giovedì 14 febbraio 2008

Pruriti Fantastici (seconda parte)



Consiglio di leggere prima il precedente articolo della serie.

Anne Rice è famosa, specialmente, per il libro Intervista col Vampiro (da cui è stato tratto un bel film). Del suo cimentarsi nel campo dell'erotismo (sotto pseudonimo) sapevo poco o niente fino a che non lessi La Bella Addormentata (e il secondo libro della trilogia, in inglese, Beauty's punishment).
Purtroppo, la fantasia dell'autrice si è sviluppata con ottimi risultati nelle storie di vampiri ma non in questa trilogia e mi toccò la delusione di una clamorosa sòla, per usare il termine romanesco. Perché il fantastico qui è semplicemente pretesto per non aver voglia di creare un'ambientazione, si direbbe. C'è un Principe che sveglia la Bella Addormentata con un bacio e la porta al palazzo della sua Regina... Il tutto in una specie di medioevo molto indistinto, senza una collocazione precisa. Ma il palazzo è una roccaforte del sadismo: la Bella e molti altri giovani nobili imparano la buona creanza standosene nudi a subire l'abuso di tutti, a quanto pare. E il Principe non concede a Bella alcun favoritismo.
Imparerà a farci il callo, la nostra protagonista, e anche a prenderci gusto, ma non saprà seguire il consiglio di altre vittime, ovvero di essere paziente e remissiva: nel secondo libro verrà mandata al Villaggio per subire un trattamento ancora più ruvido. Cosa succede nel terzo volume della serie? Lo saprò solo se verrò costretto a leggerlo, perché ne ho avuto abbastanza.
Avviso ai naviganti: se cercate un libro fantasy, questo praticamente non lo è. Se cercate un libro erotico, a mio parere il risultato è mediocre anche in quel settore; se proprio vi interessa, vi aiuterà nella scelta (di leggerlo o meno) sapere che l'enfasi è su sadomasochismo e rapporti omosessuali sia maschili che femminili.
Non so se abbia avuto grande successo, la trilogia: nel caso, potrebbe trattarsi più di curiosità morbosa che non di apprezzamento per l'opera.

Spinto dalla pura curiosità e dalla necessità di passare il tempo in aereo, comprai un libro di Sharon Green per due soldi durante qualche viaggio all'estero. Con il mio consueto fiuto mancai il primo libro della serie e mi lessi perciò il secondo: The Warrior Enchained.
Il legame con il fantastico è concreto in quanto l'ambientazione è di fantascienza (con un tema che potrebbe pure essere interessante se sviluppato, un mondo di barbari a contatto con una civiltà che viaggia per lo spazio) e la protagonista ha dei poteri speciali. E' una telepate e questo per me riveste particolare interesse perché lo stesso potere compare nel mio libro, Magia e Sangue.
Ma Terrilian, la protagonista, nonostante i suoi poteri è una persona debole e insicura e finirà succube del maschione di turno, il biondo barbaro Tammad; da qui una serie di avventure che la vedranno principalmente nel ruolo di vittima.

Questa serie di libri è un po' simile ai romanzi di Gor di John Norman (cui l'autrice deve in effetti ispirazione); il punto di vista è al femminile, e forse ancor più scandaloso, in quanto l'eroina oltre a non riuscire ad opporsi né fisicamente né psicologicamente alla sopraffazione maschile, non può impedirsi di provare piacere per l'abuso. Si tratta quindi di una donna che inconsciamente vuole (o accetta di) essere violentata. I libri di questa serie sono da tempo fuori commercio se non come usato, e non rivedranno facilmente la stampa perché, visto il tema trattato, le femministe calerebbero su di essi come le Furie.

Quanto al mio giudizio: troppe descrizioni, la protagonista troppo bellicosa a parole e troppo docile nei fatti. Interessante solo a tratti, non male però la trattazione della telepatia, e certe volte la capacità di seguire il corso dei pensieri di Terrilian; un libro non memorabile ma, sorprendentemente, la scrittrice (a mio parere) possiede un discreto mestiere.

Allora, dopo aver fatto alcuni esempi, cosa vogliamo dire dell'erotismo in salsa fantastica? Mi dispiace, ma dirò poco: non me la sento di trarre chissà quali conclusioni... Non ho letto molti libri con la combinazione erotismo-temi fantastici, e quelli che mi sono capitati in mano li ho scelti abbastanza a caso. Se volessi per forza fare una statistica da quello che ho letto, direi che il fantastico è una roccaforte del maschilismo, ma probabilmente è una conclusione sballata. Più facile constatare la cosa più naturale, che in quest'ambito tutte le fantasie erotiche più o meno scandalose hanno cittadinanza, dal momento che la sessualità ha le sue radici nel reame dell'immaginario.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Articoli interessanti, anche perché li ho letti in un momento quanto mai favorevole, visto che mi sto dedicando alla letteratura erotica, finora snobbata. Solo che sono partita dal classico, con D.H. Lawrence. "Il Dardo e la Rosa", però, l'ho letto anche io e concordo in tutto e per tutto con le tue osservazioni: l'aura di sensualità di cui è pervaso è a tratti interessante, ma alla lunga stanca il fatto che ogni situazione venga risolta a languissement e raffinate torture. Personalmente, tuttavia, non ho apprezzato né i personaggi né gli eventi, che ho trovato decisamente troppi e troppo ammassati. Occhio, però: anche tu potresti essere tacciato di superficialità, per non aver dimostrato di aver colto il tema profondo del romanzo ^_-
Quanto al connubio eros-fantasy, finora non ho letto niente. Magari inizierò con qualcuna delle antologie curate da Marion Zimmer Bradley, come mi ha suggerito Francesca, un bel po' di tempo fa.
Invece, sul ruolo della donna in questi fantasy erotici o erotici fantastici, l'impressione generale che ne ho (impressione, però, ricavata dopo aver letto diversi articoli e recensioni, piuttosto che romanzi) è che il modo di interpretarlo e renderlo sia sbilanciato tanto da parte di alcuni autori quanto da parte di alcune autrici: nei primi la donna è spesso vittima (pure consenziente!) fisicamente e/o psicologicamente, nelle seconde è in bilico tra "wonderwomismo" e "anguissette-mode on". Per gli uni, la donna ha un suo perché solo tra le lenzuola; per le altre ha un suo perché solo dimostrando che l'uomo è debole e può essere saccagnato di botte e ridotto ad uno schiavo del piacere... tanto per riequilibrare un po' le cose con l'altra parte della produzione letteraria.
Come scribacchina, mi duole ammettere che con una delle mie protagoniste stavo per accodarmi dritta dritta alla sfilza di creatrici di superfemmine dominanti. Questo è uno di motivi che mi hanno spinta ad una massiccia revisione (che procede tra alti e bassi, essendo al momento impegnata nella stesura di un altro romanzo).
Ad ogni modo, per concludere, spero davvero di poter leggere, prima o poi, un un romanzo che sposi eros e fantasy in modo equilibrato e stuzzicante.

Ciao,
Yami

Bruno ha detto...

Superdonne dominanti ne abbiamo viste già troppe, mi hanno stancato già da molto, ma temo che ne vedremo ancora parecchie... Quanto a me, ho trovato difficile anche io il lavoro di creare delle eroine femminili, e in un caso sono ricorso allo stereotipo della barbara guerriera (ma nella storia andava bene così...). Dal momento che predico meglio di come razzolo, se hai la curiosità puoi sorbirti il lungo articolo sulle eroine fantastiche presente sia qui che (con modifiche minime) su Fantasy Magazine. Chissà che non ti dia uno spunto di riflessione utile. Buona scrittura.

Anonimo ha detto...

Eros, fantasy, ecc..
Punto primo.
Spesso la letteratura fantasy in italia esce censurata.
Non ci credete? Moorcock e' stato spesso "tagliato" in italia di alcuni aspetti sessuali (e non sempre etero) dei suoi romanzi. Confrontare per credere.
Quindi per chi legge solo in italiano e' dura capire cosa veramente scrivono altri autori.
Punto secondo.
Femmine dominanti, se per esse intendiamo le boadicea scosciate parodie del femdom di youporn, sono d'accordo.
Se pero' prendiamo le femmine dominanti della critica piu radicale (scum di valerie solanas) e le mescoliamo con una sessualita' radicalmente altra (gli appunti di critica omosessuale di mario mieli) -li trovate in italiano in rete-

Allora IMHO troviamo un terreno fertile per immaginare un mondo ove l'alterita' fantastica raggiunge anche la sfera dell'eros.

Ma certo e' difficile.

Bruno ha detto...

@emmeesse: purtroppo non so cogliere i riferimenti dell'erotismo "radicalmente altro" a cui ti riferisci (caspita, sto rimanendo indietro...) ma certo che sono molto incuriosito dalle scene tagliate di Moorcock. Se ti capita, fammi qualche esempio!