Un libro necessario, un punto di vista su un aspetto del passato che è stato travisato e dimenticato completamente. I primi cristiani visti come violenti, intolleranti, spesso omicidi e sempre autogiustificati dal fatto di agire nel nome "del Signore", una torma aggressiva più simile ai terroristi dell'Isis che a quegli agnellini sacrificali che ci sono stati tramandati in libri tipo Quo Vadis...
Il titolo del libro è Nel Nome della Croce, l'autrice è Catherine Nixey, insegnante di storia e letteratura a Cambridge. Non è una lettura molto allegra, a dire la verità, ma necessaria, perché la verità è molto diversa da quello che ci hanno raccontato - anche a scuola.
Per l'autrice i veri intolleranti, i veri violenti erano proprio i cristiani, che dopo aver ottenuto che la loro religione fosse egemone nell'Impero Romano, hanno distrutto i templi, fracassato le statue, bruciato libri, condotto odiose indagini personali per identificare, e punire, chi non la pensasse come loro. Nella foto del libro, ad esempio, si può osservare un volto di statua pagana a cui è stato rotto il naso, colpito il volto in più punti, e incisa una croce sulla fronte.
Abbiamo nomi illustri ad affermare che la punizione contro i pagani fosse in realtà un atto d'amore, per scacciare il diavolo dalle loro menti. Il clima di intimidazione attorno alla biblioteca di Alessandria, la spietata uccisione di Ipazia, filosofa neoplatonica. Un'opera di rimozione della cultura classica che la fece praticamente scomparire per secoli.
Il libro ci parla anche dello sgomento dei pagani che vedevano violare i loro luoghi sacri senza poter reagire, che cercavano invano di conservare la propria identità, ad esempio la filosofia antica.
Ovviamente il senso critico mi suggerisce qualche prudenza di fronte a questo libro. La letteratura classica è in effetti quasi scomparsa, se ne è salvata una minima parte. Ma non solo quella pagana. E i monaci, per secoli, sono stati gli unici a ricopiare i testi, permettendone la conservazione. Senza di loro, se è pur vero che qualcosa ci è poi arrivato dagli Arabi, non avremmo conservato un gran che. Quindi, se è vero che il cristianesimo nacque nell'intolleranza, è pur vero che compì uno sforzo di salvare il salvabile, inclusi dei testi che non corrispondevano certo agli ideali religiosi (testi osceni, per esempio).
Comunque un libro da leggere.
2 commenti:
Che le religione cristiana non sia quello che è stato raccontato, è vero. Che si sia discostata dal messaggio originale (l'insegnamento di Gesù) è altrettanto vero, con Paolo che cercò fin da subito l'appoggio di nobili e ricchi per far crescere l'allora nuova religione (con Pietro che da vecchio capì quello che gli aveva detto Gesù e di come quello che stavano facendo fosse l'opposto di quello che gli era stato insegnato). Non mi dimentico come la matematica greca Ipazia fu brutalmente uccisa da cristiani fanatici (e per fortuna doveva essere una religione fondata sull'amore). Né l'Inquisizione, i roghi delle donne, i roghi dei gatti (sì, bruciavano i gatti perché considerati animali del diavolo e poi, eliminando i predatori dei ratti, si sono beccati la peste, visto che questi roditori erano portatori delle pulci che la scatenavano), lo sfruttamento di figure come Padre Pio e San Francesco dopo averli perseguitati, il grande tradimento quando si rimase in silenzio contro il nazismo per non averlo contro. Con parole, azioni e omissioni, la religione cristiana ha dimostrato di essere ben lontana dalla sua origine.
Ma ci sono state anche figure che hanno seguito il messaggio originale, Padre Pio, San Francesco, missionari che fanno tanto nei paesi poveri, preti che hanno rischiato la vita e sono morti per salvare i perseguitati dal nazismo. Alla fine sono sempre i singoli individui che rendono buona o cattiva una cosa.
Certamente, se certi componimenti erotici e osceni ci sono arrivati, vuol dire che ci fu anche chi sospese il giudizio e decise che andassero comunque tramandati. Una vasta organizzazione ha componenti di ogni tipo. Per quanto riguarda il momento storico attuale, non mi sembra che la nostra stanca religione abbia però ancora molto da dire.
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