venerdì 27 marzo 2009
Graceling
Il romanzo di un'esordiente americana (Kristin Cashore, chi sarà mai costei?) sta per sbarcare in Italia. Di solito il fantasy la stampa nostrana se lo fila assai poco ma le cose cambiano: incredibilmente lungo e dettagliato l'articolo di presentazione sul Corriere della Sera. Una eroina anti-Twilight, più autonoma e femminista, carina e giovanissima ma che ha un dono particolare: ammazza il prossimo a mani nude, con una furia e un'abilità ineguagliate.
Romanzo di formazione e di identità, romanzo di revanscismo femminista se dobbiamo stare alle parole dell'autrice, Graceling è già tradotto in dodici lingue (da noi esce per De Agostini), e il seguito è già in gestazione; guarda caso, potrebbe prestarsi bene a una interpretazione cinematografica. Bene, probabilmente avrete abbastanza elementi per farvi balenare nella mente un pensiero simile a quello che è venuto a me: portatemi un secchio per vomitare!
Ma le cose si complicano se ne leggete le recensioni in lingua straniera (cioè in inglese, per questo libro). Una recensione decisamente positiva su SFsite accenna a profondità e complessità che contraddicono l'apparente semplicità che s'intuirebbe invece dalla rece del Corriere. E a quanto pare la nostra esordiente avrebbe anche grandi capacità narrative.
Ottimi commenti dei lettori da siti come Amazon, opinioni da cui si evince, pare, che questo libro è valido sia come lettura disimpegnata per "giovani adulti" sia per chi vuole cogliervi qualcosa di più, e che avrebbe un'enorme attrattiva per l'eccezionale, ipnotica capacità dell'autrice di catturare il lettore dentro la storia.
La cosa strana è che nelle recensioni straniere si evidenzia un certo spessore sotto la superficie, quella italiana invece mi ha più che altro fatto subodorare una enorme vaccata da evitare a ogni costo. Quale sarà la verità? Chi lo sa, magari mi capiterà addirittura di leggerlo, per quanto le mie preferenze vadano per il fantasy per adulti.
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4 commenti:
Purtroppo quando scrivo il venerdì sera riesco sempre a combinare qualche cavolata (e non solo il venerdì sera...). L'articolo è su Repubblica e non sul Corriere. Però il link vi ci porta lo stesso: tranquilli...
Mmmhhh, l'ho notato... al supermercato. Eh, già. Diciamo che non ci spenderò dei soldi, ma se lo trovo in biblioteca magari lo leggo e vediamo com'è...
Sembra che ne ottengo una copia in regalo!
Sono curioso...
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