martedì 3 dicembre 2024

La Torre dell'Elefante

 Tra i racconti riguardanti Conan il Barbaro, questo La Torre dell'Elefante è considerato uno fra i migliori, e in effetti mi è piaciuto molto, nonostante un elemento fantascientifico che vi fa capolino e che è abbastanza insolito nelle storie del nostro barbaro.

Qui abbiamo un protagonista giovane, che incontra l'avventura mentre si trova ad Arenjun, una città del regno di Zamora. Qui, l'argomento di discussione nelle taverne frequentate dai farabutti è la torre del potente stregone Yara, dove si trova una gemma dal valore inestimabile. Poiché la torre è custodita da un grande serpente, è evidente la simile situazione nel film Conan il Barbaro (quello degli anni '80 con Arnold Schwarzenegger).

Assieme a un esperto ladro di nome Tauro, Conan tenta di penetrare nella torre, e qui vi è l'incontro con l'elefante, un essere molto longevo, ritenuto una divinità, ma ora debole e tenuto prigioniero. La sua testa è come quella di un elefante ma il corpo è umano (la somiglianza con un certa divinità indù balza all'occhio).

L'essere proviene dal pianeta Yag e non può tornarvi; è l'ultimo della sua razza ed è stato tradito da Yara, cui aveva insegnato le arti magiche. Logorato dalla prigionia e dai tormenti subiti, l'elefante chiede a Conan di essere ucciso, e viene accontentato, sebbene in realtà sopravviva in altre dimensioni, come vedremo.

La favolosa gemma, il Cuore dell'Elefante, è in effetti il cuore della creatura. Conan lo porta in presenza di Yara, che ne è risucchiato e imprigionato. La gemma si restringe, con lo stregone che resta imprigionato all'interno, ed è inseguito dall'elefante, risorto in quella strana magica dimensione. E Tauro il ladro? è stato ucciso dal morso di un serpente, lasciando solo il nostro eroe. 

Dopo aver consentito la vendetta al misterioso essere prigioniero, Conan esce dalla torre, che crolla. Non ha ricavato alcuna ricchezza dalla pericolosa missione, in cui il suo compagno d'avventura ha lasciato la vita.

Bella storia con qualcosa di lovecraftiano e di fantascientifico, La Torre dell'Elefante ci mostra Conan pronto ad affrontare qualsiasi malvagità la magia possa porgli davanti. Astuto, coraggioso, sopravvive dove un ladro di grande fama ci lascia la pelle. Ed è strumento di una giusta vendetta. Tutto molto in linea con il personaggio. Molto più ispirato di altri racconti di Howard, questo è probabilmente il miglior racconto su Conan.


2 commenti:

M.T. ha detto...

Ho letto questa storia anni fa (fumetto) e devo dire che mi era piaciuta.

Bruno ha detto...

Probabilmente se a un lettore piace almeno una storia di Conan, è questa...