca. La complicata bocca dell'alieno è opera sua.
Una parte del fascino di questa creatura è la (voluta) scarsa visibilità nel film. Addirittura direi che il DVD, con la sua migliore qualità, rovina un po' l'effetto che ebbi con la mia prima visione televisiva di tanti anni fa: proprio perché l'alieno diventa troppo visibile.
La scena in cui Ripley riesce a farlo fuoriuscire dallo shuttle in cui si è rifugiata dopo la distruzione della nave è a mio parere una delle peggio riuscite, perché fa vedere un brutto pupazzone di gomma, irrimediabilmente antropomorfo, rimbalzare contro le pareti dello shuttle cui è ancora legato. La creatura aliena veniva mossa da un attore particolarmente magro e alto proprio per non far pensare a una tuta con un manovratore umano all'interno: doveva essere qualcosa di scarsamente discernibile, in modo che il pubblico potesse proiettarvi le proprie paure.

Tradisce un po' l'epoca, ma è efficace, anche la presenza nel film di due tecnici della manutenzione che all'inizio della storia continuano a protestare per questioni di paga e lavoro. Oggi questo "proletariato dello spazio" probabilmente sarebbe sostituito da robot. O dai lavoratori del terzo millennio, che subiscono e non protestano. Abbastanza "anni settanta" anche la barba del comandante Dallas, e gli schermi dei computer dalla grafica terribilmente antiquata, il computer di bordo cui si accede da una stanza con tante lucine che si accendono e spengono di continuo, e cui vengono fatte domande stupide (questo tradisce anche il fatto che il pubblico non ne capisse niente, e forse neanche la produzione...). La scena in cui Dallas e altri sono rinchiusi in bozzoli, pronti per la metamorfosi dell'alieno, non è particolarmente ben riuscita ed è stata cancellata. Non sarebbe stata coerente con la presenza (nel successivo film della serie) di una "regina" che depone le uova.

Ma sono aspetti secondari. Alien, anche se per alcuni aspetti visivi sta invecchiando, rimane una pietra miliare sia per l'horror che per la fantascienza. I seguiti non sono allo stesso livello (il secondo della serie, Aliens scontro finale, è comunque un film d'azione molto bello) ma ci vorrà, credo, molta fatica e molta fantasia per produrre un mostro più spaventoso di Alien.

6 commenti:

Simone ha detto...

Da ragazzino mi ha davvero terrorizzato... e concordo con te: è davvero difficile fare di meglio.

Simone

Anonimo ha detto...

"La complicata bocca dell'alieno è opera sua."

La forma di "Alien" deriva da una piccola creatura marina.
Ciao Illoca

Bruno ha detto...

@ Illoca: stavo parlando della bocca zannuta che si trova sulla lingua di Alien, che si trova ad avere così due bocche una dentro l'altra. Meccanismo decisamente complesso creato da Rambaldi. Se poi la forma di Alien (della testa?) viene da una creatura esistente, non saprei. L'importante è che il risultato finale sia impressionante, e lo è !!

EffeErre ha detto...

Non dimenticherò mai la parte in cui è attivata l'autodistruzione.
Ricordo la luce di un neon che lampeggia e Ripley che si affaccia lentamente su un corridoio della nave, con le armi in pugno e gocce di sudore che le scorrono sul viso. E poi, lo vede.
Terrorizzante nella sua semplicità.

Bruno ha detto...

Mmhh... mi viene in mente anche la scena in cui il comandante va a caccia dell'alieno nel labirinto dei condotti (dell'aria? non ricordo bene...).

EffeErre ha detto...

Si...anche quella è bella. E' nel buio profondo e illumina solo nella direzione del suo sguardo. Se lo trova davanti all'improvviso e vediamo il mostro solo per un attimo.